Capitolo 8

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Appena arrivai a casa, andai in cucina per vedere se mamma era già arrivata ma, al suo posto, trovai un bigliettino dove mi avvisava che avrebbe dovuto fare il doppio turno a lavoro e che quindi non sarebbe tornata prima di domani. Sbuffai ripensando al ragazzo riccio, pretendeva proprio che io questa sera sarei uscita con lui, chissà perché poi. Mi versai del succo nel bicchiere e lo bevvi, per poi salire le scale con la poco voglia che mi rimaneva. Entrai in camera e presi l'intimo mentre guardavo il letto, scossi la testa per non saltarci su e andai bagno. Mi spogliai velocemente e andai nella doccia. Dopo mezz'ora uscii e corsi in camera con solo l'intimo addosso. Presi dall'armadio un vestito nero che arrivava sulle ginocchia e un paio di stivaletti con un po' di tacco sempre neri. Poi mi asciugai i capelli ricci, ovviamente, e infine mi truccai. Misi solo un po' di matita, rossetto e il fard sulle guance. Odiavo la mia pelle chiara, era in contrasto con i miei occhi verdi. Non andavo molto spesso al mare, soprattutto dopo la morte di mio padre, mi mancava tanto. Iniziai a pensare a tutti i momenti belli e dovetti stringere gli occhi per non piangere. Decisi di distrarmi e presi il pc. Era ancora presto e girovagai tra i post di tumblr. Alcune frasi che c'erano mi rispecchiavano molto, soprattutto in fatto sentimentale. Mi sono sempre ripromessa che non mi sarei dovuta innamorare, se non di una persona che veramente mi voleva. Dopo l'ultima storia d'amore che ho avuto, sono ancora a pezzi, mi ha ferita molto, tanto che ancora oggi sto male se ci penso. Scossi la festa per togliere quei brutti pensieri e decisi di ascoltare un po' di musica. Il tempo passò in fretta e sbuffai quando vidi l'orario sullo schermo del pc. Erano le 19:30 quando lo spensi e decisi di darmi una sistemata. Abbassai il vestito e mi guardai allo specchio, probabilmente non era stata proprio una buona idea mettere un vestito con Harry nei paraggi. Misi il lucidalabbra, un po' di profumo e presi la mia borsetta per poi scendere le scale.
Quando sentii il campanello, feci un grande sospiro e mi precipitai verso la porta. Quando l'aprii trovai un Harry sorridente sulla soglia della porta e forse anche un pochino nervoso.

"Ciao piccola, sei bellissima"

Arrossii e mi guardai i piedi che in quel momento erano molto interessanti. Non sapevo se farlo entrare o meno. Preferivo di no in modo da non rimanere soli in casa, poteva capitare di tutto. Deglutii e con gentilezza gli chiesi se voleva entrare ma lui rifiutò, dicendo che era ormai tardi e che dovevamo andare.
Annuii e chiusi la porta alle mie spalle a chiave. Mi prese la mano e iniziò a camminare verso la sua macchina. La sua pelle scura era in perfetto contrasto con la mia. Era molto calda e grande rispetto alla mia che era fredda e piccola. Eravamo in macchina da qualche minuto e una curiosità mi pervase la testa. Con tutto il coraggio che avevo , mi girai a guardarlo e mi morsi il labbro più volte.

"Vai in classe con Louis?"

Il riccio mi guardò sorpreso poi spostò di nuovo lo sguardo sulla strada. Restò per un po' di tempo in silenzio e guardai fuori dal finestrino in attesa della sua risposta. 

"Sì viene in classe con me, siamo ottimi amici. Tu come lo conosci?"

"Ci siamo conosciuti nel corridoio a scuola. Ho perso un'ora a parlare con lui."-sorrisi

Strinse il volante della macchina suggerendomi che era meglio finire lì quella conversazione. Non appena arrivammo , parcheggiò in una piccola strada che andava nel bosco. Deglutii, quel posto sembrava davvero inquietante e mi chiesi che cosa ci facevamo lì. Non mi resi conto che era venuto ad aprirmi ma decisi di nascondere le mie emozioni e di far finta di niente. Scesi e mi guardai intorno, mi prese la mano e iniziammo a camminare. In un certo senso mi sentii sollevata quando iniziò a camminare dalla parte opposta del bosco. Arrivammo davanti ad un piccolo ristorante, abbastanza elegante, ed entrammo. Anche se i suoi modi erano davvero carini, dovevo allontanarmi  da lui il più presto possibile. Ci sedemmo in un piccolo tavolo vicino ad una finestra enorme da cui potevi vedere un piccolo lago e un ponticello. Aspettai con ansia che ordinasse e mi guardai intorno. Il posto era molto accogliente e ospitale, i camerieri sembravano tutti gentili e sorridenti. Dopo poco arrivò la cena e iniziammo a mangiare silenziosamente. Dopo aver finito , mi portò fuori a prendere un po' di aria fresca. 

"Jessica penso sia meglio non vederci più."

Annuii solamente alla sua affermazione mentre continuavo a fissare il lago. Non me lo aspettavo, rimasi quasi sconvolta. Sapevo che era la cosa migliore e non capivo il perché ci fossi rimasta così male. Era passata mezz'ora da quando eravamo li e mi sentivo un po' a disagio, anche se non so per quale motivo. Decidemmo poi di ritornare a casa, era ormai tardi e c'erano davvero poche macchine per strada. Mi chiese di aspettarlo fuori mentre lui sarebbe andato a pagare. Appena lo vidi entrare, lasciai un profondo sospiro, volevo ritornare a casa, dimenticarmi di lui e di questa serata.  Appena tornò verso di me, mi fece un piccolo sorriso e ci allontanammo da lì, ritornando alla macchina. Durante il tragitto guardai tutto il tempo fuori dal finestrino e nessuno dei due parlò. Si sentivano solo i nostri respiri lenti e la musica di sottofondo. Quando arrivammo lui scese e mi aprì la portiera. Lo guardai e abbassai la testa. Restai lì per un po' in attesa che dicesse qualcosa ma andai via non ricevendo alcuna parola da lui. Entrai in casa e chiusi la porta appoggiandomi con la schiena contro. 

"Che situazione."-sussurrai-

Corsi sopra e mi misi sul letto. Era stata una lunga giornata e l'unico modo per finirla era dormire e non pensarci più. Cosa molto difficile perché le sue parole si ripetevano nella mia testa, l'unica cosa che desideravo era non averlo mai conosciuto. Chiusi gli occhi e dopo quel tempo che mi sembrò un'eternità, mi addormentai.

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Dopo tre giorni...

Your eyes//Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora