Capitolo 6

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Mi voltai incazzata e irritata ma fui sorpresa quando non era chi mi aspettavo.

Davanti a me c'era un ragazzo che non conoscevo. Era abbastanza alta, moro, occhi azzurri e delle labbra sottili. Un bel ragazzo devo ammettere.

"Ciao, io sono Louis"-Sorrise presentandosi

Mi presentai anch'io e incominciammo a parlare, facendo domande sul personale. Mi accorsi dopo un po' che l'avevo già visto oggi al tavolo con Harry, ma devo dire che era molto simpatico, più di lui. Guardai l'orologio e mi accorsi di essere stata fuori per un'ora intera a parlare con questo ragazzo. Presa dal panico lo salutai scusandomi e mi sorrise dolcemente. Andai verso la classe e poco dopo, la campanella suonò. Quando entrai in classe il professore era già andato via , menomale. Feci un enorme sospiro e andai a sedermi sotto lo sguardo confuso e preoccupato di Margot, le sorrisi solamente per tranquillizzarla e aspettai l'ultima ora, ovvero una materia che odiavo: educazione fisica.  La professoressa aveva degli orrendi capelli neri, un paio di occhiali appoggiati sulla punta del naso, due occhi neri e un neo vicino alle labbra sottili. Era molto brutta, ma anche molto brava e dolce. Ovviamente ci portò in palestra dove ci fece fare degli esercizi per riscaldarci. Dopo di ché suonò il fischietto e urlò:

'Correre intorno al campo ragazzi'

Iniziai a correre dietro i miei compagni di classe, mordendomi il labbro. Ormai era da tanto che non correvo e non ero più allenata come una volta. Difatti dopo quattro giri ero già stanca e dovetti chiedere alla prof se potevo fermarmi. Mi sorrise annuendo, mi andai sedere su una sedia e inizia a bere acqua.
Quando suonò la campanella, presi lo zaino e mi precipitai fuori. L'aria fresca mi invase e feci un respiro profondo per liberare i polmoni dalla puzza che c'era in palestra. Iniziai a camminare verso il cancello, per poi uscire e iniziando a camminare verso la fermata dell'autobus. Dopo poco sentii urlare il mio nome, ormai quella voce era familiare, sbuffai mentalmente e mi voltai. Mi ritrovai un Harry con un sorriso trovato in faccia.
Si offrì di accompagnarmi a casa ma rifiutai il passaggio e iniziai a camminare di nuovo, ma mi fermò insistendo fin quando non rinunciai e accettai. Salii irritata in macchina e appoggiai lo zaino sulle gambe.
Per tutto il tragitto non lo degnai nemmeno di uno sguardo anzi continuavo a guardare fuori dal finestrino. Quando arrivammo a casa salutai e cercai di scendere ma bloccò le sicure prima di aprire la porta. Il suo sguardo scese lungo il mio corpo, i suoi occhi si fecero sempre più scuri, colmi di desiderio. Arrossii e tossii leggermente. Poco dopo aprì la sicura e mi salutò sorridendo. Cosa diavolo era successo?
I nostri occhi non smettevano per un secondo di guardarsi e lo ringraziai per poi scendere. Camminai sotto il suo sguardo attento verso la porta di casa ed entrai.
Mi guardai intorno, mamma non era ancora tornata, decisi dunque di iniziare a studiare. Salii le scale entrando in camera e appoggiai lo zaino sulla scrivania guardando verso la finestra. Sospirai e mi sedetti iniziando a studiare.

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  Erano le 19:30 quando sentii la porta aprirsi, era mamma. Finii di studiare dieci minuti dopo e scesi giù salutandola con un abbraccio.  Stava guardando alla TV un programma sulla medicina, decisi poi di unirmi a lei.
Mezz'ora più tardi il programma finì e decise di andare a mangiare qualcosa al McDonald's. Non mangiavamo quasi mai fuori, o almeno, prima si. Poi da quando mio padre era morto aveva sempre cucinato lei qualcosa da mangiare. Mi sistemai i capelli ed uscimmo di casa salendo in macchina.
Dopo circa dieci minuti arrivammo e  vidi una macchina a me conosciuta.
Deglutii ripensando a ciò che era successo oggi nella sua macchina, ma mi rilassai essendo che ora non si sarebbe mai avvicinato.
Entrammo e ci sedemmo ad uno dei tavoli liberi. Dopo poco arrivò una cameriera che prese le nostre ordinazioni, era molto carina e gentile.

Dopo una decina di minuti  un cameriere ci portò le ordinazioni sorridendo e guardandomi. Incominciai a mangiare e contemporaneamente parlavo con mia mamma della scuola.
Mi guardai intorno e notai che qualche tavolo più in là, c'era Harry e il suo gruppetto. Per poco non mi strozzai con la coca quando  lo sguardo di Louis si scontrò con il mio.
Come sospettavo facevano parte dello stesso gruppo, quindi probabilmente avevano la stessa mentalità.
Decisi di far finta di niente e continuai a parlare con mamma, le chiesi del suo lavoro e per un quarto d'ora parlò solo di quello. Anzi, iniziai a pensare tutt'altro quasi non ascoltandola più. Pensai se lui si fosse avvicinato solo perché era amico di Harry o perché voleva anche lui una doppia fine. Bevvi la coca mentre guardai il cameriere passare varie volte per attirare la mia attenzione. Mi sorrise e arrossii, sistemando i capelli dietro le spalle.
Poco dopo mia madre si alzò dicendo di dover andare un momento in bagno e notai che contemporaneamente si alzò anche Louis, avvicinandosi verso il mio tavolo.
Oh no, e ora?

-🥀

Your eyes//Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora