Capitolo 28

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Jessica povs'

Erano le 8 di mattina. Avevamo passato tutta la notte in ospedale e nessun dottore ci aveva dato notizia di Liam e Margot. Ci avevano solo detto che entrambi avrebbero dovuto subire un intervento a causa dei danni che avevano subito. Era così preoccupata per Margot, era una cara amica, la prima che avevo avuto quando mi ero trasferita e non volevo che le accadesse qualcosa. Sospirai uscendo sulla terrazza dell'ospedale per prendere una boccata d'aria e mi sedetti su un muretto mentre bevevo il caffè che avevo preso al distributore. Mi girai di scatto quando sentii la porta che portava alla terrazza aprirsi e guardai Louis venire verso di me.

"Ehi, è tutto okay? Sembri molto stanca."

Annuii ed effettivamente confessai che non avevo chiuso occhio per tutta la notte ma che non mi sentivo affatto stanchissima. Louis mi tenne compagnia per un po', parlammo del più e del meno e capii di essermi fatta un'opinione sbagliata su di lui, come il resto del gruppo infondo, ma erano brave persone. Arrossii quando mi disse che aveva visto Harry molto cambiato in questo periodo e che ora capiva il perché. Rimasi confusa dalle sue parole ma prima che potessi fargli qualsiasi domanda Harry uscì sulla terrazza, guardando perplesso l'amico sghignazzare prima che quest'ultimo rientrasse e lasciasse soli. Calò un silenzio tombale, ci fissammo solamente prima che si avvicinasse a me e abbassai lo sguardo. Non ero ancora pronta a parlare con lui, mi aveva ferita e non avrei potuto parlare con lui normalmente come se fossimo amici. Pensavo che l'avesse capito quando fu lui a dire un 'mi dispiace' a bassissima voce. Non capii a cosa si riferisse, se a ciò che era successo tra di noi oppure per i nostri amici, e annuii solamente alzando leggermente lo sguardo.

"Vuoi venire a casa con me? Ti fai una doccia e mangi qualcosa."

Ci pensai un attimo prima di annuire, avevo effettivamente bisogno di una doccia, odiavo l'odore dell'ospedale. Lo seguii in silenzio fino al suo appartamento, sfortunatamente non aveva la macchina quindi andammo a piedi, e quando arrivammo avevo quasi il fiatone, al contrario suo. Mi diede dei vestiti puliti e mi chiusi in bagno, spogliandomi velocemente e mettendomi sotto l'acqua calda. Cercai di lavarmi il più velocemente possibile, per poi uscire e metterei suoi vestiti: avevano un odore così bello. Uscii dal bagno dopo aver asciugato i capelli e scesi le scale, trovando Harry sul divano che mi aspettava. Sorrise leggermente scrutandomi per poi salire e sparire oltre la stanza. Mi sedetti sul divano per aspettarlo e guadai un po' di tv, ma il sonno prese sopravvento e caddi in un sonno profondo.

Harry povs'

Erano le 7 di sera, ero in macchina con Louis e stavamo andando verso casa mia. Jess si era addormentata sul divano e non l'avevo svegliata per farla riposare. Non mi era arrivato nessun messaggio quindi dedussi che stava ancora dormendo, ma quando arrivammo davanti casa sbiancai. La porta era aperta e, una volta parcheggiato, mi precipitai in casa. Jess non era più sul divano e andai in cucina per vedere se fosse lì, rabbrividii alla scena che mi trovai avanti: il suo corpo giaceva a terra, aveva un graffio sullo zigomo sinistro e il labbro spaccato. Mi abbassai a prendere il foglio che aveva sulla pancia e lo aprii, c'era scritto 'bella la tua ragazza, ci vediamo all'incontro'. Sentii Louis imprecare mentre prendeva Jess e la metteva sul divano. Persi la lucidità, iniziai a rompere piatti e a dare colpi al muro senza che Louis riuscisse a fermarmi, finché non sentii la sua voce che chiamava il mio nome. Respiravo a fatica mentre mi avvicinavo a lei sedendomi ai piedi del divano. Le accarezzai una mano mentre lei apriva gli occhi e mi abbracciò piangendo e impaurita. Le chiesi che altro le avessero fatto e quando non rispose pensai al peggio.

"Ti ha stuprato?"

La mia voce tremava mentre pronunciavo quelle parole ma mi sollevai leggermente quando negò con la testa. Le accarezzai la guancia prima di sussurrarle un 'mi dispiace' e asciugarli le lacrime cadute. Sapevo sarebbe successo ciò, ecco perché mi ero allontanata da lei, ma a quanto pare erano riusciti a fare del male a chi tenevo di più. Prima Liam, ora lei, non so che altro sarebbe successo prima e volevo solamente ucciderlo. Jess imprecò mentre accarezzavo la pancia, guardandola perplesso prima di alzarle leggermente la maglia e scoprire il suo ventre. Un enorme taglio era inciso sulla sua pelle e il sangue colava dalla ferita, sporcandole un fianco. La presi in braccio e salii le scale velocemente, entrando in bagno e appoggiandola sul water. Presi un pezzo di stoffa e la bagnai con dell'acqua, pulendole la ferita e disinfettandola, per poi coprirla con delle bende. Jess non disse nulla, rimase in silenzio e con lo sguardo basso per tutto il tempo, anche durante la cena, senza toccare cibo. Ero preoccupato, volevo tenerla al sicuro e non mi sarei separato da lei nemmeno un attimo nei giorni fino all'incontro, anche contro la sua volontà. Non obiettò quando le dissi che avrebbe dormito con me, Louis sarebbe rimasto sul divano, avevo paura a lasciarlo tornare dopo ciò che era successo. Quando entrai in camera, Jess era già sotto le coperte intenta a guardare la tv, era imbarazzante per entrambi dormire insieme dopo la nostra litigata ma non potevo mandarla a casa. Mi sdraiai al suo fianco facendola sussultare, era così assorta nei suoi pensieri che non mi aveva sentito entrare? Le sorrisi leggermente rassicurandola, prima di coprirmi e rabbrividii quando le nostre mani si sfiorarono. La guardai mordersi il labbro, il desiderio di baciarla era al massimo e deglutii togliendomi la maglia sentendo improvvisamente caldo. Quando mi girai a guardarla era seduta, stra vicina a me, non le diedi nemmeno il tempo di parlare che la baciai, era un bacio bisognoso. Le sfilai la maglia lasciandola stendere sul letto e guardandola mentre le facevo scendere i miei boxer fino a toglierli. Era completamente nuda sotto di me e solo Dio capiva quanto la desiderassi. Le lasciai dei baci sul collo prima di scendere al petto, accarezzandole il seno con le mani, sfregando i pollici sui suoi capezzoli e facendola ansimare. La guardai prima di abbassare la testa e iniziare a dare baci dolci all'interno coscia, facendole chiudere gli occhi. Le lasciai dei baci prima di tirare fuori la lingua e iniziare a leccare, prima lentamente aumentando man a mano la velocità sentendola gemere il mio nome, quasi urlando. Sorrisi quando sentii la sua mano nei miei capelli, continuai a leccare velocemente e feci entrare un dito lentamente in lei.

"Harry.."

I suoi ansimi aumentarono man a mano che pompavo il dito dentro di lei, guardandola contrarsi dal piacere. Le strinsi una mano e mi abbassai per farla venire tra le mie labbra, ciò che accadde poco dopo. Mi leccai le labbra prima di sdraiarmi vicino a lei e coprirla con la coperta, guardandola mentre cercare di riprendere fiato. Le accarezzai una guancia, spostandole i capelli dal viso e lasciandole un bacio a stampo.

"Sei uno spettacolo".

Your eyes//Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora