<<Ragazzi oggi pranzo self-service!>>
Guardo Yerodin che scrolla le spalle dicendo che tanto lui non mangia.
Che noioso.
<<Ma io ho fame>> Piagnucolo tenendomi la pancia brontolante.<<Prima ho visto della frutta, magar->>
<<Fottiti>> Alzo un dito per zittirlo una volta per tutte.
So cosa vuole fare, cerca di portare anche me sulla via dell'alimentazione sana.
Non rinuncerò mai ad una vita senza patatine, cioccolato, gelato... no, non sarebbe possibile sopravvivere.<<Beh, allora se vuoi assumere grassi e carboidrati devi andare a prenderteli, in casa non ci sono>> Mi spinge giù dal letto.
Dato che non mi aspettavo un gesto così infame da lui cado per terra come una cretina, sbattendo il ginocchio sul duro parquet.
Trattengo la serie d'insulti che ho sulla punta della lingua mordendola.<<Considerati morto>> Traccio una "X" immaginaria davanti alla sua faccia.
Prima di essere maltrattata di nuovo mi catapulto giù dalle scale.
<<Io vado al supermercato!>><<Prendi pure i soldi! Sono nel porta oggetti sul tavolo in salotto!>> Grida dalla cucina Marcos.
Con due falcate raggiungo la sala e porto via dieci ero.
Abbastanza per un pacchetto di patatine, oppure due...tre, anche quattro.Prima di andare in spedizione ragiono sulla strada che devo percorrere prima di perdermi come una scema.
Allora: passo per il parco poi di fianco alla farmacia.
Suvvia Bethney, sono esattamente tre metri.Non appena varco l'entrata del parco un ragazzo intento a fare jogging mi scansa con una spallata poco delicata toccandomi il fondoschiena.
Spero per lui che non l'abbia fatto apposta.<<Guarda dove corri, idiota!>> Gli urlo dietro sicurissima che non mi abbia sentito, tutti quelli che corrono indossano le cuffiette.
Si gira e noto con dispiacere che non ha nessun auricolare.
Merda.<<Scusami bellezza! Mi sono distratto dal fantastico panorama del tuo culo>>
Fa una sottospecie di occhiolino, riuscito male aggiungerei, dato che sembra avere qualche tick nervoso alle sopracciglia.<<Oh tranquillo, puoi farti perdonare...>>
Si morde le labbra cercando di sembrare seducente.
<<Come bambolina?>>
Sussurra con tono malizioso.<<Semplicissimo, levandoti dai coglioni>> Mormoro con lo stesso tono utilizzato da lui tre secondi prima.
Sarò anche una quattordicenne piccola e dolce all'apparenza, ma una cosa che non tollero è la mancanza di rispetto.
Non ne ho ricevuto per sette anni e se la prima persona che incontro qui a Monterey si comporta come un emerito coglione direi che abbiamo cominciato questa nuova vita col piede sbagliato.
Decisamente.Lo oltrepasso ricambiando la spallata dato che non sembrava avere intenzione di andarsene.
Passeggio ancora per cinque minuti buoni all'interno del parco prima di trovare l'uscita.
Sia lodato il cielo!Attraverso sulle strisce da brava persona civile.
Arrivo fino al altro capo della strada quando un tipo con una Porsche mi suona.Oh Gesù, ti prego fa che ora non ci si metta anche questo.
<<Si guarda prima di passare!>>
Abbassa il finestrino una volta accostato sul lato della strada.<<Senta, io ho controllato a sia destra che a sinistra, lei era distante un centino di metri>> Incrocio le braccia al petto guardandolo con un sopracciglio alzato.
Dovrei smetterla di creare una polemica per ogni singola cosa.
Però le persone sono così stupide che a volte mi viene voglia di comprargli un cervello!
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HARD
ChickLitBethney Brooks, una dolce e graziosa bambina di sette anni con tanta voglia di giocare e divertirsi, ma purtroppo questo le verrà ben presto negato. Nonostante la sua giovane e tenera età la vita le ha voltato le spalle abbandonandola a sé stessa. O...