12) A caratteri cubitali✔

138 19 10
                                    

-Cosa c'era scritto esattamente su quel foglio?- chiese Ronnie.

Eravamo ferme davanti all'edificio scolastico, in anticipo come sempre, prese a parlare.

-Te l'ho già ripetuto tre volte.

-Sapete chi potrebbe essere stato?

-Papà dice che sta lavorando anche ad altri casi quindi non per forza potrebbe trattarsi dei vandali della mia festa.

-Hai parlato con Zayn? Sono suoi amici, lui forse potrebbe saperlo.

-Non voleva parlare ieri, mi ignorava quasi.

-Prova ad andarci oggi allora quando andrete a prendere la macchina, magari ti darà qualche informazione.

-Lo spero.- risposi con un sospiro. Il lavoro di papà non era mai stato uno dei più tranquilli, io e la mamma eravamo sempre in pensiero, avere una tale figura in casa comportava un certo pericolo per tutti e tre alcune volte.

Era una giornata di quelle più soleggiate nonostante nulla lo avesse annunciato al mattino. Acchiappavamo le ultime boccate di aria e sole prima del suono della campanella.

-Savannah, ciao!- gridò un ragazzo scendendo dalla moto. Mi si avvicinò rapidamente e mi accorsi che era uno dei amici di Zayn, lo stesso con il quale aveva litigato quel giorn Zayn.

Cosa voleva da me? Come faceva a sapere dove andavo a scuola?

-Non ti ricordi di me?- chiese sorridendo. Aveva gli occhi chiari, i capelli rasati a zero e una cicatrice sul ciglio destro che notai subito quella volta quando mi disse di uscire da dietro la porta.

Non risposi ma indietreggiai soltanto presa dallo spavento.

Ronnie era lì accanto a me pronta a chiamare i soccorsi in caso di necessità.

-Oh no, aspetta. Non voglio farti del male. Sono Adam, l'amico di Zayn, eravamo cari amici ma ultimamente qualcosa non sta andando, dobbiamo chiarire e sarà tutto come prima.

-Sei venuto a dirmi questo?

-In realtà no, volevo dirti qualcos altro. Di stare attenta a Zayn. Lui non è quello per il quale si fa passare.

-Cioè?- la mia faccia cambiò espressione. Sentii che Adam aveva da dirmi qualcosa di importante su Zayn.

-Non so però se dirtelo, sono venuto perché visto che vi state sentendo ho ritenuto fosse giusto lo sapessi.

-Sapessi cosa?- inziavo a spazientirmi sempre di più.

-Zayn la sera del tuo compleanno ti ha baciata per una scommessa.

-Cosa?- non capivo il tutto.

-Era tutto pianificato e non era la prima volta.

-Non ci credo.

Come svrebbe potuto farmi una cosa del genere?

-Invece è così. Non gli piacevi, eri una a caso scelta per baciare e vincere la scommessa, non pensare che si fosse innamorato di te. Zayn non sarà in grado di farlo perché la sua vita è fatta di divertimento, sei una fra tante, tra una settimana si scorderà anche il tuo nome. Forse ti sarai illusa, mi dispiace ma meglio che lo sappi prima, se continuerai a frequentarti con lui sappi che per Zayn ci sarà solo uno scopo nient'altro. Puoi credermi o no, io lo conosco da un po' più tempo rispetto a te.

La campanella suonò ma rimasi immobile con un nodo alla gola e anche se sapevo che Zayn non nulla verso di me a differenza mia, in quel momento non mi aspettavo comunque di sentire quello che mi era stato detto.

Tremila modi per convincerti che mi amiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora