23) Non capisci✔

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Vuoi dirmi allora perché sei triste?

-Un mio amico pubblicò una foto di noi due fatta tempo fa e questa ricevetti dei commenti un po' fuori luogo.

Ascoltandomi dall'esterno mi accorsi che era come se inconsapevolmente avessi preso le difese di Thomas, l'avevo chiamato amico e aver nascosto cosa avesse scritto sotto alla foto lo rendeva innocente ai miei occhi e forse sarebbe dovuto esserlo anche a quelli di Zayn.

-Posso vederla?- nonostante il mio tono calmo il suo non lo sembrò altrettanto.

Temevo una sua possibile reazione, non lo conoscevo fino in fondo e non sapevo come avrebbe potuto reagire.

-Non è niente di che però.- continuai nel tentativo di allentare la tensione pregando di non trovare altri commenti di disprezzo inerenti a me sotto ad essa.

Mi accorsi però che sia la foto che i commenti erano spariti. Zero tracce di ciò per cui ero rimasta male quel giorno.

-Non c'è più.

-Cosa non c'è più?

-Non c'è la foto, né...

-Cosa altro ci stava, chi era in quella foto?- Zayn sembrava essere per la prima volta preoccupato ma io non ebbi il coraggio di raccontare la verità.

-Non c'è più, è meglio così.- conclusi brevemente.

-Savannah, qualcuno ti ha fatto del male?

-No nessuno, è tutto a posto ora, te lo assicuro.

-Ma prima non lo era e hai pianto, perché ora neghi tutto?

Okay Zayn aveva ragione, non avevo segreti da nascondergli. Lui parlava chiaro con me e dovevo essere coerente se lo avevo chiamato per ottenere sostegno morale.

-Era solo una foto, un selfie mio e di questo ragazzo, lui aveva scritto solo "non così male fin in fondo" e qualche suo amico penso aveva interpretato male e commentò forse per scherzo con "testata personalmente?"- non ebbi mai così tanta paura della sua reazione nel dire tutto e così velocemente da far in modo che magari non la prendesse troppo sul serio.

-Chi è questo tuo amico?- domandò lui subito dopo.

-Si chiama Thomas. Però davvero non c'è più la foto, lui era venuto a scusarsi e io mi sento meglio.- presi le sue mani tra le mie e lo convinsi a guardarmi per mostrargli un sorriso. Aveva lo sguardo pensieroso e per un momento mi sembrò abbastanza distratto da altro da non sentirmi.

-Mi basta il suo nome.- di colpo vidi il suo capo alzarsi, le mie mani rilasciate caddero sulla coperta.

-Zayn aspetta! Cosa vuoi fare?- esclamai ma mi ignorò palesemente. Era già occupato in una chiamata.

"Cody devi venire da me, ora. Si è urgente, chiama anche Nash"

-Zayn non devi fare nulla, ti prego!- esclamai di nuovo stringendolo più forte per il braccio da sentire le vene pulsare.- Forse non hai capito bene la situazione, lascia che ti rispieghi.

-Savannah finché sarò vivo nessuno ti toccherà e nessuno oserà prenderti in giro.

-Si ma non è successo nulla questa volta.

Zayn uscì qualche istante dopo, non c'era modo di convincerlo quando si fissava su una cosa. Mentirei se dovessi dire che temevo una sua possibile azione. Io stavo facendo di tutto pur di evitare che abbia problemi mentre lui nel frattempo se ne stava procurando altri ed era già la terza volta che di mezzo ci andavo io.

Chiamai Ronnie la quale mi raggiunse non appena fu in grado. Ero in viaggio verso la casa di Thomas e avevo bisogno di sostegno. Dovetti pensare bene a cosa avrebbe potuto fare Zayn ma l'unica cosa che mi veniva in mente era che avrebbe raggiunto  Thomas forse per spaventarlo o forse cosa che più temevo voleva un confronto.

Tremila modi per convincerti che mi amiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora