chapter 16

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"La stronza ha chiamato i rinforzi.
Non hai idea di quanto io sia felice che tu sia lì, al sicuro.

Grazie che mi stai aspettando come ti ho chiesto, sei davvero unica.
Ti amo tantissimo, Bee.

Solo tuo, Jacob"

Quando lessi questa lettera, al termine del compleanno di Shunko mi precipitai da Marcos chiedendogli... ma che dico, supplicandolo di farmi tornare là, in Georgia.

Ovviamente la sua risposta fu negativa e non solo, mi disse che non poteva aiutare Jacob se lui non voleva.
Avrei tanto voluto prendere a cazzotti il mio ragazzo per la sua stupida testardaggine.

Qualche volta tento ancora di convincere Marcos a prenotarmi un volo per quella schifosa città.

Ma ricevo solo "No, no, no"
Sai caro signor Williams dove te li infilo tutti questi No?

<<La smetti di sbuffare? Ti stai trasformando in un treno per caso?>>

Ignoro la battuta di Sebastian e tiro un calcio a un innocuo sassolino che si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato.

<<Ragazzi, siamo ancora in tempo per tornare indietro e scappare in Messico>> Ci blocca l'entrata della scuola Egor con il suo corpo.
Accetterei volentieri la sua offerta di fuga.
Non ho proprio voglia di tornare a passare metà delle mie giornate con esseri umani a me estranei.

<<Avanti, è solo il primo giorno e già vuoi fare la prima assenza?>>

<<Facciamo l'impressione di essere dei duri così!>>
Ghigna Egor indicando con un cenno di capo un gruppo di ragazze che li stanno guardando.

<<Ah guarda, io sono già sulla lista nera di tutte le persone di sesso femminile solo perché sono con voi>> Ridacchio prendendo a braccetto Sebastian.
La legge della natura dice che la maggior parte delle ragazze non appena vedono un'altra ragazza circondata da soli maschi, dei bei maschi direi, diventa automaticamente una minaccia per i loro tentativi di conquista.

Ahh l'essere umano, quale stupida creatura.

Varchiamo il portone e ci dirigiamo verso la segreteria.
<<Buongiorno ragazzi! Voi siete quelli nuovi eh?>> Un'anziana signora bacia le guance ad ognuno.
Rimango un po' colpita da tale affetto da parte di uno sconosciuto.
Osservo la donna che non smette di sorriderci come se fossimo i suoi nipotini durante la cena di Natale.

Annuisco e le chiedo gentilmente se ci può dare i nostri orari così da cominciare al più presto le lezioni.
Come se volessi davvero cominciare questo anno scolastico, pff!

<<Oh sì, sì, certamente!>>
Ci porge otto fogli.
Dopo una lunga e noiosa spiegazione delle regole ci lascia liberi.
Non prima di averci ri-baciati tutti.
Ti prego, fa che anche i professori siano così amichevoli!

<<Shunko e Cooper, perché siete nella mia classe ora? Non dovreste essere al 11th grade?>> Assottiglia gli occhi Frederick.
Piccolo essere stupido.

<<È come se fossimo bocciati, siamo al vostro stesso anno, tranne Bethney e Sebastian che loro sono al freshman year essendo i più piccoli>> Illustra Cooper circondando le mie spalle con un suo braccio per poi scompigliarmi i capelli.
Brutto figlio di...

Decido di risparmiarlo dalla mia potentissima raffica di pugni e ci salutiamo non appena sentiamo la campanella suonare.
Che la prima ora del primo giorno di scuola abbi inizio.
Sfortunatamente la prima è Storia.
Sebastian invece ha Matematica.

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