Capitolo 13

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Dopo che il campanello suonò, John decise di andare ad aprire per vedere con i suoi stessi occhi di chi si poteva trattare.

Appena la porta si spalancò, Taylor sbatté le palpebre con aria stupita, ma anche felice. "Tom!"

"Ciao, John."

"Che cosa ci fai qui?" Chiese con aria davvero stralunata e alquanto confusa; non immaginava davvero che Tom potesse raggiungerlo lì a casa sua.

"Volevo vedere se... stavi/stavate bene." Rispose riferendosi anche a Lawrence che ancora non conosceva personalmente, ma che voleva incontrare in quanto faceva parte della vita di John; il ragazzo che gli aveva fatto perdere completamente la testa.

John sorrise. "Oh, certo. Vieni Tom; accomodati pure!"

"Grazie."

Una volta che Jackson varcò la soglia del salone, Lawrence lo osservò attentamente e con uno sguardo piuttosto incuriosito.

"Laurie ti presento il mio Vice Capo, Thomas Jackson."

Dopo quelle parole la ragazza si alzò in piedi dal divano e con uno sguardo piuttosto malizioso, gli sorrise.

"Ciao! È davvero un piacere fare la tua conoscenza! Mio fratello John mi ha parlato molto di te!" Sorrise nuovamente per poi osservare il modo in cui John fissava Tom e viceversa.

"Anche per me lo è." Rispose a quel punto Tom. "A lavoro John mi ha parlato molto di voi, di ciò che vi è successo e... sono felice che adesso tutto si stia risolvendo."

A quelle parole, Lawrence sospirò per poi iniziare a legarsi i capelli mossi e rossi con un gommino che aveva tenuto fino a quel momento legato al polso del braccio sinistro. "Eh, lo spero proprio. Adesso sono qui, rinchiusa in casa... sempre meglio che restare dietro a delle sbarre, certo, però... beh, non vedo l'ora di poter uscire e fare una passeggiata in santa pace ritenendomi libera!"

Tom la guardò. "Vedrai che presto sarà così." Sorrise. "Intanto noi..." Disse per poi osservare attentamente John. "Cerchiamo di arrestare i tuoi spacciatori! Chi ti ha fatto del male merita una bella punizione."

John annuì. "Grazie Tom. Sono felice di sapere che... che sei dalla mia parte sempre e comunque."

"Non mi devi ringraziare John. Sai che sarà sempre così." Rispose allora il biondo con un piccolo e dolce sorriso. "E poi... beh, è il nostro lavoro!"

"Già." Annuì Taylor per poi osservare una Lawrence che per non stare in mezzo ai due protagonisti si era avviata lentamente in cucina per prepararsi una tazza di tè bollente. "Tutto bene Laurie?"

"Ottimamente." Rispose a quel punto la giovane donna senza guardarli continuando a trafficare con tazze e pentolini di ogni grandezza. "Tom desideri qualcosa da mangiare? Dei biscotti, un dolce al cioccolato, o magari solamente una tazza di caffè, del tè caldo, freddo..."

Dopo che la ragazza si mostrò così gentile ed altrettanto servizievole, John scoppiò a ridere con aria felice e Tom la guardò con un mezzo sorriso quasi imbarazzato. "No, grazie, Lawrence, davvero sto bene così. Ti ringrazio però del bel pensiero."

Lawrence chiamata dal fratello e dagli amici, o le amiche semplicemente Laurie sorrise felice. "Di nulla!"

"Allora Tom..." iniziò John notando poi la sorella dirigersi in camera con in mano la sua tazza calda. "Ci sono delle novità al distretto?" Domandò il giovane per poi sedersi sul divano di casa osservando il biondo.

"No, John... tutto procede lentamente." Rispose per poi imitare il suo Vice Capitano. "Ma Floyd e Light stanno continuando ad indagare."

John annuì. "Bene."

Dopo quelle parole, Tom abbassò per un attimo lo sguardo, come se in quel momento si trovasse in seria difficoltà sul come proseguire l'argomento.

Non sapeva come mai... ma quando era assieme a John aveva sempre la voglia di parlare di tutto, anche delle sciocchezze più colossali per riempire i possibili spazi vuoti che potevano crearsi e non fare la figura del pesce lesso difronte a lui.

"Che c'è?" Continuò John inarcando un sopracciglio. "Ho fatto qualcosa di sbagliato?"

Tom lo guardò a sua volta. "No, tu sei perfetto." Si ritrovò a dire. "Stavo solo pensando..."

"A cosa?"

"Al fatto che vorrei tanto ottenere un nuovo pranzo con te. Insomma... se sei d'accordo, ovviamente!"

Dopo quelle parole, John lo fissò intensamente facendo squagliare e contorcere totalmente le budella a Tom che in un attimo percepì il proprio cuore battere come se fosse impazzito.

"Ok, Tom." Annuì allora John facendo sentire Tom in totale paradiso. "Allora domani dopo il lavoro andremo a pranzo, mh?"

"D'accordo."

Dopo quell'accordo Tom si alzò in piedi e dopo uno sguardo intenso ed un saluto caloroso anche per Laurie, Jackson decise di ritornare a lavoro anche per non lasciare la sua squadra senza un punto di riferimento visto che John per quel giorno si era preso una e mezza giornata libera per restare assieme alla sorella.

"Come mai sei rimasto qui Johnny?" Cinque minuti più tardi, Lawrence si ritrovò a fissare il fratello con uno sguardo molto confuso. "Non dovresti essere a lavoro con Tom?"

"Oggi sto qui con te. Contenta tesoro mio?" Domandò con un piccolo e scherzoso sorriso.

"Fai come vuoi." Rispose per poi accendere la tv e cercare la sua serie tv preferita: Grey's Anatomy.

John&Tom ~ Due ragazzi a Parigi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora