Capitolo 10

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INDIA
Ieri al termine del festival della luna piena Pablo mi ha chiesto di uscire, mio padre ovviamente non lo sa mentre mia madre ha detto che mi coprirà e che posso andare tranquilla.

Sarà il nostro primo appuntamento e non so nemmeno dove mi porterà.
Mi ha detto solamente di vestirmi comoda quindi deduco che non ci sarà alcun pranzo fuori.

Decido di indossare un jeans chiaro ed una camicia bianca.
Aggiungo la cintura della Gucci in vita e metto una giacca gessata sulle spalle.
Prendo le converse bianche e le metto ai piedi dopo di che pettino i capelli che lascio ricadere lisci lungo la schiena.

Prendo la borsa ed esco dalla camera.
Mentre scendo di sotto incontro Deniz intento a salire le scale.
"Dove stai andando?" domanda guardandomi dalla testa ai piedi.
"Non ti riguarda, cugino" replico sorridendo in modo strafottente.

La sua espressione muta in un istante.
Assottiglia gli occhi e incrocia le braccia al petto.
"Esci con quello sbruffone?"domanda aprendo le braccia" Cosa ci trovi di bello in lui"aggiunge sbuffando.
"A te non deve importare quindi addio" replico scendendo le scale ma la sua mano si stringe intorno al mio polso.

"Vengo con te" afferma lui con tono serio.
"Ma sei impazzito per caso? Cosa vuoi fare la candela?" ribatto roteando gli occhi.
"Non mi fido di lui" dichiara poggiando le mani sui fianchi.
"Non è un mio problema" ribatto scuotendo il capo.

Lo saluto con un cenno del capo e poi scendo in salone.
Devo ammettere che tutto questo mi sta facendo veramente bene.
Finalmente la ruota sta girando per il verso giusto e il mio cuore potrà avere finalmente la sua rivincita.

Per anni è stato sempre calpestato da Deniz ed ora voglio che sia lui a stare dietro a me.
Esco di casa e cammino per alcuni isolati finché non intravedo Pablo su una moto.
Indossa un look total black, con un chiodo in pelle da motociclista.

"Ma come siamo belle" afferma scrutando la mia figura.
"Grazie mille" sussurro imbarazzata.
Mi avvicino alla sua figura e lui mi bacia dolcemente la guancia.
Sorrido e prendo dalle sue mani il casco che mi sta porgendo.

"Allora dove andiamo?" domando salendo in moto.
"Ti porto all'acquario" replica lui accendendo il mezzo.
"Wow" sussurro entusiasta.
Ho sempre amato gli animali acquatici e vederli da vicino sarà sicuramente fantastico.

Il viaggio in moto non dura molto.
Impieghiamo circa venti minuti per arrivare a destinazione.
Pablo da gentiluomo mi aiuta a scendere dalla moto e porgendo la sua mano verso di me camminiamo verso l'entrata.

"Ditemi pure" afferma una donna sulla cinquantina con dei buffi occhiali rossi.
"Due biglietti per l'acquario" replica il ragazzo accanto a me.
La donna picchietta sulla tastiera e poi stampa due ticket.
"Ecco a voi, buona giornata" sussurra porgendoci i biglietti.
Pablo paga la donna e poi mi trascina con sé verso l'entrata.

"Che meraviglia" affermo incantata mentre guardo le enormi vasche in vetro da cui si vedono tanti piccoli pesciolini.
"Ti piace?" domanda accarezzando la mia spalla.
"Moltissimo" sussurro avvicinandomi ad una delle vasche.

"Guarda quanti piccoli Nemo" sussurro guardando il gruppo di pesci rossi.
"È inutile che competi con me, non avrai mai i miei addominali" dice Pablo picchiettando il dito sul vetro per richiamare l'attenzione di una tartaruga.
Scoppio a ridere dopo aver visto quella scena ma lui sembra non accorgersene.

"Ma la smetti" affermo ridacchiando.
Lui si volta verso di me e ricambia il mio sorriso.
"Ha iniziato lei" si giustifica facendo spallucce.
Scuoto la testa per poi continuare il mio giro.
Il ragazzo si mette al mio fianco e insieme osserviamo tutti gli esseri viventi presenti nelle vasche.

"Guarda ci sono i delfini" afferma lui correndo verso la vasca più grande.
Lo seguo e mi ci spiaccico con la faccia sopra.
"Sono bellissimi" sussurro osservando quelle meravigliose creature.
"Come te" afferma lui voltandosi nella mia direzione.

Giro il volto verso di lui e per alcuni minuti i nostri occhi entrano in contatto.
"Sono molto felice di essere qui" dichiaro accarezzando la sua guancia.
Lui sorride soddisfatto per poi baciare la mia mano.
"Andiamo a mangiare" propone.

Sono molto affamata quindi direi che ha avuto un'ottima idea.
Annuisco e poi lo seguo.
Nella struttura si trova anche un ristorante quindi non dobbiamo spostarci.
È in stile marino il che lo rende molto grazioso.

Ordiniamo della pasta che è la specialità della casa.
Mentre aspettiamo i nostri piatti parliamo delle nostre vite e delle nostre famiglie.
Mi ha raccontato di aver lasciato l'Argentina per seguire suo zio e suo cugino.

In quel periodo non stavano vivendo bene, la famiglia era caduta in rovina così hanno deciso di cercare fortuna altrove.
Anche io gli ho raccontato della mia famiglia e di come si sono conosciuti i miei genitori.

Voglio vivere anche io un' amore come il loro e spero che prima o poi riuscirò a provare certe emozioni.
I nostri occhi sono immersi gli uni negli altri.
I suoi, così azzurri e limpidi mi ricordano il mare.
Pablo si avvicina verso di me ed io faccio altrettanto.

I nostri nasi si sfiorano e i respiri si mescolano.
Ci stiamo per baciare ma sobbalzo dallo spavento quando un vaso cade rovinosamente per terra rompendosi in mille pezzi.
Sento Pablo sbuffare ed anche io faccio lo stesso,questo non ci voleva.

DENIZ
Se credeva che li avrei fatti baciare davanti ai miei occhi si sbaglia di grosso.
Sono disteso per terra, dietro ad un pilastro, come un ladro, per spiare India.
Spero non mi veda altrimenti il vaso me lo spacca in testa.

L'ho fatto cadere apposta per evitare che quel bel imbusto sfiori le sue belle labbra.
La vedo alzarsi in piedi e congedarsi così cerco di nascondermi il meglio possibile.
"Sì può sapere cosa diavolo ci fai qui?" la sua voce arrabbiata mi entra nelle orecchie facendomi sobbalzare.

"Cugina, come va?" domando con un sorriso tirato.
"Mi stai spiando?" domanda incrociando le braccia al petto.
La sua espressione è arrabbiata e si tocca i capelli in modo nervoso.
"I miei dubbi erano fondati" affermo sedendomi sulle ginocchia.
"È un maniaco" aggiungo lanciando un occhiata al ragazzo.

"Ma cosa dici idiota" risponde lei dandosi uno schiaffo in fronte.
"Ti ha portato in un acquario a vedere pesci" ribatto sconvolto.
"Questo fa capire le sue allusioni che tu non capti perché sei troppo ingenua" aggiungo alzando un sopracciglio.
"Ma qui l'unico maniaco sei tu che mi hai seguita" afferma lei picchiando il piede per terra.

La guardo e cerco di trovare delle scuse per portarla via di qui.
"Non dire un'altra parola" sussurra puntandomi l'indice contro.
Cerco di parlare ma lei mi trucida con lo sguardo.
"Va via, forza" afferma indicando la porta d'uscita.

Scuoto la testa in segno negativo il che la infastidisce maggiormente.
"Va via" urla e tutto il ristorante si gira verso di noi.
Con la mano le blocco la bocca,non voglio che pensino che la sto importunando.
"Dai India stai tranquilla" rispondo sorridendo nervosamente.

"Per favore Deniz, non rovinare il mio appuntamento" sussurra affranta.
Sbuffo e capisco che ormai della India innamorata di me non c'è nemmeno un più l'ombra.
"D'accordo" sussurro sbuffando "Ma stai attenta" aggiungo accarezzando la sua guancia.
"Lo farò" replica lei per poi tornare al suo tavolo.

La guardo allontanarsi e penso che in fondo sto pagando il prezzo delle mie scelte sbagliate.
Lei mi è sempre venuta appresso ma io non le ho mai dato le attenzioni che meritava.

Mi dispiace averti fatto soffrire tanto piccola India...

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Ecco a voi il capitolo 10❤️

Cosa ne pensate dell'appuntamento di India e Pablo?
Sono una bella coppia?

E di quel geloso e di Deniz? 😂

Fatemi sapere se vi è piaciuto, ci vediamo al prossimo capitolo, un bacio😘

(M)AF(I )(A): Innocent LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora