3 - Carnival Fire - C.94

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Federico - C.94

«Chi ha appiccato il fuoco sapeva quello che faceva, comandante Landon.» Le parole lapidarie di Benjamin mi avevano fatto scivolare un brivido di freddo lungo la schiena.

«Mascolo sta per caso accusando uno dei miei? Perché in quel caso la faccio sbattere fuori in due secondi! Non mi piace chi insinua senza avere prove.» ruggì nervoso, passandosi le dita tra le folte ciocche castane.

«Non mi permetterei mai signore, ma sono certo che sia qualcuno che conosce bene il vostro modus operandi.» aveva sottolineato Benjamin raddrizzando le spalle, davanti alla sua occhiata fulminante. «Siamo sicuri al cento per cento che si tratti di un incendio doloso e che sia rivolto alla C.94. Quello che voglio sapere è se avete qualche conto in sospeso con qualcuno.»

«Impossibile!» La situazione si stava scaldando velocemente, ma nessuno dei due sembrò voler fare un passo indietro. «Se non ha altro da dirmi, è pregato di andarsene: quella è la porta.»

Ma Benjamin, invece di farsi spaventare dal tono minaccioso del mio capo, mantenne il punto. «Ci pensi bene, non so, un ex vigile, qualcuno che potrebbe avercela con voi per un torto subito...»

«Le ho già detto che...»

«Quello che sta dicendo il mio collega è che vorremo avere la vostra più completa collaborazione, visto che siamo dalla stessa parte.» L'intervento secco di Casey, fino a quel momento rimasto in silenzio, attirò l'attenzione di tutti. «Penso sia inutile farci la guerra tra noi, possiamo vedere le registrazioni delle telecamere interne?»

Un lungo silenzio accolse la sua richiesta, poi il comandante indicò il corridoio «Da quella parte, prima porta a destra. Sono arrivati un'ora fa i tecnici per visionarle. Andate e vedete se possono servire.»

«Grazie. Ben vieni?» Un'occhiata fugace mi aveva accarezzato le guance, per poi scivolare via.

«Sì, andiamo.» Sotto il mio sguardo attento erano usciti entrambi, lasciandomi faccia a faccia con la tensione che quell'incendio aveva provocato.

«Federico!» Il richiamo deciso del comandante mi fece sussultare.

«Mi dica comandante.»

«Per quanto mi costi ammetterlo quel fottuto poliziotto potrebbe aver ragione: chi ha incendiato il nostro camion sapeva quello che faceva. Sono certo di tutti voi, e soprattutto di te Rossi.»

«Capo io...»

«Ascoltami bene: resta attaccato al culo di Mascolo! Non è lui che ti ha aiutato l'altra sera, durante il Mardi Gras?»

Il ricordo di come Benjamin era intervenuto, per aiutarmi con quel ragazzo ubriaco, mi scaldò dentro. «Sì.»

«Mi sembra che abbiate un buon rapporto e voglio sapere tutto quello che scopre. Nel frattempo tenete gli occhi aperti. Sono stato chiaro?»

Un corale «Sì signore!» riempì l'aria e rassicurare Landon non fu difficile: primo perché davvero volevo scoprire l'autore di quell'incendio, e secondo... perché sarebbe stato un vero piacere restare attaccato al culo di Ben.

Casey

«Che c'è tra te e quel pompiere?»

L'occhiata stupita che mi rivolse Benjamin mi fece pentire all'istante di quella stupida domanda: una volta accesa la sua curiosità sapevo che sarebbe andato fino in fondo.

Infatti un confuso «Perché me lo chiedi Casey?» raggiunse le mie orecchie.

«Curiosità.» La risposta vaga che gli regalai, non lo ingannò nemmeno per un attimo e, prima che potessi entrare nella stanza di fronte, le sue dita mi strinsero il polso.

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