"Mille Sfumature di Fenji" ♥️

1 - Cupid is gay

S. Francisco
Febbraio 8.30 a.m

Federico

«Cari abitanti di S. Francisco, buongiorno dal vostro Benjamin! Pare che oggi sarà una giornata soleggiata e calda... molto calda! Siete pronti a scoprire chi mi ha scritto? Come al solito la mia casella di "Gay cupid is on the floor" trabocca di e-mail, ma stamani una mi ha colpito più delle altre. Sapete che sono uno specialista nel dare consigli d'amore, e che questo programma radiofonico è nato per questo, ma... Come si può scrivere di essere innamorati del proprio fratello? Ok che questo è un programma sull'amore gay, ma... andiamo! Amico mio, con tutto l'affetto che posso provare per te, ti dico una cosa: hai sbagliato indirizzo! Quello che ti serve è uno psicologo, non un consiglio! Passiamo alla prossima... "Amo il mio ragazzo, tantissimo, ma, a breve, lui si trasferirà in un'altra città e mi ha chiesto di seguirlo: che devo fare? Dirgli di sì, lasciando tutto quello che ho - lavoro compreso - oppure restare qui e provare ad avere una relazione a distanza?" Amico mio, per esperienza personale, posso assicurarti che se tu lo amassi davvero come dici, non mi avresti scritto ma saresti a preparare le valigie! Cos'è l'amore se non questo? Fare follie, silenziare la mente e rischiare? Fallo, rischia o vivrai con il rimpianto di non averlo fatto per il resto della vita. Inoltre, personalmente, non ho mai creduto alle relazioni a distanza: se non le uccide quella ci penserà qualcun altro!»

Mentre buttavo giù l'ennesimo caffè americano, ascoltando la voce allegra del mio concorrente, spensi con rabbia lo stereo «Buffone!»: quell'idiota di Benjamin Mascolo, con la sua stupida rubrica sull'amore gay chiamata "Gay cupid is on the floor", da centottanta giorni mi stava rubando tutti gli ascolti!

Mi ero trasferito da circa tre mesi e, prima che lui arrivasse in città, ero stato il re incontrastato delle emittenti radio: il mio programma, "Broken Hearts", era sempre stato nella top ten di quelli più seguiti, e non mi era mai capitato di dover ricorrere alla pubblicità per far risalire gli ascolti! Con stizza mi ero passato le mani tra i folti capelli biondi e, solo per un attimo, avevo incrociato il mio sguardo azzurro nel riflesso della vetrata: quella storia sarebbe finita! E anche quanto prima!

Un discreto bussare rivelò la presenza di Scott, il mio segretario, e anche il suo sorriso sfrontato. «Federico tra cinque minuti partirà la diretta... sei pronto, oppure stai ancora studiando come vendicarti di Benjamin?»

«Tieni a freno la lingua! Ti ho assunto per aiutarmi a gestire questo casino non per farmi la predica! Sai quante e-mail sono arrivate stamani? Solo dieci! Dieci fottute e-mail confronto alle cento di sei mesi fa! E tutto per colpa di quello...»

«Ehi! Ehi! Calma! Lo sai che agitarti così aumenta il rischio d'infarto?»

«Scott...»

«Inoltre favorisce anche la comparsa di rughe! Ok, hai solo ventisei anni, ma sei davvero troppo, troppo, stressato: quant'è passato dall'ultima volta che hai scopato?»

Un intenso calore aggredì le mie guance. «Scott!»

Un sorriso da saputello gli disegno la bocca lucida di gloss e le dita sistemarono i riccioli scuri dietro le orecchie. «Ecco, lo sapevo, da quando hai rotto con lui, vero?»

Quel dannato segretario ne sapeva una più del diavolo! Perché l'avevo assunto? «Prima che tu mi dica le solite cose, "Perché ti ho assunto?" "Sono io il capo!" "Posso licenziarti nel giro di mezzo secondo se voglio!" ecc, ecc, sappi che il capo ti vuole vedere dopo la diretta. Nel suo ufficio.» Dopo aver sganciato la bomba quel piccolo serpe se n'era andato, lasciandomi a imprecare da solo con i miei pensieri: se Sal voleva vedermi le cose potevano essere solo due... o per darmi il ben servito, oppure perché stava architettando qualcosa.