Capitolo 23

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Erano le 16:00 ed ero seduta sul divano di casa con il Pc sulle gambe. Harry mi aveva accompagnata a casa dicendomi che aveva da fare e che ci saremo visti il prima possibile. Sbuffai, appoggiando il Pc sul divano e alzandomi per aprire la porta. Quando aprii, Margot mi saltò addosso e caddi all'indietro non pronta a riceverla. Ridemmo e ci abbracciammo per poi alzarci, avevo il sedere dolorante, avevo dato una bella botta a terra. La feci sedere sulla poltrona e mi raccontò tutto sul suo viaggio a Parigi, disse che era una città fantastica e che aveva conosciuto dei ragazzi simpatici, che erano venuti qui per vedere la nostra città. Parlammo per un'ora intera, su ciò che era successo in sua assenza e altre cose, ma non dissi nulla su di lui, era ancora una novità anche per me e non sapevo nemmeno cos'eravamo in quel momento.
Margot mi obbligò ad uscire per conoscere i suoi nuovi amici e prenderci qualcosa al bar, per fare amicizia. In questo non era mai cambiata e non so come faceva riusciva sempre a convincermi. Mi diedi velocemente una sistemata rendendomi presentabile e la seguii fuori casa iniziando a camminare. Mi era mancata terribilmente la sua compagnia ed ero felice che fosse ritornata, sapevo che su di lei potevo sempre contare e inoltre confidarmi con lei mi faceva stare bene.
Dopo qualche minuto arrivammo al bar dove dovevamo incontrarci con i due ragazzi, che appena videro la ragazza al mio fianco sorrisero e si alzarono per presentarsi. Feci lo stesso e ci sedemmo ad un tavolo all'interno del bar essendoci l'aria condizionata e ordinammo delle bibite. Erano davvero simpatici e divertenti, proprio come aveva detto Mar. Guardai fuori dalla finestra e vidi parecchie persone uscire da un capannone abbandonato e notai anche il ragazzo riccio. Non poteva vedermi da lì quindi cercai di non pensarci e di continuare a parlare con i ragazzi davanti a me. Risi insieme a loro e dopo una decina di minuti mi pietrificai sulla sedia. Harry, il suo gruppo di amici e due tipe stra truccate entrarono nel bar, una era appiccicata a lui e sembrava gli desse un po' di fastidio ma non se ne preoccupo' finché il suo sguardo non trovò il mio. In quel momento mi resi conto che non sarebbe mai cambiato e che non mi meritava per niente, avrei solamente sofferto con uno come lui. Mi alzai sotto il suo sguardo attento, guardandolo schifata e seguendo il ragazzo davanti a me fuori dal bar. Mi sedetti su un muretto mentre lui era davanti a me e iniziammo a parlare per conoscerci meglio. Sembrava molto timido mentre parlava e sorrisi quando mi raccontò di come aveva conosciuto la nostra amica. Risi ad ogni sua battuta dimenticandomi quasi di Harry, quasi. Se lui si divertiva perché io non potevo? Infondo non eravamo nulla. Chiusa nei miei pensieri non mi accorsi che Marcel si era avvicinato parecchio a me, tanto da sentire il suo respiro sulla mia guancia. Lo lasciai fare, non perché volevo sembrare una ragazza facile ma solo perché volevo dimenticarmi di lui. Le sue morbide labbra si appoggiarono alle mie e misi una mano nei suoi capelli quando lo approfondì stringendomi i fianchi. Quando ci staccammo avevamo leggermente il fiatone e sorrisi imbarazzata scendendo dal muretto. Mi prese la mano accompagnandomi verso il bar, ed è lì che lo vidi. Sapevo aveva visto tutta la scena ma poco mi importava, era stato lui il primo a sbagliare. Mi fermai d'improvviso e mi girai verso Marcel mordendomi il labbro.

"Scusami devo andare, è stato un piacere conoscervi, ci vediamo."

Sorrisi e corsi via velocemente, speravo che Harry non mi seguisse, non volevo avere nulla a che fare con lui, era stato uno stronzo e il suo unico obiettivo era solo il sesso, come ogni altra persona. Rallentai ormai lontana dal bar per recuperare il fiato perso e mi sedetti su una panchina. Non riuscivo a credere a ciò che avevo visto poco fa al bar, lui era andato via per divertirsi con un'altra mentre io lo aspettavo a casa. Era stato uno sbaglio concedermi a lui in quel modo, sapevo sarebbe finita così e l'unica persona che ci sarebbe rimasta di merda ero io. Ripresi a camminare dopo dieci minuti e misi gli auricolari per ascoltare della musica, la mia playlist preferita. Mi sentivo così giù di morale che non avevo più nemmeno le forze per camminare, non so cosa diavolo mi prendeva, so solo che era lui l'unica causa e doveva sparire dalla mia vita.

Harry pov's
La rossa davanti a me mi si posizionò sulle gambe mentre ero seduto su uno dei divanetti di casa Horan. Ero parecchio infastidito ma cercai di non darlo a vedere per non sentirmi dire che ero effettivamente cambiato, ed era così. Forse c'era qualcosa che era cambiato in me, che non aveva a che fare con il sesso. Non posso dimenticare il suo viso di quando mi ha visto con questa troia al bar, sembrava davvero disgustata da me, ma come darle torto, facevo schifo. Quando è scappata via dopo aver baciato quel deficiente, volevo andarle dietro per dirle che non doveva più farlo perché doveva farlo solo con me, ma avrei fatto la figura dello stupido. Strinsi un fianco della ragazza mentre lei spingeva la sua lingua nella mia bocca, uno dei baci più finti della mia vita. Mi stava sbottando la camicia quando sento uno dei miei amici fare una battutina spinta facendola ridacchiare:

'Prendetevi una camera per scopare ragazzi'

La rossa la prese sul serio e mi prese la mano obbligandomi a seguirla al piano di sopra. Mi fermai a metà scala prima di allontanarmi da lei e chiudermi in bagno. Mi appoggiai con le braccia al lavandino per poi lavarmi la faccia con dell'acqua fredda. Presi il cellulare accendendo il display ma di lei nemmeno l'ombra, sapevo che si era fatta tante paranoie ma secondo i miei amici lei non era fatta per me. Chi lo era allora? Una troia?  Nessuno sapeva chi era fatta per me, ma infondo una persona non si sceglie si trova e basta.
Sapevo che non avrebbe voluto parlarmi ma mi avrebbe ascoltato, doveva. Uscii dal bagno scendendo le scale e uscendo da quella casa infernale sotto gli sguardi perplessi di tutti. Salii in macchina e mi precipitai a casa per farmi una doccia, poi sarei andato subito e da lei.

Your eyes//Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora