13) Non è come pensi✔

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Zayn:

Come porre fine ad una conoscenza? Svelando chi sei veramente, o meglio chi eri.

In un enorme stanza si sentiva solo il rumore di una pallina da tennis rimbalzare contro il muro. Era da più di un'ora che ci giocavo. In un certo senso mi rilassava, ma i pensieri erano comunque a galla.

-Vuoi dirmi che sta succedendo?- Ed non sopportava i segreti e se qualosa non stava andando nella mia vita lo risentiva subito anche lui.

Non gli diedi nessuna risposta, solo il continuo sbattere della palla contro il muro. Se ci fossero stati dei vicini di casa di certo avrebbero già bussato alla porta per lamentarsi.

-Mi stai nascondendo troppe cose, che succede giovanotto?- Ed provò un'altra volta, questa volta sedendosi sul bordo del letto dove ero sdraiato.

Cosa avrei dovuto dirgli? O tutto o niente, non c'erano vie di mezzo per me. Ma mi avrebbe capito? Ci differenziavano più di una cinquantina d'anni, cosa poteva capire Ed della mia vita?

-Ed sono uno stupido. Ho sbagliato tante cose nella mia vita.- inizia sedendomi composto di fronte a lui.

-Questo lo so.- affermò. Al contrario di quello che ci si potesse aspettare Ed non era un tipo da consolazioni, se c'era da affermare la verità nuda e cruda lui lo faceva senza scupoli, senza giri di parole.

-Ho ferito quella ragazza e forse non solo lei.

-Cosa aspetti allora a riparare?

-Non è così facile come pensi.

-Meglio stare sdraiato a fissare il soffitto?

"Molto meglio" avrei voluto rispondergli. A fissare il soffito non si rischiava nulla, non c'erano conseguenze.

-C'è anche qualcos altro.- aggiunsi nel momento in cui Ed si stava alzando per andare via.

-Siete stati voi ad entrare nel giardino durante la festa della figlia di quel carabiniere.

Spalancai gli occhi incredulo per quel che avevo sentito.

-Come fai a saperlo?

-Me lo aveva detto ieri lui, non che siete stati voi, ma dell'accaduto. Sono pur vecchio ma non stupido, pensi che non sappia dove sei o quello che fai quando sei fuori?

Questo era molto di più di quello che mi sarei potuto aspettare. Non avevo a che fare con un tipico anziano, Ed era più intelligente e astuto e un po' mi ricordava mia madre. Era mio complice però, non mi aveva mai tradito nonostante sapesse di tutto e proprio per questo era affidabile.

-Quella ragazza è innamorata di te, se non ricambi e non vuoi farla soffrire meglio che lasci stare. Passerà del tempo ma si dimenticherà di te e sarà meglio così.- aggiunse dopo un sospiro.

Un venticello entrò di colpo dalla finestra spalancandola ancora di più. Fu questo il momento in cui Ed si alzò con la scusa di chiudere la finestra. Teneco sempre a mentrr i suoi consigli nonostante poi dopo agissi comunque di testa mia ma era giusto così, i tempi erano diversi e lui la sua giovinezza l'aveva già vissuta.

*****

-Non indovinerai mai chi verrà alla festa di Adam.- Cody era emozionato come ogni volta in cui aveva qualche novità o pettegolezzo da condividere.

-Non mi interessa, non ho la testa per queste cose ora.- risposi completando lo schizzo per un nuovo tatuaggio.

-E invece dovrebbe interessarti. Ci sarà quella tua ragazzina.

Non dissi nulla, per un istante rimasi convinto di aver sentito male.

-Puoi ripetere scusa?

-Adam ha invitato alla sua festa quella ragazza che tu hai baciato e per la quale avevate fatto a botte nel garage di tuo nonno.

-Chi te lo ha detto?

-Ma sai qual'è la cosa più strana? È che lei ha accettato! Ci credi?- esclamò con tanto di risata alla fine.

-Non c'è niente da ridere.

Era stato Adam a mettermi in cattiva luce agli occhi di Savannah così conquistò la sua fiducia per invitarla alla festa. Lo conoscevo molto bene, Adam era imprevedibile e Savannah troppo ingenua per capire al volo certe cose.

-Sei geloso ehh.

-Cody stiamo parlando di Adam, non di Nash, non di Logan. Savannah è in pericolo di per sé presentandosi ad una festa dove sarà la più giovane e metà della gente sarà sotto effetto di alcolici già all'arrivo.

-Se non sbaglio però avete litigato tu e quella ragazzina.

-È tutto un piano quello di Adam.

-Quindi ti piace o no? Che mi sto perdendo.- commentò Cody divorando il pacchetto di patatine vecchie di una vita trovate in una mensola.

-Non è quello che intendevo, dobbiamo andare a quella festa e non dovremo perdere d'occhio né lei né Adam.

-Noi?

-Si noi, ho bisogno del tuo aiuto.

Il rumore del pacchetto della busta vuota di plastica schiacciata tra le mani accompagnò il silenzio.

-Rilassati amico, ho parlato con Adam questo pomeriggio e già aveva bevuto qualcosa. La sera lo troverai a terra.

-Non mi rassicura questo.

Dopo aver finito il mio lavoro andai direttamente verso la casa di Adam. Cody, Nash e Logan erano già lì. Erano quasi tutti dentro. La festa era iniziata da poco, da fuori un musica si faceva strada fino all'esterno. C'era chi parlava nel giardino, chi faceva di rientro verso la villa e chi invece era appena arrivato.

Mancava solo una persona che avrebbe ufficialmente dato via al divertimento, il festeggiato.

Tanti amici erano venuti per festeggiare, forse un po' troppi per le  aspettative di Adam. Molti erano conoscenti altri amici di amici ma quando in gioco c'era una notte di divertimento tutti erano soliti partecipare.

-Vi rendete conto che metà delle persone neanche le conosciamo.- commentai una volta al completo con i ragazzi.

-Quelli andavano al liceo con me.- indicò Nash con un dito due ragazzi dul bordo della piscina.

Nessuno lì era serio e capiva il pericolo di organizzare feste del genere con gente sconosciuta.

-Rilassati Zayn.- Cody mi porse un bicchiere di Whisky cercando di tranquillizzarmi

-Ecco Adam!- urlò Logan e tutti lo seguirono per vedere chi fosse la ragazza seduta dietro di lui.

Certo che è una bella ragazza.- commentò Nash una volta che gli altri ragazzi si allontanarono- Penso che dovresti preoccuparti di meno, Cody ci ha raccontato tutto. Sai cosa penso? Che lei poteva benissimo non venire qui, invece lo ha fatto di sua spontanea volontà. Non c'è nessun pericolo, Adam sta festeggiando con altre ragazze e di certo si sarà scordato di lei.

Solo io notavo il pericolo. Nessuno lo conosceva così bene però tutti sapevano quale effetto gli faceva l'alcol.

Tremila modi per convincerti che mi amiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora