Decisi per una volta di mettere da parte il mio orgoglio e di fare pace con Ronnie. Approfittai così di un momento in cui la trovai seduta sola ad aspettare davanti all'entrata del cancello. Aveva un block notes con sè e da lontano mi parve di vederla scarabocchiare qualcosa.
-Stai disegnando?- buttai giù la prima cosa che mi venne in mente.
Ronnie alzò lentamente lo sguardo dal suo punto di concentrazione sollevando leggermente il capo. Si sistemò un piccolo ciuffo non appartenente alla coda di cavallo che le teneva legati i capelli.
-Sì.- scosse inizialmente solo il capo per poi annuire a voce.
-Cosa disegni?
Mi sentii per un attimo come quella volta a 5 anni al parco in cui mi dilettavo a disegnare dei cerchi con un bastone sulla sabbia. Un bambino mi si avvicinò e senza fare domande si sedette a guardare. Solo pochi minuti dopo mi chiese perchè disegnassi cose inutili senza stare a giocare con gli altri bambini. Mi sentii terribilmente presa dalle sue parole ma penso che quella fu la prima volta in cui capii che a me piaceva quello che stavo facendo, mi piaceva disegnare ma sopratutto passare del tempo con me stessa.
Ebbene quella fu una cosa che mi accomunò fin da subito a Ronnie.
-Credo sia una serie di palazzi ma non ne sono ancora sicura. Non mi piace tanto.- affermò lei tichettando con le unghie sul muretto.
-Invece è carino, se non fantastico direi.
-Grazie Savannah.
-Mi manca parlare con te.
-Anche a me.- rispose quasi simultaneamente.
-Pensi sia il caso di lasciare dietro a noi le discussioni?
-Abbiamo resistito anche troppo da separate.
Mi fecero sorridere le sue parole, non era arrabbiata con me, accennava anche al suo solito umorismo poco intendibile di norma.
-Ho parlato con i miei genitori, sono d'accordo per farci cambiare scuola insieme l'anno prossimo.- disse poi.
-Davvero? Pensavi sul serio di farlo?
-Si, perchè tu no?- la vidi un po' confusa.
-Ultimamente non ci stavo tanto pensando, però ammetto che conto i giorni fino a che non dovrò mettere più piede qui.
-E non vedere certe facce sopratutto.
-Già.
-Ciao Ronnie!
Un ragazzo con dei folti capelli color castano ci si avvicinò inaspettatamente. Ebbi la sensazione di aver già visto quel viso da qualche parte.
-Ciao Oliver.- Ronnie alzò la mano e giurai di averla vista arrossire.
Contrariamente a quanto mi potessi aspettare il ragazzo ci si avvicinò per poi proseguire con il discorso.
-Ronnie rimarrai oggi dopo lezione?
-Sì.
-Okay allora ci vediamo!
-Ciao!
Era la più breve conversazione a cui mai avevo assistito tra un ragazzo e una ragazza ma intuii nell'aria delle scintille.
Mi ero un attimo persa qualcosa, qualcosa di grosso. Mi ero persa giusto una cotta che stava avendo la mia amica.
-Vieni andiamo che è suonata la campanella- mi fece tornare di nuovo con i pensieri a terra, ma prima di muovermi esigevo delle spiegazioni.
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Tremila modi per convincerti che mi ami
RomanceSavannah Hamilton è una ragazza adolescente senza ancora dei piani ben precisi riguardo il suo futuro. Non sa cos'è l'amore ma dopo che alla sua festa di sedici anni un ragazzo sconosciuto entrato di nascosto la bacia, inaspettatamente sente il biso...