Capitolo 25

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DEMET
Ogni secondo,ogni minuto,ogni ora,ogni singolo giorno,ogni mese,ho aspettato che Yuri si pentisse della sua decisione e tornasse,invece non gli è mai importato nulla di me.
Per lui sono stata solo un porto sicuro,una povera idiota che quando lui necessitava gli donava corpo e cuore.

Lui ,se pure in modo malato, è innamorato di Kamile e questo lo ha portato a scavare nel passato oscuro di Javier.
Il ragazzo sicuramente ha sbagliato a mentire a mia cugina ma chi non ha scheletri nell'armadio?
Sono la prima insieme a Yuri ad averle mentito.

Non le ho detto quello che c'è stato tra di noi, né che il padre del bambino è lui e forse questo segreto non lo saprà mai nessuno.
Ho provato a far ragionare mia cugina, a dirle che l'uomo che ama ricambia pienamente i suoi sentimenti.
Perché io con lui ci ho avuto a che fare seppure una sola volta,mi è bastato per percepire la sua sincerità.

Ma lei ferma sulla sua decisione ha deciso di voler sposare l'uomo di cui purtroppo sono innamorata.
Non capisco se lo faccia per punire se stessa o Javier,ma in entrambi i casi è solo un errore.
Sospiro e prendo tra le mani il fascicolo che ieri ho ritirato dal ginecologo.

Sono ormai al settimo mese di gravidanza e ho scoperto che è un maschietto.
La cosa mi ha resa felicissima perché in questa famiglia siamo per la maggioranza donne,quindi gli uomini di casa saranno felici di accogliere un piccolo ometto.

Stringo forte il foglio tra le mani e poi tra le lacrime lo accartoccio.
Accarezzo delicatamente la ormai grande pancia che per mesi ho cercato di nascondere e sussurro alla mia creatura parole rassicuranti.
Alle volte la vita ci mette davanti ad un bivio e noi dobbiamo scegliere quale strada intraprendere.

Tiro su col naso e con le mani asciugo le lacrime dalle guance.
Sento i passi delle altre scendere giù in salone e mi accorgo che è arrivata l'ora di pranzo.
Sospiro e mi alzo dalla poltrona bianca che ho nell'angolo della mia camera.
"È l'ora della pappa amore"affermo toccando il pancione.

Esco dalla camera e mi reco in sala da pranzo dove tutti sono riuniti intorno al lungo tavolo in legno.
Osservo i presenti e tra loro scorgo la figura di Yuri,ormai presenza fissa in casa.
Sbuffo e mi accomodo accanto ai miei genitori.
Mia madre,la donna più premurosa che io conosca,mi osserva con un volto preoccupato.
"Tutto bene tesoro?"domanda accarezzandomi i capelli.

Annuisco mentre un nodo mi si forma alla gola.
Osservo il piatto,hanno preparato il burek,il mio pasto preferito,ma purtroppo non ho fame.
Lascio scivolare gli occhi su ogni mio singolo familiare e un senso di nausea mi assale.
Inizio a respirare profondamente per calmarmi ma non ci riesco.

I miei occhi quasi senza volerlo si puntano sulla figura di Yuri che già stava guardando nella mia direzione.
La sua sembra un espressione preoccupata,le ciglia sono corrugate e mi guarda in modo insistente o almeno e quello che la mia mente vede.

"Tesoro non ti piace quello che ho cucinato?"domanda zia Hellen notando il mio piatto ancora pieno.
"No zia sono io che non ho fame"rispondo abbozzando un piccolo sorriso.
Lei inclina la testa sul lato e mi guarda con dolcezza.
"Nel tuo stato devi mangiare"afferma puntandomi il dito contro.

Mi faccio coraggio e decido di parlare,devono sapere della mia decisione.
"Io ho una cosa da dire"affermo passandomi una mano sul viso stanco.
"Che hai piccolina?"domanda mio padre accarezzandomi le spalle.
"Una cosa da dire alla famiglia"dichiaro puntando gli occhi su Yuri.
Non voglio che lui sia presente e che sappia cosa mi sta accadendo.

"Lui è di famiglia"replica Kami prendendo la sua mano.
"Non lo è mai stato"ribatto facendo un sorriso amaro.
"Le cose cambiano e ti prego di accettarlo"afferma lei con tono serio.
"Ok"sussurro con un filo di voce.
Mi alzo in piedi e sento la testa girare,sullo stomaco si forma un peso enorme e gli occhi iniziano a pizzicare.

(M)AF(I )(A): Innocent LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora