New York - "Hot & Cold" Dark Room
Benjamin
Il calore del corpo in cui stavo affondando era familiare e sconosciuto al tempo stesso, ma non m'importava. Con un gesto passionale avevo fatto mettere a quattro zampe il mio compagno per potermi spingere con più forza dentro di lui, e mai sensazione era stata migliore.
«Oddio... a-ah.»
Quei gemiti spezzati erano musica per le mie orecchie, così come la dirompente eccitazione che proveniva dal non averlo mai visto in faccia. «Mh... come lo prendi bene... sei fantastico!» una sculacciata sulla natica soda del ragazzo che stavo dominando aveva scatenato un mugolio più lungo e profondo degli altri, «A-aaah...!» e anche il suo piacere, caldo e viscoso, schizzato tra le lenzuola di seta.
Nel sentirmi avvolgere in quella morsa bollente anch'io avevo raggiunto il culmine, svuotandomi con forza nel preservativo con un gemito decisamente soddisfatto. I nostri respiri, spezzati e ansimanti, avevano illuminato di piacere il buio che ci circondava eppure mai, per nessuna ragione, avrei potuto accendere la luce.
Chiunque osava infrangere quella regola veniva subito sbattuto fuori, con un bel calcio nel sedere.
La "Hot & Cold" Dark Room era famosa per far rispettate scrupolosamente le sue postille, e io avevo assolutamente bisogno di quello sfogo.
Disfunzione erettile
Quella era stata la diagnosi alle domande che avevo fatto al mio medico, sul peché non riuscissi più ad eccitarmi con lo stesso partner. Alle mie proteste, palesemente tinte d'incredulità - non avevo nemmeno ventisette anni! - il suo suggerimento era stato quello di provare a frequentare una dark room.
«Lei sicuramente lavora troppo» aveva iniziato, riferendosi alle quindici ore di lavoro che spendevo giornalmente negli uffici della Blackstone «È un ragazzo giovane, di bella presenza, va bene voler far carriera nel mondo dell'editoria, e che l'azienda sia di famiglia, ma la vita non è fatta solo di lavoro: si regali dei momenti di relax, dove possa essere certo di trovare la persona giusta per lei. Nessuna ricerca affannosa, nessun appuntamento, niente attesa: solo piacere. Vedrà che risolverà questo problemino senza nemmeno accorgersene!»
In effetti, dopo un mese di orgasmi più che soddisfacenti avuti sempre con la stessa persona, potevo dar ragione al mio medico. Quel circolo esclusivo - situato su uno dei grattacieli più belli della grande mela - era una zona dove potevi entrare solo se avevi un conto in banca a dieci zeri e, grazie alla fama e ai soldi della mia azienda, avevo potuto accedervi.
Dopo essermi registrato on-line e aver compilato un dettagliato test per essere ammesso, mi era stata consegnata una black card con cui avrei potuto far sesso con chiunque, senza fare nessuna domanda. Le stanze erano una decina, tutte numerate e la scelta avveniva sempre tramite il proprio nome letto ad alta voce: se poi, ti trovavi bene con la persona che sceglievi la prima volta, potevi richiederla anche per quelle successive.
Io avevo scelto Red: il tono sensuale con cui aveva pronunciato le sillabe che componevano il mio nome "Benjamin..." da dietro una porta socchiusa, era stata un'eccitante carezza lungo la mia colonna vertebrale che poi si era chiusa intorno al mio sesso pulsante ed eccitato. Fin dal primo bacio, dato piu per curiosità che per altro, era scattata la classica scintilla che poi si era trasformata in un vero e proprio incendio.
Le regole erano poche ma ferree: si poteva fare sesso solo al buio, solo dopo le sette di sera e non era ammessa alcuna forma di violenza. Il bondage era una possibilità a parte: se entrambe le persone erano d'accordo poteva essere fatto, ma in versione light e solo legando i polsi, nient'altro.
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"Mille Sfumature di Fenji" ♥️
Fanfiction🔴 🔞🔞🔞🔞🔞🔞🔞 Qui troverete racconti più o meno brevi su Benjamin e Federico. Ogni storia ha un messaggio da lasciare a chi legge: sta a voi capire qual è. Sono presenti scene di sesso gay spinte infatti c'è il bollino rosso. Vi ho avvisato...