Capitolo 6

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BAYLEE POV

《Metti questo, secondo me ti sta bene》, disse mia sorella indicando il vestito rosso con le maniche a tre quarti tutto in pizzo e leggermente attillato che avevo in mano, scartando quello nero che era molto più semplice.

Rimisi il nero nell'armadio e poi quello rosso sul letto, guardando poi mia sorella.

《Non sono più sicura del mio piano》, dissi mentre l'ansia iniziava a crescere dentro di me e posavo una mano sopra il mio petto.
《Devi solo cercare di scoprire qualcosa su di loro, perché è troppo strano che dopo cinque anni con te lui si sia sposato un anno dopo che sei andata via》, mi guardò mentre io iniziai a pensare.
《Lui è uno di quelli che vanno con tutte, quindi sarà stato anche con lei e poi è rimasto invischiato in qualcosa che è più grande di lui, magari tradisce anche lei》, dissi sedendomi nella zona trucco e iniziando a farmi un trucco leggermente marcato in modo che si abbinasse al vestito.
《Be' il lupo perde il pelo ma non il vizio, quindi potrebbe essere cosi》, rispose guardandomi e restammo per qualche minuto in silenzio, ma poi lei parlò di nuovo. 《Baylee... È Jason il padre di Maddy?》

Subito mi bloccai e deglutii guardandola negli occhi ma girai subito la testa verso il telefono che squillava e mi alzai velocemente prendendolo e notando che era Nathalie, per poi scusarmi con mia sorella e uscire dalla camera sperando che si dimenticasse di quel momento.

Arrivai a casa di Kat e Jason verso le otto di sera, da sola.
Non avrei mai portato Maddy qui e rischiare che lui capisse tutto.
Parcheggiai la macchina fuori dal cancello e scesi richiudendola per poi guardare la casa davanti a me e subito strinsi le mani in un pugno.
Brutto bastardo. Questo non avrebbe mai dovuto farlo.

Mi avviai verso la porta e una volta lì davanti suonai il campanello.
Dopo pochi secondi la porta si aprì e mi ritrovai davanti proprio lui, che appena vide il mio sguardo iniettato di sangue si piantò sul volto un sorriso da stronzo e si fece da parte per farmi entrare.
Lo sorpassai infastidita senza neanche salutarlo, ma appena mia cugina ci raggiunse feci subito apparire un sorriso falso sul mio volto.

《Sei arrivata, finalmente》, disse felice. 《Hai già conosciuto Jason, a quanto pare.》
《Sì, davvero un bell'uomo, complimenti》, le dissi facendo una smorfia schifata senza farmi vedere.
《Maddy?》, chiese e tornai seria mentre vidi Jason irrigidirsi accanto a me.
《Si è presa il raffreddore ieri sera, e quindi è rimasta con mia madre》, dissi mentendo e lei annuì dispiaciuta.

Circa un'ora dopo, la cena stava procedendo bene, per miracolo.
Jason e io non ci eravamo rivolti la parola, ma ogni due per tre lo beccavo a fissarmi e lo stronzo continuava a guardarmi, invece di girare lo sguardo e magari far finta di niente.
Katherine mi aveva raccontato come si erano conosciuti, ovvero a Capodanno,  e che il Natale dopo lui le aveva fatto la proposta e si erano sposati a gennaio.
Le aveva fatto la proposta il giorno di Natale... Stronzo.
Mi raccontò che avevano viaggiato tantissimo insieme... e che stavano provando ad avere un bambino.
Provai solamente schifo verso di lui, che per tutto il tempo era rimasto in silenzio. Come se si vergognasse.

《Kat, scusa, posso sapere dov'è il bagno?》, chiesi gentilmente e lei sorrise.
《Certo, sali al secondo piano, terza porta a destra.》

La ringraziai e mi alzai andando al piano di sopra mentre mi guardavo intorno.
Conoscevo già questa villa.
Mi chiusi nel bagno e appoggiai le mani al lavandino sospirando e mi guardai allo specchio per poi prendere il telefono e inviare un messaggio a mia sorella.

Baylee: "Maddy?"

Emily: "Tutto apposto, adesso dorme già da un bel po'. Siamo state al parco e ha conosciuto delle nuove bambine. Come sta andando la cena?"

Baylee: "È una delle tante cose che sto vedendo e che voglio dimenticare per il resto della mia vita. Adesso devo andare, poi ti racconterò."

Inviai l'ultimo messaggio e bloccai il telefono rimettendolo dentro la borsetta che mi ero portata appresso, e mi sistemai i capelli uscendo poi dal bagno.
Stavo per scendere al piano di sotto ma mi bloccai sentendo la voce di Kat dentro una delle stanze.
Mi avvicinai lentamente alla porta chiusa e restai ad ascoltare.

《Non posso oggi, Jason è a casa... Parte tra due giorni e starà via una settimana, e lì sarò tutta tua... Certo, il mio piano procede a gonfie vele... Credi che io sia stupida? Con la scusa del bambino avrò più soldi di quelli che avrò solo con il divorzio... Esatto, e andremo via da qui...》, la sentii dire e spalancai gli occhi per poi allontanarmi e scendere subito di sotto ma venni bloccata da un Jason turbato.

《Devo andare, Maddy sta male e ha bisogno di me》, dissi guardandolo negli occhi e notai lo sguardo tormentato.
Fece per dire qualcosa ma restò a fissarmi e lo sorpassai negando con la testa e andai verso la porta per poi uscire, ma lui mi afferrò il braccio facendomi fermare una seconda volta, ma rimasi girata dandogli le spalle.

《Mi dispiace》, disse e subito mi andò il sangue al cervello e mi voltai guardandolo.
Strattonai il braccio e lui lasciò la presa.
《Per che cosa ti dispiace, di preciso? Di avermi fatto del male per quattro lunghi anni? Di avermi illusa? Di avermi picchiata? O forse di esserti messo insieme a mia cugina?》, dissi schifata guardandolo mentre lui restava in silenzio. 《Ah no aspetta, forse ti dispiace essere venuto a vivere qui, nella casa dei miei sogni e del quale solo tu ne eri a conoscenza perché volevo viverci insieme a te, con lei》, aggiunsi ridendo nervosamente.
《Per tutto, sono stato uno stronzo e...》, lo bloccai mettendo una mano davanti al suo viso.
《Vai a fanculo, Carter》, dissi acidamente e me ne andai, lasciandolo lì sulla soglia di casa.

Il giorno dopo raccontai tutto a mia sorella, e poi a Nathalie.
Mi rinchiusi in camera tutto il giorno, mentre Maddy l'aveva presa mia madre.
Piansi per ore. Ero arrabbiata, distrutta, ferita... e stanca.
Ero stanca. Stanca di tutte le bugie che mi aveva detto in cinque anni, perché lui era sempre stato dolcissimo ma andava con le altre... ero stanca del suo comportamento, di aver dovuto affrontare tutto lontano da casa pur di tenerlo lontano da me.
La nostra era una relazione tossica, io dipendevo da lui e secondo me non sarei riuscita a viverci senza. Ora sono cambiata, le mie idee sono cambiate...
Ma mi sento ancora così stupida, per aver creduto, in passato, che lui potesse darmi la vita che volevo... che sarebbe stato solo mio.
Rimpiango tantissime scelte che ho fatto, però... come non fargli sapere di Maddy, perché se non l'avesse voluta, almeno, lo avrebbe comunque saputo.

《Io me ne vado, sono stanca》, urlai chiudendo il borsone mentre lui mi fissava seriamente, sdraiato sul letto, senza muovere un muscolo.
《Stai esagerando, non è successo niente con quella ragazza》, disse tranquillamente incrociando le gambe e portando entrambe le mani dietro la propria testa.
《Certo perché stavi camminando e accidentalmente sei inciampato e sei finito con le labbra sulle sue》, dissi ironicamente.
《Esatto》, disse convinto.
《Ma vai a fanculo, davvero》, dissi e gli lanciai una scarpa che aveva lasciato per terra e presi il borsone andando verso la porta della camera, ma mi fermai. Mi girai e lo guardai seriamente. 《Sai una cosa? Ricordati che io non ti tradirò mai come stai facendo tu. La mia fedeltà ti farà del male alla fine, quando realizzerai, un giorno, che io non sarò più accanto a te》, dissi e me ne andai mentre vidi un piccolissimo cenno di paura nei suoi occhi.

Mi sento così stupida... perché lo amo ancora.
Nonostante tutto.

Us, Now (The Carter Family 1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora