2 - Il Solito?

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Lothian University Hospitals

Benjamin - 5 p.m

- Il Sig. Rossi, per fortuna, ha subito solo un forte trauma cranico... -

- Ho detto che sto bene, fatemi uscire di qui! Non ne posso più, dannazione! - gridò Fede, ancora sdraiato nel lettino del pronto soccorso, con due vistosi punti sulla fronte, e qualche macchia di sangue sulla maglietta bianca.

Se i soccorsi erano stati tempestivi e immediati, le analisi ed i controlli invece avevano richiesto più di quattro ore, e ben presto avevo scoperto che la pazienza, non era decisamente una delle doti di Fede.

Anzi.

- ...ma per scongiurare qualsiasi tipo di danno neurologico, deve stare sveglio tutta la notte, e parlare - continuò il medico dai capelli rossi e gli occhialini rotondi, appena scivolati sul naso.

- Se non ha qualcuno a casa che può sorvegliarlo, dovrà restare qui fino a domani -

- Cooosa?! - esclamò Fede, sconvolto e spaventato - Non se ne parla! Odio gli ospedali! Mi rifiuto di restare qui un minuto di più! Non potete trattenermi contro la mia volontà! È illegale! -

Prima ancora che potessi anche solo pensare, un inaspettato - Posso farlo io, dottore - rotolò fuori dalle mie labbra, attirando l'attenzione di tutti.

- Tu cosa?! Non verrai da me! -

- Scommettiamo? - chiesi, reggendo il suo sguardo furioso.

- Non... ahi - mugolò Fede prima di portarsi una mano alla ferita sulla fronte, interrompendo così la sua protesta.

- Ed invece è proprio quello che farò! A meno che tu non voglia chiamare Max - proposi serio, allungandogli il mio cellulare, che però rimase a mezz'aria.

Non me ne sarei andato, non con Fede in quelle condizioni.

- No - rispose mesto, senza nemmeno guardarmi - Non credo verrebbe, non oggi... - aggiunse tristemente, giocherellando con il tubo trasparente della flebo. Probabilmente dovevano aver discusso, ma col cavolo che l'avrei lasciato solo.

- I tuoi? - dissi ancora, senza smettere di fissarlo.

- Non vivono qua, e non ha senso allarmarli per così poco! -

- Ascoltami bene Fede, hai preso un forte colpo alla testa per salvare Whisky, e meno male che l'autista era una donna incinta ed andava piano! - esclamai passandomi le dita tra le ciocche color cioccolato - Poteva andare peggio! Molto peggio! -

- Ma non è stato così Ben! Parlo, so come mi chiamo e discuto anche con te... Vedi? Tutto regolare! E ora vattene! - disse esasperato, nascondendo il volto tra le mani.

- Federico smettila, tanto non cambierò idea - gli risposi cocciuto, con le braccia incrociate sulla camicia a quadri.

- Lei è il suo ragazzo sig. Mascolo? - mi domandò il medico, seguendo attentamente il nostro colorito botta e risposta.

- Per adesso sono solo un suo amico, ma sto facendo di tutto per diventarlo, dottore - confessai con le guance che stavano lentamente prendendo fuoco.

- Tu... tu... non... -

- Bene - rispose con un sorriso dolce nella voce
- Venga nel mio ufficio, le farò firmare dei moduli e poi potremo dimettere il sig. Rossi -

Venti minuti e venti chilometri dopo, il taxi si fermò sotto casa del biondo, che nel mentre aveva chiamato i suoi colleghi della caffetteria, rassicurandoli sul suo stato di salute.

"Mille Sfumature di Fenji" ♥️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora