3 - Tra Sogno e Realtà

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Tra Sogno e Realtà...
Scegli me.
🔞🔞🔞🔞🔞🔞

Benjamin 7 p.m

Infilando la chiave nella toppa di casa, trattenni a stento l'ennesimo sbadiglio di quella giornata: definirla stancante sarebbe stato riduttivo!

Tra lo studio, un esame dato e il sogno che avevo fatto su Federico il giorno prima - per poi risvegliarmi con il mento macchiato di pomodoro - avevo dormito sì e no quattro ore scarse.

Il pensiero del biondino non mi aveva mai abbandonato, spingendomi addirittura a chiamare Lily verso mezzogiorno per avere informazioni sulla sua salute.

Ma davanti al suo ennesimo
- Al solito Ben... - avevo sentito un nodo stretto formarsi a metà della mia gola. Possibile che non potessi far nulla per indurlo a svegliarsi?

Con la testa ancora piena di mille domande, avevo coccolato Amelia, scusandomi per la mia prolungata assenza, e avevo deciso di farmi una doccia prima di andare in ospedale da Fede.

Magari mi avrebbe aiutato a scacciare un po' di stanchezza, e a fare il punto della situazione. Quella sera, comunque, gli avrei suonato e cantato una canzone scritta da me.

L'avevo intitolata "Universale" perché secondo me l'amore era quello e non aveva una legge.

Se capitava d'innamorarti per davvero, era già una fortuna. Perché cercare la persona giusta, seguendo solo le leggi della società, invece che il cuore?
Per me il linguaggio della pelle era universale, e se Fede si fosse... No, meglio dire quando si sarebbe svegliato, gli avrei detto quello che sentivo per lui.

Colpo di fulmine o meno, non mi sarei tenuto tutto dentro per paura di essere rifiutato. E se fosse stato etero? Beh... pazienza, ma almeno l'avrei tolto definitivamente dal primo posto della mia lista gay.

Avrei rischiato certo, così come avevo fatto a scuola dichiarando con fierezza il mio orientamento sessuale, ma non avrei vissuto nella paura e nel rimpianto per aver scelto la via del silenzio.

No signore.

Sfilandomi la giacca aveva aggrottato la fronte nel vedere Amelia saltare sul tavolo.

- Amy! Scendi immediatamente da lì! Sai che non voglio che tu salga là sopra! -

Ma prima che potessi dire altro, i miei occhi verdi avevano sfiorato il bicchiere vicino a lei, spalancandosi per lo stupore.

Quando chiusi le dita intorno al cristallo scheggiato, il mio sguardo sconvolto vagò per la stanza, fermandosi proprio di fronte a lei.

- Federico sei... qui? -

I minuti pieni d'aspettativa, che seguirono quelle parole appena sussurrate, vennero interrotti dal curioso miagolio della gatta, e tutto passò.

- Che sciocco che sono! Come posso aver pensato che il sogno che ho fatto stanotte con Fede sia davvero reale? -

Con un sorriso triste sulle labbra avevo finito di spogliarmi seminando a caso gli abiti sul pavimento, fino ad arrivare completamente nudo in bagno.

Con un sospiro avevo aperto l'acqua calda e, pochi attimi dopo, il getto potente della doccia mi aveva strappato un gemito di puro piacere...

Dio che bello!

Tenendo gli occhi chiusi avevo appoggiato la fronte alle mattonelle e la mia mente era corsa agli occhi azzurro cielo di Federico: anche senza un particolare sforzo potevo sentirli sulla mia pelle tatuata, e, per un attimo, provai uno strano pizzicore alla base della nuca.

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