Capitolo 15

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La mattina seguente la sveglia suonò alle 6:00, il pullman sarebbe partito alle 7:30. Mi alzai e mi vestii velocemente prima che Harry rientrasse in tenda per chiamarmi e uscii fuori una volta pronta. I ragazzi stavano già smontando le tende e mi precipitai dalle mie amiche per fare colazione. Dopo aver tolto tutto, io ed Harry ci precipitammo in macchina e andammo a casa mia per prendere la valigia, per fortuna già pronta. Appena arrivati Harry mi aprì la portiera e mi aiutò a scendere la valigia, facendomi rabbrividire quando la sua mano sfiorò il mio braccio. Dopo qualche minuto arrivammo nel cortile della scuola e, dopo l'appello, entrammo nel pullman. Fui obbligata a sedermi vicino ad Harry dato che le mie amiche mi avevano lasciata sola. Io mi sedetti al lato del finestrino, ai penultimi posti dove nessuno ci poteva vedere. Lui sorrise maliziosamente e alzai gli occhi al cielo, girandomi al lato del finestrino e sentendolo ridere. Lo ignorai per tutto il tragitto fino in aeroporto e quando arrivammo scesi rapidamente. Seguimmo i prof fino all'aereo e salimmo, mordendomi il labbro ripetute volte dal nervoso. Probabilmente Harry se ne accorse e mi strinse a lui, facendomi ricevere un occhiata maliziosa dalla mia amica. Dopo aver preso posto decollammo e con tutto il coraggio che avevo vidi il paesaggio dal finestrino, era bellissimo. Non ero mai stata in aereo ed era la cosa più spettacolare in assoluto. Rimasi a guardare il panorama per un po' finché, dopo un'ora, mi addormentai.

Harry povs'

Parlavo con Louis quando sentii la testa della ragazza al mio fianco sulla mia spalla, si era addormentata mentre guardava il paesaggio fuori dal finestrino. Mi girai verso di lei e feci appoggiare la sua testa sul mio petto. Le accarezzai i capelli e pensai a tutto quello che era accaduto ieri, non ero mai stato così dolce con una ragazza. Tutto era rude, morsi, unghie, sentivo che con lei era diverso, sapevo che sarebbe successo un bel guaio se uno dei due si fosse innamorato dell'altro, ma non riuscivo a non essere dolce con lei, era così piccola. Appoggiai la guancia sulla sua testa e dopo poco mi addormentai anch'io.

Dopo ore di viaggio in aereo arrivammo finalmente a New York il post che tutti vorrebbero visitare. Scesi all'aereo con Jess ancora in dormiveglia, quando si era svegliata era arrossita di botto vedendo la posizione in cui era messa. Sorrisi a quel pensiero e seguimmo le prof verso il pullman che ci avrebbe accompagnato in hotel. Salimmo e per tutto il tragitto guardai Jess meravigliata da qualsiasi cosa vedesse per strada. Era adorabile. Quando arrivammo, ci consegnarono le chiavi delle stanze, l'accompagnai nella sua e solo quando entrò mi precipitai nella mia. Mi sdraiai sul letto aspettando che il mio compagno di stanza finisse di lavarsi in modo da lasciarmi il bagno libero e guardai il soffitto ripensando al viaggio. La sua compagnia iniziava a piacermi sempre di più, e questa cosa mi spaventava un po'. Non volevo ferirla e non volevo rimanere ferito. Quando Louis uscì dal bagno, mi precipitai dentro per farmi una doccia, dovevo rilassarmi e cercare di non pensare più a niente.

Jessica povs'

Stavo asciugando i capelli quando sentii qualcuno bussare la porta della stanza. Vidi la mia amica saltare e correre ad aprire, sapevo fosse Louis, ormai erano diventata una coppia molto affiatata. Ero felice per loro, lui era un bravo ragazzo, adatto a lei. Quando andarono via, tolsi l'accappatoio e indossai l'intimo, volevo indossare un vestito visto che avremmo mangiato in un ristorante e poi avremmo fatto una passeggiata. Ancora non ci credevo di essere a New York, era bellissima. Indossai il mio vestito color nude e dei stivaletti bianchi, uguali alla borsa. Mi truccai e cercai di domare i capelli ricci che andavano per i fatti loro. Presi il cellulare e le chiavi dell'hotel per poi uscire e chiudere la porta. Nello stesso tempo uscì anche Harry che mi guardò mordendosi il labbro. Arrossii mentre mi avvicinavo a lui e sorrise, nemmeno lui era niente male. I jeans gli cadevano a pennello sul bacino evidente dalla camicia bianca che stava indossando, le maniche erano avvolte sull'avambraccio e i capelli leggermente bagnati, era stupendo. Placa gli ormoni Jessica. Deglutii quando mi prese la mano e camminò verso l'ascensore sorridendo. Entrai e sentii lo sguardo di Harry sul mio sedere, quando mi girai per guardarlo era abbastanza vicino da sentire il suo fiato sulla mia spalla. Appoggiò il suo corpo al mio e il suo profumo mi invase le narici, sentivo il cuore battere a mille e sentii le sue labbra sfiorarmi il collo. Per fortuna le porte dell'ascensore si aprirono e si allontanò uscendo. Lo seguii, ogni volta che mi toccava mi sentivo debole, come se avessi fatto chissà cosa. Non avevo mai provato queste cose per qualcuno e sapevo che se mi fossi innamorata di lui sarebbe stata solo una delusione, probabilmente lui non provava le stesse cose. Decisi di non pensarci e di godermi la serata, raggiungemmo gli altri e parlai con le mie amiche. Quando era ormai ora ci incamminammo verso il ristorante, la serata era abbastanza fresca e mi guardai intorno mentre camminavo. Notai Harry più avanti con un'altra ragazza, era mora, indossava un vestito molto corto ed era truccata un po' troppo forte per i miei gusti. A quanto pare a lui andavano bene questo tipo di donne, un po' come lui. Mi morsi il labbro ed entrai al ristorante con gli altri, mi sedetti con le mie amiche e ordinammo la cena. Non mi aveva rivolto neanche uno sguardo da quando eravamo usciti dall'ascensore, sembrava quasi che mi stesse prendendo in giro, probabilmente mi stavo illudendo troppo e lui non provava ciò che invece provavo io. Avevo preso un altro palo.

Dopo cena andammo in un'altra sala del ristorante dove c'era una discoteca, tutti iniziarono a ballare e mi sedetti su una sedia vicino al bancone. Presi un drink e guardai la mora strusciarsi contro di lui, probabilmente poi avrebbe scopato e non immagino cos'altro. Sospirai e iniziai a bere, odiavo questa situazione. Dopo un po' si avvicinò Jonathan, il ragazzo che baciai al falò, sorridendo e chiedendomi di ballare. Gli presi la mano e lo seguii in pista, sotto lo sguardo attento di Harry. Iniziai a ballare e sorrisi, sentii che l'alcool stava iniziando a fare effetto e iniziai a muovere i fianchi. Sentii le sue mani dietro la mia schiena e mi avvicinò a lui, continuai a ballare guardandolo negli occhi. All'improvviso me lo ritrovai dietro che mi stringeva contro di lui. Sapevo che ci stesse guardando e iniziai a muovere il bacino accarezzandomi il corpo con le mani. Mi fece fare una giravolta e me lo ritrovai avanti, le nostre labbra si sfioravano e quando stavamo per baciarci, sentii qualcuno strattonarmi per i fianchi. Sapevo fosse lui, mi portò fuori e mi morsi il labbro.

" Perché stavi ballando con lui?"

Lo guardai confusa. "Anche tu stavi ballando con un'altra"

"Sei gelosa?"

Sentii la sua risata e corrugai la fronte. Ah ora ero io quella gelosa? Lui mi aveva portato fuori proprio mentre ci stavamo per baciare.

"Tu sei geloso?"

Ritornò serio e alzai lo sguardo, gli diedi le spalle e ritornai verso l'entrata. Mi fermò per un polso e, in un attimo, mi ritrovai con la schiena al muro. I suoi occhi entrarono in contatto con i miei, erano molto scuri e lui era dannatamente bello. Restai in silenzio mentre si avvicinava alla mia guancia lasciandoci un bacio. Quel gesto era dolce e mi incasinò ancora di più i pensieri. Era tutto un disastro, lui lo era, era uno splendido disastro.

Your eyes//Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora