Capitolo 26

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YURI
Sono passate settimane da quando io e Demet ci siamo baciati.
Da allora ho cercato di avere con lei anche solo un minimo contatto ma tutto invano.
Ha bloccato i miei messaggi,le mie chiamate e ogni volta che provo a parlarle in casa si fa trovare sempre in compagnia.

Mi sta evitando, proprio ora che non riesco a starle lontano.
Voglio passare con lei ogni singolo istante e forse per farlo davvero devo interrompere il mio fidanzamento con Kamile.
Mi alzo dal letto e decido di prepararmi un tè.

Tutti questi pensieri mi stanno togliendo il sonno.
Scendo le scale e mi dirigo in cucina,prendo la teiera e dopo averla riempita con dell'acqua la appoggio sul piano cottura e accendo il fuoco.
Mi appoggio con le braccia al tavolo in legno e sospiro.
"Non hai sonno figliolo?"domanda mio padre entrando nella stanza.

"No"rispondo con tono secco non ho voglia di parlare con lui.
"Troppi pensieri?"chiede nuovamente poggiandosi accanto a me.
"Non sono affari tuoi"ribatto puntando i miei occhi nei suoi.
"Non deve essere facile,sapere che la donna che ami sta per fare un lungo viaggio senza ritorno"afferma con una crudele risata.
Stringo i pugni e lo guardo con rabbia.

"Tu di lei non devi parlare"urlo sbattendo un pugno sul tavolo.
"Ah no?"domanda afferrandomi per il colletto del pigiama "Quella sgualdrina ti voleva solo incastrare"sbraita lasciando la presa.
Mi avvicino nuovamente e gli sferro un pugno in pieno volto.
"Tu di lei non sai niente"urlo poggiando lo sguardo sulla mia mano,macchiata di sangue.

"Vedo che non ci siamo capiti"sussurra alzandosi dal pavimento.
"Non ti sono bastate le botte dei miei sette uomini,vuoi di più"afferma cacciando un coltello dalla tasca della vestaglia.
"Cosa vuoi fare? Uccidermi?"domando alzando un sopracciglio.
"Fallo pure non ho più intenzione di vivere questa merda"aggiungo con aria di sfida.

I suoi occhi mi scrutano e sembrano cercare qualcosa nel mio sguardo.
"Tu non eri così,eri il mio braccio destro,ora non ti riconosco"afferma scuotendo il capo.
"Il problema caro papà e che io sono un essere umano capace di provare sentimenti tu no, sei solo un mostro"urlo con tutta la rabbia che ho in corpo.
Mi sono stancato di essere come lui vuole,di ereditare questa mafia.

"Io ti farò tornare in te"sussurra chiamando i suoi tre sicari più fidati.
"Portatelo via e fatelo tornare come nuovo"ordina con un sorriso crudele in volto.
I suoi uomini mi afferrano per le braccia e per quanto io cerchi di dimenarmi ,non riesco a liberarmi dalla loro presa.
Mi portano con loro,nella cantina degli orrori, quella in cui mio padre tortura i suoi nemici e li uccide lentamente.

Entriamo e mi scaraventano senza alcuna delicatezza sul tavolo in legno.
Sento una fitta alla schiena che soffoco dando un morso sulla lingua.
Mi rialzano e mi fanno aderire alla parete ,ammanettandomi mani e piedi.
"Ora tornerai come nuovo"sussurra uno degli uomini di quel verme.
Sento un pugno dritto in pieno volto,uno nello stomaco ,dei calci,ed io che sono legato non posso difendermi.

Mi rifugio nei pensieri e lei come un angelo mi appare in tutto il suo splendore.
Non c'è persona che ho amato in questa vita come amo lei.
Se tutto fosse stato diverso a quest'ora stavamo a dormire abbracciati con nostro figlio accanto.
Ma la mia vita è una merda e io non ho altro da offrirle che le oscurità della mia anima.

Ho perso mia madre quando ero molto piccolo e sono più che sicuro che non è stato un incidente.
Lei era un pezzo di pane,dolce,gentile ma era trattata uno schifo.
La vedevo sempre piangere e sul corpo ogni giorno le compariva un segno violaceo.
Mio padre ha sempre desiderato che io diventassi come lui e all'inizio stava riuscendo nel suo intento.

Stavo diventando la sua fotocopia,un uomo senza amore,che non sapeva fare altro che odiare qualsiasi cosa lo circondasse.
Ma Demet ha cambiato le carte in tavola e mi ha riportato alla mia infanzia quando ero trattato con dolcezza e premura.
"Allora come sta andando?"sento la voce di Ilker quello che da oggi in poi smetterò di chiamare padre.

(M)AF(I )(A): Innocent LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora