Gli uccellini cinguettano e il sole caldo mi tocca il viso, svegliandomi dal mio sonno. Mi rigiro nelle coperte in cerca di quel calore di cui ormai sono dipendente, ma senza trovarlo. Apro gli occhi contro voglia e mi giro nella parte del letto di Namjoon, trovandola vuota e fredda. Ancora assonnato e un po' incerto mi alzo del letto, cercando la presenza dell'altro
"Ah, giusto"
Scuoto la testa alla mia stupidità prima di dirigermi in bagno per farmi una doccia calda, ritrovando una nuova energia per proseguire la giornata. Preferisco fare le cose con calma, prendermi il mio tempo per prepararmi. Respiro profondamente prima di spogliarmi e lasciare che l'acqua calda mi scorre sulla pelle, la calma e la tranquillità di questo momento è quasi surreale: solo in una casa vuota, per la prima volta dopo tanto tempo senza Namjoon, ad ascoltare il rumore dell'acqua e dei miei pensieri. Una volta, se mi avessero detto che avrei avuto tutto questo, se mi avessero detto che avrei avuto un Mate che mi ama e mi rispetta, che mi sarei sposato davvero, che sarei stato felice di me, di quello che sono, di tutto quello che ho passato, se mi avessero detto che un giorno mi sarei visto allo specchio e mi sarei riconosciuto. Se mi avessero detto che sarei stato libero, felice e fiero di cosa e come sono, avrei davvero riso, di quella risata amara che tanto mi contraddistingueva. Avrei riso amaramente al solo pensiero di poter avere qualcuno accanto a me che mi potesse amare, perché se non mi amavo io, come poteva farlo qualcun altro. Se io, in prima persona non fossi riuscito a darmi valore, ad accettarmi, come potevo pretendere o desiderare che qualcuno lo avrebbe fatto al posto mio.
Ora sono qui, con i capelli gocciolanti, un piccolo asciugamano intorno alla vita, mentre mi fisso nello specchio. Il riflesso di un ragazzo che una volta vedevo così distante e distorto ma che ora, riconosco come mio. Quel ragazzo che mi guarda attraverso il vetro e mi sorride, felice di avermi finalmente ritrovato dopo così tanto tempo, uno sguardo felice e sereno "Bentornato a casa. Ce l'hai fatta" sussurra piano, parole dettate direttamente al mio cuore.
Torno in camera dopo aver sorriso ancora una volta allo specchio e fisso l'abito appeso alla gruccia: il nero, colore principale, è contrastato dal bianco dei bottini e delle rifiniture dell'orlo e sui polsini; nulla di eccessivo mentre scarpe, camicia e pantalone, nere anche loro, fanno da base al tutto.
Prima che possa anche pensare di iniziare a vestirmi, qualcuno citofona in modo insistente e sorrido sapendo già di chi sia, e consapevole del fatto che non avrò più un attimo di pace per il resto della giornata
"Chi è?"
"Ah ah, simpatico. Dai apri così ti diamo una mano a prepararti"
Sospiro anche se sono felice dell'arrivo di mio fratello e dei mie due amici
"Prego entrate pure"
"Ma non ti sei ancora vestito?! Siamo già in ritardo. Tae occupati del trucco, Jimin tu dei capelli"
Il piccolo dittatore inizia a dare ordini a destra e a sinistra mentre gli altri due, eseguono i suoi ordini
"Stavo per vestirmi ma qualcuno ha iniziato a suonare al campanello in modo insistente"
"Ehi. Non è colpa mia se sei già in ritardo e devo pensare a tutto io"
"Kook, sei il mio testimone, non il mio wedding planner"
Alzo gli occhi al cielo divertito dalla risposta del più piccolo, che si porta una mano al petto per sembrare ferito dalle mie parole, nel frattempo Taehyung ha già sistemato i vari trucchi e pennelli pronto ad iniziare la sua opera
"Tae, nulla di eccessivo eh, voglio qualcosa di naturale"
"Lascia fare a me, Namjoon resterà a bocca aperta"
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Love? No, thanks -Namjin
FanfictionAlpha ed Omega sono destinati a stare insieme...almeno così dovrebbe essere. Ma se l'Alpha si spaccia per quello che non è, odiando più di tutto gli Omega; E l'omega si nasconde nei panni di un altro odiando con tutto se stesso gli Alpha, la loro p...