Capitolo 5

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KAMILE
"Allora tesoro, cosa ne pensi di questo posto?" chiede Yuri non appena prendiamo posto ad uno dei tavoli.
Mi guardo intorno e devo dire che è un locale molto carino.

Le pareti sono in legno chiaro così come il parquet.
Vago per qualche istante per il locale finché i miei occhi non si puntano su una figura dietro il bancone.

Il suo naso perfetto, i suoi capelli sulla fronte nascosti da un cappello di paglia e quella camicia bianca a stampe che mette in mostra i suoi pettorali lo rendono un vero è proprio pezzo di manzo.

"È bellissimo" sussurro ammirando quel ragazzo così esteticamente perfetto.
"Kamile? Mi ascolti?" Domanda Yuri alzando un sopracciglio.
"Sì, il locale è bellissimo mi piace molto" Sussurro sorridendo.

Sono una bugiarda seriale, altro che locale, i miei occhi erano puntati solo su Javier.
"Chi credi sia stato a mandarti quel biglietto?" domanda lui attirando la mia attenzione.
"Non ne ho idea" dichiaro scuotendo la testa.

Vorrei realmente capire chi mi abbia mandato quel biglietto.
Non credo di avere nemici che vogliano addirittura la mia morte.
In più non conosco nessuno che porta quel iniziale.
"Kamile quando ci sposiamo?" domanda Yuri prendendo le mie mani.

"In estate,sulla spiaggia" affermo entusiasta.
"Che schifo, hai idea della sabbia che ci sporcherà i piedi?" domanda lui disgustato.
"Allora cosa me lo chiedi a fare, decidi tu e basta" rispondo irritata.
Abbasso gli occhi sul menù per leggere le portate.

"Cosa vi porto?" domanda una voce calda e sensuale.
Il suo accento latino è inconfondibile.
Alzo gli occhi dal menù e i nostri sguardi si scontrano.
Sento un calore impossessarsi del mio corpo.
"Per me una dolma" afferma Yuri tenendo gli occhi puntati sul menù.

Javier segna sul suo taccuino e poi posa lo sguardo su di me.
"Anche per me lo stesso" sussurro in imbarazzo.
Lo vedo storcere il naso alla vista del mio accompagnatore.
"Arrivano subito" dice per poi allontanarsi dal nostro tavolo.

Lo guardo mentre ritorna dietro al bancone e tiene la penna stretta tra i denti.
Molte ragazze hanno gli occhi puntati su di lui che però sembra non accorgersene.
"Io non capisco perché assumere uno straniero piuttosto che un vero turco" afferma Yuri puntando lo sguardo su Javier.

"Quale sarebbe il tuo problema?" domando alzando un sopracciglio.
"Nessuno ma mi sta antipatico questo fighetto" ribatte lui con faccia disgustata.
"Lascialo in pace" affermo sbuffando.
Odio quando giudica le persone,si sente sempre superiore agli altri.

"Io vado alla toilette" dico alzandomi dalla sedia.
"Fa pure" replica lui prendendo il cellulare dalla tasca.
Cammino lungo il locale e passo dinanzi al bancone dove si trova Javier.
Sento il suo sguardo su di me ma non lo ricambio.

Entro nel bagno e mi appoggio alla porta sbuffando.
Non so cosa mi prende, mi sento in ansia al solo pensiero di sapere che Javier è qui.
Mi guardo allo specchio e cerco di sistemarmi.

Metto le mani ai lati del lavandino e caccio dei profondi respiri.
Chiudo gli occhi per assimilare il tutto e sento la porta aprirsi.
Ripenso a Javier e al nostro incontro di pochi istanti fa.

Sento un ombra alle mie spalle, due mani poggiarsi sulle mie ai lati del lavandino e la mia schiena scontrarsi contro un petto liscio e duro.
Apro gli occhi e dallo specchio incontro due incantevoli nocciole.

"Chi è quel ragazzo Kamile?"domanda al mio orecchio provocandomi mille brividi.
"È un amico"sussurro mentendo.
"Non mentirmi" ribatte lui indurendo lo sguardo.
Le sue mani si posano sulle mie spalle.
Fa una leggera pressione e in pochi istanti ci ritroviamo faccia a faccia.

Le sue labbra così rosee e carnose sono a pochi centimetri dalle mie ed io non riesco a smettere di osservarle.
"È il mio ragazzo" rispondo abbassando lo sguardo sulle mie scarpe.
Il suo indice si posa sotto il mio mento costringendomi a guardarlo negli occhi.

"Sai che non mi arrendo vero?" domanda lui avvicinandosi ulteriormente.
"Perché? Cosa vuoi da me?" domando sentendo il cuore battere nella gabbia toracica.
"Voglio conoscerti"replica lui accarezzando la mia guancia con la sua ruvida mano.
" Non è possibile, non posso, ho un ragazzo "sussurro spostando la sua mano dal mio viso.

"Hai detto che non puoi no che non vuoi" afferma lui guardandomi dallo specchio.
"È lo stesso" ribatti cercando di far tacere le emozioni dentro me.
"Vuoi dirmi che non senti nulla?" domanda lui incrociando le braccia al petto.

Deglutisco per poi decidere che non rispondere sia la scelta più giusta.
"Devo andare" sussurro camminando verso la porta.
"Es más fácil escapar que enfrentar el problema"dice in lingua spagnola.
Mi volto verso di lui e lo guardo per l'ultima volta prima di uscire dal bagno.

Ritorno a sedermi accanto a Yuri ma i miei pensieri sono distanti milioni di anni luce.
Dopo poco nel locale fa il suo ingresso Pablo, il cugino di Javier, che sta distribuendo alcuni volantini.
"Ehi Kamile,verrai alla festa della luna piena?" domanda passandomi un foglietto.

Si tratta di una festa sulla spiaggia che si terrà fra qualche giorno.
"Certo" rispondo sorridendo al ragazzo dagli occhi azzurri.
"Porta India" replica lui ricambiando il sorriso.
"Sarà fatto" ribatto posando il volantino nella borsa.

Guardo Yuri che come sempre è impassibile.
"Verrai con me?"domando al ragazzo seduto di fronte a me.
" Se ho tempo "replica lui sorridendo leggermente.
Pablo lascia il tavolo e al suo posto si avvicina Javier con le nostre portate.

Il suo viso è contratto, non mi degna nemmeno di uno sguardo.
" Vi serve altro?"domanda guardando il mio fidanzato.
" Sì, che tu te ne vada"afferma Yuri poggiando le mani sul tavolo.
"Prego?" chiede Javier leggermente alterato.
"Quello che hai sentito" ribatte il mio ragazzo.

"Escuchame bien estupido, porque no repetiré dos veces, yo no tomo orden de ti" risponde il ragazzo dagli occhi nocciola sbattendo un pugno sul tavolo.
Yuri mi guarda e leggo nei suoi occhi rabbia nei confronti di Javier.

"Abbassa la cresta, non sai con chi stai parlando" urla furioso il mafioso dai capelli neri.
"A me non interessa, non ho paura di te" replica il meccanico argentino.
"Dovresti averne" afferma Yuri in modo glaciale.
"Kamile tieni a bada il tuo pitbull prima che gli spacco la faccia" ordina Javier allontanandosi dal nostro tavolo.

Mi volto verso Yuri che ha gli occhi infuocati di rabbia.
"Tesoro, come fai a conoscerlo?" domanda con tono alterato.
"L'altra volta ho bucato la ruota e lui l'ha riparata" rispondo sbrigativa.
"Non dirmi che prima era lui che stavi guardando" afferma con tono rabbioso.

"Non iniziare" ribatto alterata.
Lo vedo respirare più velocemente per poi calmarsi pochi istanti dopo.
"Scusami" sussurra poggiando la sua mano sulla mia.
Questo contatto non mi suscita niente al contrario del tocco dell'argentino.

Uffa ma perché sono così sbagliata?...

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Ecco a voi il capitolo 5❤️

Kamile e Javier hanno avuto modo di confrontarsi ma la nostra protagonista non si sbilancia troppo.

Abbiamo conosciuto di più Yuri, che ne pensate di lui?

Ci vediamo domani al prossimo capitolo con il pov di un'altro personaggio, un bacio 😘

(M)AF(I )(A): Innocent LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora