chapter 24

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Qualcuno mi afferra per il polso e mi trascina in pista da ballo sotto le luci lampeggianti del locale sempre più colmo di ragazzi.
Il volto sorridente di Sebastian mi si para davanti, mi stringe i fianchi e avanza verso di me ancheggiando sotto le note di un ritmo reggaeton.
Praticamente mi ha costretto a frequentare il corso di latino americano per due anni solo per essere guardato dai ragazzi in queste occasioni.
Intelligente.

<<Muovi quel bel corpicino Bibi! Andiamo!>> Guida le mie mani verso le sue spalle scuotendo i capelli con enfasi.
Mi lascio trasportare dalla musica incalzante e lo assecondo scatenandomi insieme a lui calpestando qualche piede dei miei coetanei.
Sono grata di non soffrire di claustrofobia.

Neanche due minuti dopo il mio stomaco mi manda segnali poco piacevoli avvertendomi di fermarmi qui se non voglio rimettere gli unici due drink analcolici che ho bevuto in tutta la serata.
Sinceramente non mi va di passare le prossime ore piegata su un water.
<<Seba, io vado a sedermi, tu fra poco sarai in ottima compagnia>> Gli faccio un cenno indicando un tipo moro abbastanza alto che non smette di guardarlo con malizia.

Manda giù il liquido all'interno del bicchierino e non appena vede che mi allontano si dirige camminando sensualmente verso Sebastian.
Da come lo squadra sembra un predatore pronto ad attaccare la sua preda.

Lascio che il mio amico faccia la sua conquista -o forse il contrario- e tolgo il disturbo.
Mi trattengo nel ridere vedendo la sua espressione impressionata dopo aver ammirato che fisico possiede il ragazzo.

È stato fortunato, lo ammetto.
Io un po' meno; il mio percorso nel raggiungere i divanetti è più complicato del previsto, tutto per colpa di un numero di persone esagerato in confronto ad uno spazio così stretto.
Sarebbe tutto più facile se avessi un body-guard alto due metri e largo il doppio.
Cioè, sarebbe comodissimo quando devi farti strada nei posti affollati, come quando Mosè separò le acque.

Prendo un bel respiro e sgattaiolo in mezzo agli ammassi di ragazzi e ragazze prendendomi qualche gomitata nelle costole nel cercar di raggiungere l'altra sala integra.
L'anno prossimo se lo sognano di festeggiare il capodanno di nuovo in questa misera baracca da quattro soldi.
Quasi non si respira.

<<Buon anno nuovo!>> Mi salta davanti un ragazza con in mano un cappello a forma di cactus che prontamente lo sistema sulla mia testa.

Sto cominciando ad odiare la razza umana.

La guardo meglio e quasi non mi strozzo con la saliva stupendomi di chi mi ritrovo davanti.

<<Kate?!>>

<<Bethney?!>>

Entrambe indietreggiamo contemporaneamente disgustate di esserci toccate.
Neanche avessimo la peste.
Non ci voglio credere che tra tutta la gente che invade questo posto io debba aver incontrato proprio lei.
Lo sapevo che stava andando tutto troppo bene.
Finisce sempre così, una festa procede decentemente e poi boom, arrivano le disgrazie.
Le restituisco il suo stravagante cappello e provo a oltrepassarla per raggiungere Cooper.

<<Il tuo amico Brayan mi sta guardando da tutta la sera, che dici, ci vado a letto?>>

<<Kate hai quasi 17 anni, sei grande e vaccinata per fare quello che ti pare>> Liquido velocemente la sua domanda, palesemente retorica, cosciente che vuole solo attaccare briga per fare una delle sue scenate davanti a tutti.
Deve sempre essere al centro dell'attenzione, altrimenti non è soddisfatta.

Mi guarda confusa e sposta il peso su un piede squadrandomi con il suo solito sguardo da persona superiore, arriccia le labbra e sorseggia il proprio cocktail.
Mi incammino verso i miei amici ma con un passo è già davanti a me.

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