Capitolo 12

2.9K 165 40
                                    

KAMILE
"Allora amore sarai presente questa sera alla festa di halloween?" domanda Yuri poggiando le braccia sul tavolo in vetro.
È passato più di un mese dal giorno in cui ho deciso di rimanere al suo fianco.

Sto cercando il più possibile di evitare Javier anche se lui sembra non voler demordere.
Alcune volte l'ho incrociato per strada e mi ha chiesto spiegazioni per il mio comportamento.
Non gli ho saputo dare una risposta e ho preferito l'indifferenza.

Anche i miei mi hanno riempito di domande, volevano sapere perché sono rimasta con Yuri nonostante i miei sentimenti non fossero rivolti verso lui.
Ma non potevo dire a mio padre di aver ascoltato la conversazione quindi ho detto loro che era un periodo passeggero e che Javi non contava nulla per me.

"Kamile mi stai ascoltando?" domanda il mio ragazzo alzano un sopracciglio.
Mi risveglio dal mio stato di trance e faccio un segno affermativo.
"Ci sarò sicuramente" replico sorseggiando il mio the caldo.
"Da cosa ti travesti?" chiede appoggiandosi con le spalle allo schienale della sedia.

"Non saprei" rispondo facendo spallucce.
"Io da vampiro" ribatte lui sorridendo.
"Il ruolo di sanguisuga ti si addice" sussurro mentre continuo a mordicchiare la cannuccia.
"Cosa?" domanda lui non avendo comprese le mie parole.

"Sarai un ottimo vampiro" ribatto con un falso sorriso sulle labbra.
"Credo mi vestirò da fantasma, sarò talmente invisibile che non mi vedrai nemmeno" affermo ridacchiando.
"Mi stai dicendo che non verrai?" domanda lui stizzito.
"Sto scherzando" replico alzando gli occhi al cielo.

Lui boccheggia per alcuni istanti e poi decide di non rispondere.
"Andiamo, ti porto a fare shopping" afferma lui alzandosi e porgendo la sua mano verso di me.
L' afferro e insieme ci incamminiamo fuori dal kiraz bar.

È un locale piccolo ma molto accogliente.
Le pareti sono tinte di bianco e lila.
I banconi sono ricchi di dolci pietanze che ti gridano di mangiarle.
Yuri apre la portiera dell'auto e mi fa accomodare.

"Oggi fa freddo" sussurro sfregando le mani tra di loro.
"Hai ragione" constata accendendo il riscaldamento.
Dopo circa dieci minuti di silenzio in auto ci ritroviamo fuori al centro commerciale.

Esco dall'abitacolo seguita da lui ed insieme mano nella mano ci avviamo verso l'entrata.
Questo tocco mi disturba molto, vorrei fosse lontano anni luce da me ma non è possibile.

Entriamo in alcuni negozi decorati per l'occasione ma nessun abito cattura la mia attenzione.
"Che ne dici di questo?"domanda fermandosi dinanzi ad una vetrina.
È un vestito da strega,nero, lungo e anonimo.

Scuoto il capo in segno negativo e mentre sto per voltarmi i miei occhi finiscono su due figure ferme nel negozio.
"Sei bellissima" sussurra il ragazzo portando gli occhi sulla figura avanti a sé.
È una ragazza dai capelli lunghi  castani e dagli occhi verdi.

"Grazie Javi" sussurra lei abbracciandolo forte.
"Sarai la più bella a quella festa" ribatte lui accarezzandole i capelli dolcemente.
Sento il mio cuore spezzarsi in mille pezzi.
Le lacrime minacciano di uscire ma devo essere forte e riuscire a trattenere tutto dentro.

Non riesco a smettere di guardarli, così belli, così felici ed io qui come uno stoccafisso a pensare a quanto invece sia infelice.
Se Ilker non avesse minacciato mio padre ci sarei io al posto di quella ragazza.

Ma non avrei mai permesso che ad uno dei miei parenti venisse torto un capello.
La guerra non ha mai portato niente di buono e molte famiglie mafiose hanno perso i propri cari per stupide battaglie.

Yuri sembra non essersi accorto di nulla ed è lontano mille metri al telefono con suo padre.
Una lacrima sfugge dal mio occhio e mi riga la guancia ed io mi maledico per essere così debole.
Indietreggio di qualche passo ma Javier si accorge della mia presenza.

Il suo sguardo mi fa bloccare sul posto.
Sento le gambe fragili e un groppo formarsi in gola.
Il suo sorriso scompare e scatta in piedi facendo rovesciare la sedia su cui era seduto.

Anche la ragazza si accorge della mia presenza e alterna lo sguardo tra di noi per poi sorridermi.
Vuole marcare sicuramente il territorio e farmi capire che non mi teme.
Javier viene verso la mia direzione ma prima che mi raggiunga mi allontano.

Inizio a correre per tutta la struttura scontrandomi con alcune persone per la fretta.
Non voglio che mi veda in questo stato, capirebbe che non sono felice ed io odio mostrare le mie debolezze.
"Kamile" sento la sua voce richiamarmi ma non mi fermo e mi rifugio nella toilette delle donne.

Chiudo la porta a chiave e scivolo contro di essa.
Altre lacrime mi rigano il viso e le immagini di Javier e quella ragazza non lasciano la mia mente.
"Kamile apri questa dannata porta o la sfondo" grida l'argentino sbattendo le mani contro la parete.

Mi mordo la lingua per non emettere alcun suono e attendo che lui se ne vada.
"Per favore apri" mi supplica forzando la maniglia.
Scuoto la testa in segno negativo anche se lui non può vedermi.
"Ho bisogno di vederti, non evitarmi" afferma picchiando sulla superficie.

Altre lacrime scendono e io non riesco a controllarle.
Mi allontano dalla porta e mi avvicino alla fredda parete fatta di piastrelle bianche.
"Come hai fatto a rubare il mio cuore in così poco tempo"sussurro sotto voce.

"Kami ti do tre secondi dopodiché sfondo la porta" dichiara il ragazzo dal ciuffo ribelle picchiando sulla superficie in legno.
Respiro profondamente e non gli do ascolto non gli permetterò di vedermi a pezzi.

"Tre... Due... Uno" grida Javier dopodiché sento un tonfo pesante.
Sta cercando realmente di buttare giù la porta, si farà del male se continuerà così.
Mi alzo e tento di asciugare le lacrime ma non appena apro la porta e me lo ritrovo avanti scoppio a piangere nuovamente.

Lui mi attira a sé e mi abbraccia, un abbraccio che mi fa sentire protetta e a casa, il suo abbraccio.
Mi aggrappo alla sua felpa rossa e appoggio la testa sul suo petto.
Sento il suo cuore battere forte come il mio, in sintonia.

"Hai frainteso Kami" sussurra lui tra i miei capelli.
Il suo profumo virile mi entra nelle narici e mi sembra una droga.
"Hai il diritto di fare la tua vita" replico allontanandomi dal suo petto.
"La mia vita la voglio accanto alla tua" afferma alzando il mio viso con una leggera pressione sotto il  mento.

Il suo pollice asciuga la mia guancia e al suo tocco sento mille brividi.
"Non piangere" sussurra avvicinandosi a me.
"Torna da lei" affermo allontanandomi "È giusto così".
Mi volto e lo oltre passo per uscire dal bagno ma la sua mano mi blocca il polso.

Con uno strattone mi fa sbattere contro il suo petto e ci ritroviamo faccia a faccia.
"Questo è giusto" sussurra per poi annullare le distanze.
La mia bocca entra in contatto con la sua così tremendamente morbida.

Le sue mani scivolano sui miei fianchi mentre le mie si posano dietro al suo collo.
Gli accarezzo i capelli e lo attirò sempre più verso di me.
Sento che sto per bruciare da quanta passione c'è nel nostro bacio.

Le sue mani si spostano più giù e con uno scatto gli circondo la vita con le gambe.
Lui mi fa accomodare sul lavandino e continuiamo a baciarci.
Tutto questo è sbagliato ma a me ora non interessa.

Ci stacchiamo senza fiato e i nostri occhi acquistano una luce speciale.
"Nessuna sarà mai come te Kamile" sussurra dandomi un piccolo bacio sul naso.
Sorrido e gli accarezzo il ciuffo castano che come sempre gli ricade sulla fronte.

È questo quello che voglio nella mia vita, è lui che voglio al mio fianco e lotterò per averlo...

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Ecco a voi il capitolo 12❤️

Finalmente Yuri indossa i suoi veri abiti quello da vampiro hahaha.

Kami e Javier si sono baciatiii quanto vi piacciono insieme????

Un bacio e a domani con il 13esimo capitolo 😘❤️

(M)AF(I )(A): Innocent LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora