Ciò che non abbiamo osato,
abbiamo certamente perduto.Era vero, la notte arrivò subito dopo il buio. Ero di nuovo di ritorno a casa, un po' più tardi del solito. Al rientro i miei genitori mi avrebbero riempita di domande alle quali ancora non sapevo come avrei risposto. Sarebbe stato tutto più facile se solo avessi possedessimo un telecomando in grado di regolare i cicli della nostra vita, per mandare avanti e saltare quelle parti a cui non si vorrebbe assistere passando direttamente a quelle dove va tutto bene, pensai.
Era il secondo giorno di seguito che non avevo studiato né svolto i compiti. Non sapevo neanche se per il giorno dopo erano in programma verifiche o interrogazioni.
Mi ero fatta così tanto trasportare dalla vita di Zayn che un po' per volta tralasciavo la mia.
-Hai in programma di lasciarmi di nuovo sull'angolo dell'altra strada?- chiesi quando Zayn si fermò al semaforo.
-No questa volta ti lascerò appena dietro l'angolo.- rispose stando al mio passo.
-Fai progressi.- commentai intuendo un leggero tono di sarcasmo nella sua voce che mi fece sorridere.
Quei brevi scambi di parole cominciavano ad assumere importanza, il fatto che non fosse più freddo ma soprattutto, quella stessa sera mi aveva protetta, si era messo contro i suoi amici e senza spiegare nulla aveva fatto ciò che pur volendo mai mi sarei aspettata di vedere.
E ora che ci stavamo per salutare che cominciavo a sentire un dolore profondo di abbandono, per un momento pensai che se fosse per me quella sera non avrei voluto affatto tornare a casa, quella e tutte le altre, anche solo per poter star in compagnia di Zayn.
Poco prima della comparsa delle prime stelle la moto si fermò a qualche metro di distanza dal cancello del palazzo. Mi tolsi lentamente il casco porgendolo a Zayn. Sentivo dentro di me che quella forse sarebbe stata l'ultima volta in cui l'avrei visto.
Troppo poco tempo per conoscere bene una persona ma abbastanza per capire Zayn.
-Scusami Savannah.
-Potresti ripetere?
-Volevo chiederti scusa per averti mischiata in tutto questo, per averti rovinato la festa e per quello a cui hai assistito questo pomeriggio. Giuro che non lo avevo in programma. Niente di tutto questo sarebbe dovuto succedere e sono disposto a pagarne le conseguenze. La mia vita non è perfetta e neanche in una piccola parte assomiglia alla tua. Spero che mi perdonerai e ti auguro tutto il meglio nel tuo cammino.- disse tutto d'un fiato e le sue parole furono talmente tanto forti da togliere il fiato anche a me.
-Il bello della vita è che è imprevedibile e tu in parte hai reso la mia meno monotona del solito.
-Tieni duro Savannah e non parlare mai con gli sconosciuti.- commentò soltanto.
-Seguendo questo ragionamento non avrei mai dovuto parlarti.
-Hai perfettamente ragione. Eppure credimi, non sono tutti così i ragazzi. Troverai anche dei bravi ragazzi sulla tua strada, soprattutto non problematici.
-Non so in base a cosa tu giudichi se una persona sia brava o no.
-A volte basta poco per capirlo.
A volte poco a volte un po' di più, in base a cosa lo si poteva capire? Non mi importava tanto capirlo in quel momento.
-I tuoi amici, spero che chiarirete con
-Andrà tutto come dovrà andare sul resto non posso farci nulla, non ti preoccupare.
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Tremila modi per convincerti che mi ami
RomanceSavannah Hamilton è una ragazza adolescente senza ancora dei piani ben precisi riguardo il suo futuro. Non sa cos'è l'amore ma dopo che alla sua festa di sedici anni un ragazzo sconosciuto entrato di nascosto la bacia, inaspettatamente sente il biso...