Il Solito? (Epilogo)

762 27 24
                                    

Federico 10 a.m

Un basso...

- Mi hai fatto spaventare Federico... Tanto –

...mi strappò al profondo sonno in cui ero caduto.

- Mh... -

Che tutto quello fosse un sogno? Un bellissimo, caldo e inaspettato sogno?

Morbidi baci sulla guancia, sul collo e infine dietro la nuca, mi fecero sospirare beato: sì doveva essere così. Per forza. Era troppo bello per essere vero.

Ma poi, un flebile – Sei importante per me, come puoi non capirlo? – mi fece corrugare la fronte: per essere un sogno era dannatamente reale.

Muovendo appena i fianchi, venni stretto in un abbraccio confortante e piacevole, poi altre frasi sussurrate contro pelle, e piccoli sfioramenti casuali, mi fecero venire la pelle d'oca ovunque.

- Ben... -

Un sussurro, molto simile ad una preghiera, poi un dolce
- Dormi tesoro... Sono qui con te - seguito dall'ennesimo bacio, all'angolo della bocca mi fece sorridere felice, stringere la mano intrecciata alla mia, e tornare a sognare.

Quello che non sapevo, era che la realtà sarebbe stata decisamente molto più bella da vivere.

12 a.m

Un intenso calore al centro del petto, seguito dal brontolio dello stomaco, lasciato da troppo tempo a digiuno, mi riportò lentamente al presente, facendomi alzare le palpebre.

Piano piano, i ricordi della notte precedente, passata avvolto dal calore di Benjamin, tornarono a invadermi la mente, e anche il cuore.

Sarei stato un ipocrita a negare come mi fossi sentito emozionato e felice, nel sentirmi stringere dalle sue braccia tatuate.

Per non parlare di quando mi ero voltato nel sonno, ritrovandomi a sfiorare accidentalmente le sue labbra socchiuse: eppure non mi ero spostato, anzi.

Approfittando del fatto che Ben fosse ancora addormentato, gli avevo accarezzato la guancia, lasciandogli un piccolo bacio a stampo sulla bocca.

Quell'innocente contatto, era stato bello.

Tremendamente bello.

Lui non si era mosso, ma la sua espressione si era addolcita e le guance erano diventate color rubino: così, privo di difese e fiducioso, Benjamin mi era sembrato davvero un angelo.

Ma non era stato solo il suo aspetto fisico a colpirmi, no.
Piuttosto i suoi modi sempre provocatori, ma gentili...

La luce che aveva negli occhi, quando mi guardava...

Il modo ironico, ma mai offensivo, con cui rispondeva al mio scocciato - Il solito? - detto più per difendermi, che per altro.

Tutto di lui mi faceva desiderare di cedere...

Di provare a dargli una reale possibilità, e credere alle sue parole...

Come sarebbe stato essere il suo ragazzo?

Baciarlo lentamente, e sentirlo muovere dentro di me?

Come sarebbe stato passare il primo Natale insieme, bisticciare per la grandezza dell'albero da comprare, e fare il conto alla rovescia per l'anno nuovo?

Come sarebbe stato discutere per le serie tv da vedere, e per i viaggi da fare insieme?

Potevo davvero fidarmi di lui?

Sentendo il mal di testa peggiorare, a causa di tutti quei pensieri contraddittori, mi ero accoccolato contro il suo petto e quasi subito ero tornato nel mondo dei sogni.

"Mille Sfumature di Fenji" ♥️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora