Capitolo 26

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Mi alzai dal letto alle 5:30 p.m., Harry stava ancora dormendo e lo guardai assonnata prima di scendere le scale e andare in cucina. Presi un succo dal frigo e mi sedetti sulla tavola per berlo, mi sentivo leggermente meglio rispetto a stamattina e ne ero felice. Sbuffai quando sentii il campanello e mi precipitai ad aprire, dimenticandomi di avere solo la maglia di Harry, che per fortuna era abbastanza lunga da arrivarmi sotto al sedere. Erano Margot e i francesini, non mi aspettavo una loro visita, sorrisi e li feci entrare e accomodare in soggiorno. Parlammo un po' del più e del mondo, di cosa stava accadendo a scuola e di quando sarebbero dovuti tornare in Francia, fin quando Harry non scese le scale in tutta la sua bellezza, quasi seccato dalla scena che si trovava davanti. Mi alzai prima che potesse dire qualcosa e avvicinai a lui sussurrandogli di mettersi la maglia, sorrise dicendo:

"Piccola, hai tu la mia maglia."

Arrossii, pronta a togliermi la maglia ma mi fermò per un polso, portandomi su verso la mia camera. Chiuse la porta alle mie spalle, facendomi appoggiare contro e sfilandomi lentamente la maglia per guardare ogni centimetro del mio corpo che fremeva sotto di lui. Mi lasciò dei baci umidi sul collo prima di inizia a succhiare: Harry mi bloccò i polsi mentre mi divincolavo sotto le sue labbra, per poi risalire a baciarmi. Sembrava fosse un bacio bisognoso, come se non aspettasse altro che baciarmi. Non mi accorsi nemmeno quando si allontanò e quando riaprii gli occhi aveva già messo la maglia e preso le sue cose.

"Devo andare, ma ci rivedremo preso"

Sorrise prima di darmi un ultimo bacio sulla fronte e scendere. Lo sentii salutare e solo dopo che chiuse la porta di casa scesi le scale, precipitandomi nel salotto. Margot mi guardò con uno sguardo perverso ma non disse nulla, probabilmente perché mi vide abbastanza imbarazzata, e cercò di cambiare argomento. La ringraziai mentalmente per poi alzarmi e andare in cucina a prendere qualche schifezza da mangiare e da bere. Mi spaventai sentendo la voce di Marcel troppo vicina per i miei gusti: sapevo di averlo baciato, ma non significava niente per me, volevo solo dimenticarmi di Harry in quel momento, ma nessuno è come lui, nessuno riesce a farmi provare ciò che mi fa provare lui.

"Tu e Harry state insieme?"

Lo guardai perplessa e negai, no certo che non stavamo insieme, Harry non si sarebbe mai messo con una come me. Sorrise avvicinandosi e bloccandomi tra lui e la tavola. Lo spostai subito e andai nel salotto quasi sconvolta, sapevo che Margot aveva capito qualcosa e la sorrisi in modo rassicurante, per non farla preoccupare.
Restammo a casa a guardare un film fino all'ora di cena fin quando non decisero di andare ad una festa. La mia amica mi supplicò di andare con lei per vedere la sua crush e sbuffai arrendendomi. Non mi andava l'idea di andare ad una festa ma nemmeno di non farle vedere chi le piaceva.
Andai sopra per vestirmi, misi un pantalone nero aderente con un top rosso e stivaletti e poi mi truccai. Avrei preferito avere la febbre in questo momento ma non ne voleva sapere di salire. Sbuffai prendendo la borsa con il cellulare e scesi le scale, Marcel mi guardò come uno sguardo perverso e deglutii aspettando che uscissero per chiudere la porta. Salimmo in macchina e dopo una decina di minuti arrivammo ad una casa enorme, pieno di persone e con la musica ad alto volume. Quando entrammo, sentimmo una puzza di alcool e sudore che mi face nauseare e andammo a prendere qualcosa da bere, assecondando Margot. Ci sedemmo su uno dei divanetti del soggiorno e mi guardai intorno cercando di riconoscere qualcuno: vidi gli amici di Harry ma di lui nemmeno l'ombra. Cercai di trovarlo con lo sguardo ma vedevo solo coppiette che si baciavano e palpavano. Negai con la testa mentre la mia amica mi trascinava in pista per ballare. Iniziò a muoversi incitando di ballare e risi, assecondandola. Notai che uno del gruppo di Harry mi stesse guardando e alzai gli occhi al cielo, continuando a ballare. Lui fece lo stesso avanzando tra le persone e avvicinandoci il più vicino possibile a me. Mi fece cenno di seguirlo e lo guardai scocciata. Non sapevo nemmeno chi fosse, cosa gli avrebbe fatto credere che sarei andata con lui?
Era l'unico del gruppo che non veniva nella nostra scuola, non l'avevo mai visto se non quella volta con Harry. Mi disse che voleva parlarmi e sbuffando lo seguii fuori dalla casa, passando davanti al resto del gruppo. Si sedette su una panchina davanti ad una piscina e lo guardai aspettando che lui parlasse. Era un bel ragazzo, moro e occhi azzurri e abbastanza muscoloso.

"So che sembra strano, ma mi hai subito colpito dal primo momento che sei entrata in casa."

Mi morsi il labbro guardando davanti a me e sentii che si avvicinò di più facendo sfiorare i nostri ginocchi. Deglutii pensando a cosa dire e quando mi girai verso di lui le nostre labbra quasi si sfioravano. Cercai di allontanarmi ma lui continuava ad avvicinarsi finché non sentii una voce alle mie spalle. Non capii più niente, vidi solo Harry leggermente infuriato, che prese per il colletto il ragazzo e lo buttò in piscina. Le persone iniziarono ad uscire fuori e lui stava per entrare nella piscina ma il suoi amici lo fermarono. Lo sentivo divincolarsi e urlare e lo portarono dentro per farlo calmare. Non avevo mai visto Harry così e in un certo senso mi spaventò. Deglutii entrando in casa e guardarmi intorno per cercarlo, ma non c'era, ne lui ne i suoi amici. Sospirai e mi sedetti su un divanetto e guardando il cellulare per vedere se mi aveva scritto ma niente. Mi spaventai quando una mano mi toccò la spalla e quando alzai lo sguardo vidi che era il gruppo di Harry.

"Sali le scale, è nella prima stanza a destra"

Annuii precipitandomi su per le scale e esitando un po' prima di bussare alla porta. Quando sentii la voce di Harry entrai e chiusi la porta alle mie spalle. Era seduto alla fine del letto con lo sguardo rivolto verso il basso, mi morsi il labbro prima di avanzare verso di lui e sedermi al suo fianco. Sentivo il cuore battere all'impazzata e non sapevo cosa dire.

"Questa cosa non può funzionare"

Il mio cuore perse un battito, per un momento speravo stesse scherzando ma quando mi guardò serio capii che non era così. Sapevo che a momenti sarei scoppiata a piangere e per non far sentire la mia voce tremante, annuii solamente e corsi fuori dalla stanza. Chiusi gli occhi cercando di non piangere e scesi le scale, con lo sguardo basso. Sentivo lo sguardo degli amici di Harry addosso fin quando non uscii di casa e camminai a piedi fino ad arrivare a casa.

Your eyes//Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora