Capitolo 1

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BAYLEE POV

《Si mamma, sto arrivando》, dissi alzando gli occhi al cielo mentre tenevo il collo piegato e il telefono tra la testa e la spalla. 《A tra poco》, aggiunsi e chiusi la chiamata senza darle modo di rispondere.
Posai il telefono sul letto e finii di abbottonare i jeans a vita alta che avevo appena indossato, chiari, e con qualche strappo. Ero dimagrita molto in questi ultimi tre anni lontano da casa, e mi piaceva come stavano iniziando a starmi i vestiti in generale.
Mia sorella mi ripeteva sempre che ero anoressica, ma non era vero. Io stavo bene con la mia nuova corporatura... e poi lei mi aveva visto solo in video chiamata. Infilai una maglietta semplice che arrivava a metà pancia e indossai velocemente un paio di tacchi.

《Ha ragione tua sorella, sei magra》, disse seriamente mia madre guardandomi dalla testa ai piedi con una smorfia che subito dopo si trasformò in un sorriso debole e dolce, e in due secondi le sue braccia furono attorno al mio collo, mentre mi stringeva forte a se e iniziava a piangere.
《Dai mamma, non fare così》, sussurrai trattenendo le lacrime stringendola a mia volta, ma appena spostai lo sguardo verso le scale notando mia sorella, sorrisi e mi staccai da lei mentre Emily correva giù per le scale per poi saltarmi addosso. Scoppiai a ridere perdendo l'equilibrio e appoggiandomi con la schiena al muro. In passato non avevamo avuto chissà quale bel rapporto, ma con il tempo ci eravamo avvicinate tantissimo l'una all'altra. 《La mia sorella gemella preferita》, dissi ridendo.
Si staccò da me allontanandosi un po' per permettermi di respirare. 《Ovvio, Luke non si è degnato neanche di andare a prenderti all'aeroporto, quindi il ruolo di fratello gemello preferito l'ha perso》, disse sorridendo.
Eravamo ben tre gemelli. Cresciuti solo con una madre e i nostri nonni. Non avevamo mai saputo niente di nostro padre, e sinceramente era meglio così. Se mai avesse deciso di tornare nelle nostre vite, dalla mia ne sarebbe dovuto restare fuori completamente. Ero sopravvissuta ben ventitré anni senza di lui, potevo farlo benissimo per tutta la mia vita.
《Baylee, stasera passeranno a salutarti Nicole e Kade, quindi magari potresti restare a cena qua》, disse mia madre con un tono di voce basso mentre io riportavo l'attenzione su di lei. Deglutii rumorosamente e mi schiarii la voce.
《Solo loro due?》, chiesi per curiosità.
《Sì. Nathalie lavora fino a tardi》, disse facendo una piccola pausa e poi continuò. 《Lui, invece, ha gli allenamenti di football. Sai, gioca ancora e...》, non la lasciai finire di parlare che misi una mano davanti a lei per bloccarla.
《Non mi interessa di lui, ma grazie per la risposta. Comunque va bene, resterò a cena così magari ti posso parlare anche di una cosa abbastanza importante》, dissi facendo un piccolo sorriso mentre mi sistemavo i capelli che avevo lasciato sciolti sulle spalle.

Più passavano le ore e più la mia ansia aumentava.
Erano tre anni che non vedevo Nicole e Kade Carter. Be', da quando avevo rifiutato la proposta di matrimonio di lui a Natale, di fronte a tutte e due le nostre famiglie al completo.
Lo avevo amato più di ogni altra cosa al mondo, nonostante mi facesse ogni giorno del male. Ma non ero così stupida da legarmi a una persona che rendeva la mia vita un inferno. Un finto paradiso.
Quella sera stessa scappai da questo posto. Tornai a casa dopo la proposta e il mio "no", riempii una piccola valigia e presi le carte di credito sapendo che mia madre non mi avrebbe mai tagliato i fondi. Andai in aeroporto, presi il primo volo disponibile per l'Inghilterra e partii senza guardarmi indietro.
Sono stata stupida? Può essere, ma in quel momento ero stanca di tutto. Ero stanca di lui.
Ma ora sono tornata qui, al punto di partenza.
So che se dovessi incontrarlo mi guarderebbe con odio, anche se il motivo del mio "no" era colpa sua.

《Dai Bay, apri il mio regalo》, disse Nathalie battendo le mani felice e io presi il suo regalo che era piccolo e impacchettato perfettamente. Tutto quello che faceva era perfetto, come lo era lei. Capelli di un castano scuro tendente al nero e gli occhi di un verde acceso. Un verde acceso che amavo da ben cinque anni.
Guardai con la coda dell'occhio Jason e feci un piccolo sorriso notando che stava parlando con mio fratello. Si adoravano, ma Luke non sapeva tutto quello che lui mi aveva fatto. Nessuno lo sapeva.
Riportai lo sguardo sul pacchetto che avevo tra le mani e lo scartai per poi aprire la scatolina e trovare un bracciale di diamanti. Spalancai la bocca e subito sorrisi saltando addosso a Nathalie, che mi abbracciò forte.
Oh Dio, è magnifico, grazie》, dissi staccandomi poco dopo mentre lei continuava a sorridere e mi aiutava a indossarlo.
《Ora tocca a me darti il mio》, disse Jason porgendomi la mano e lo guardai sorridendo e afferrandogliela.
Mi fece alzare e feci una faccia confusa quando sospirò, e subito notai che era agitato mentre nel salotto era calato completamente il silenzio.
Lo vidi portare una mano dietro la schiena e frugare nella tasca posteriore dei jeans, portò poi la mano tra di noi mentre teneva una scatolina. Sospirò nuovamente e si inginocchiò davanti a me tenendo la scatolina davanti al suo viso e aprendola. Subito spalancai la bocca sorpresa notando un anello di diamanti, che gli sarà sicuramente costato una fortuna, ma subito dopo iniziai a sudare freddo.
Io non voglio tutto questo. Lo amo, sì... ma non lo voglio con lui. Non ora. Non se continua a farmi questo.
Continuai a guardarlo mentre la mia gola diventava secca.
《Baylee, so che in questo caso dovrei dire tantissime cose, ma non ne ricordo più neanche una. Voglio solo che tu sappia quanto ti amo, e che voglio passare il resto della mia vita con te》, disse guardandomi negli occhi per poi continuare. 《Baylee Rose Jensen, vuoi sposarmi?》
Lo guardai attentamente negli occhi e dalla mia bocca uscirono le uniche parole che nessuno si aspettava di sentire. Non dopo l'amore che dimostravo di provare per lui.
《No.》

Quel giorno successe il finimondo.
La verità saltò fuori. Avevo poi saputo che mio fratello gli aveva tirato un pugno, ma che Jason era rimasto fermo.  Kade cercò di far staccare Luke da Jason insieme ad altri nostri parenti, mentre tutti gli altri erano rimasti a guardare la scena sconvolti... talmente tanto sconvolti che nessuno si accorse di me, forse, che andavo via decisa a dire addio a questo posto. A lui. Al mio Jason... che solo mio non lo era mai stato.

Guardai l'orologio che segnava le sette di sera proprio nel momento in cui suonarono al campanello.
《Vado io》, dissi a voce alta per farmi sentire da mia madre e mia sorella mentre stavano in cucina, e mi diressi verso la porta d'ingresso, leggermente agitata.
Avevo una strana sensazione, e quando l'avevo significava che qualcosa non sarebbe andato come previsto.
Aprii la porta sfoggiando comunque il mio sorriso migliore, facendo finta di non essere agitata. Ma il mio sorriso morì subito dopo, quando mi trovai di fronte a un petto e a delle braccia muscolose coperte da una camicia bianca aderente.
Deglutii mentre iniziava a mancarmi il respiro. Sapevo perfettamente di chi fosse quel petto, di chi fossero quelle braccia.
Alzai lo sguardo lentamente per poi incastrarlo in due occhi di un verde che ormai, di acceso, non aveva più niente.
Ora ci si poteva leggere il menefreghismo, la rabbia. L'odio.
So che è solo colpa mia se quella luce bellissima è scomparsa da quegli occhi... quegli occhi che avevo amato, e che solo ora mi ero resa conto di continuare ad amare, più di ogni altra cosa al mondo.

Lui ora era davanti a me. Più bello che mai e... aspetta. Quella sul suo dito era una fede?

Us, Now (The Carter Family 1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora