Us, Now (The Carter Family 1)

Capitolo 13

BAYLEE POV

Lavorare per il Charlotte Business Jounal era sempre stato il mio sogno, sin da quando ero venuta a vivere qui.
Non è chissà che cosa, ma per me è uno dei grandi traguardi che volevo raggiungere nella mia vita.

Mia madre non ha mai voluto che studiassi giornalismo, quindi ho preso un diploma qui e ho studiato privatamente in Inghilterra per avere anche la possibilità di fare la giornalista.

In questi giorni ho evitato ogni singola chiamata di Jason, mentre Maddy la vedeva quando la lasciavo a Nathalie o alla sua famiglia. Più gli stavo lontano, meglio era. Katherine era tornata, e io mi sentivo così in colpa per quel bacio.
Mi sono lasciata trasportare dalla situazione. Lo amo e il mio cuore è stato più convincente del cervello.
Non sarò io a distruggere la sua famiglia, sarà Kat stessa a farlo.

Mi alzai prendendo la borsa, dopo aver spento il computer che c'era a lavoro nella mia postazione, e presi il cellulare andando verso l'ascensore.

《Baylee? Sei tu?》, mi fermai per poi girarmi confusa e guardare il ragazzo di fronte a me. 《Ti ricordi di me? Sono Cole... Cole Shane》, disse sorridendo e spalancai gli occhi guardandolo da testa a piedi.

Era cambiato completamente. Prima era moro, mentre adesso aveva i capelli rasati sui lati e il ciuffo tirato all'indietro di un biondo cenere. I suoi occhi erano più azzurri rispetto a quando lo avevo conosciuto.
Adesso era più muscoloso, ma non tanto. Ed era alto.

《Certo, che ci fai qui?》, dissi subito sorridendo, avvicinandomi a lui, mentre si passava una mano tra i capelli sistemandoli leggermente. Faceva sempre così quando era nervoso.
《Ci lavoro da qualche mese, tu? Sapevo che stavi lavorando come segretaria, a Manchester... Chi lo avrebbe mai detto che ti avrei vista qui》, mi rispose ridendo e io feci lo stesso alzando le spalle.
《Sai che mi è sempre piaciuto... in Inghilterra ho seguito un corso privato e ora eccomi qui, a scrivere sul giornale di Charlotte》, sorrisi e lui fece la stessa cosa leggermente imbarazzato. Lo avevo allontanato accusandolo di essere come Jason, mentre era tutto il contrario. Cole era l'uomo perfetto. 《Senti, mi dispiace per come ti ho trattato qualche anno fa》, sussurrai torturandomi le mani e si avvicinò accarezzandomi una guancia.
《Mmh non credo di poterti perdonare》, disse e subito assunsi un'espressione triste. Ma, in fondo, me lo meritavo. 《A meno che, non accetti di venire a cena con me, stasera》, lo guardai sorridendo e annuii.
《Molto volentieri, ora devo andare a prendere Maddy da mia madre, se vuoi mi lasci il tuo numero e ti mando il mio indirizzo e ci mettiamo d'accordo》, continuai a sorridere porgendogli il telefono. Lo afferrò e digitò il suo numero salvando in rubrica per poi darmi nuovamente il telefono e gli feci uno squillo. 《Ora anche tu hai il mio, ci vediamo più tardi》, gli baciai una guancia e andai via.

《Quindi tu sei partita lì, dopo cinque mesi hai conosciuto Cole, vi siete messi insieme, ti è stato vicino durante il parto come fosse il padre di Maddy e ti è stato vicino amandoti, dandoti tutto quello che volevi per altri due mesi e poi sei entrata in depressione, sei finita in una clinica e quando ne sei uscita lo hai scaricato senza pensarci due volte perché pensavi fosse identico a Jason, per qualche tuo pensiero malato》, disse Emily guardandomi e annuii restando seduta sul divano. 《Tu sei scema, e poi è un manzo》, continuò indicando le foto che aveva Cole su Instagram.
《Lo so, sono una stupida, non ricordarmelo》, dissi piagnucolando per poi portare il bicchiere di vino alle labbra e berne un sorso. 《Stasera vado a cena con lui》, buttai fuori la frase prima di pensarci e lei spalancò sia gli occhi che la bocca, per poi fare un sorriso malizioso. 《Oh no no, tu le mani sopra di me non le metti, so gestire la situazione, non sono più quella di prima》, dissi seriamente e lei alzò gli occhi al cielo.
《E va bene, ma voglio la foto del tuo outfit, perché devi essere perfetta》, mi sorrise e io feci lo stesso guardandola.