Dopo una decina di minuti a piedi, Tom entrò a lavoro incontrando così i suoi colleghi.
"Oi, buongiorno Tom, come va?"
"Ciao, Amanda tutto ok, come al solito e tu invece?" Rispose il ragazzo illuminando gli occhi che avevano una tonalità di verde smeraldo molto bella, quasi disarmante. "Come stai?"
La ragazza sorrise per poi spostarsi immediatamente una ciocca di capelli all'indietro e sedersi davanti alla sua scrivania accendendo il computer. "Non c'è male."
A quel punto Tom annuì con un piccolo sorriso. "Va bene, allora io vado che il lavoro mi aspetta.""Ok. Ciao Tom, a dopo!"
"Ciao."
Detto ciò, il giovane protagonista si avviò verso la sua postazione di lavoro e in un attimo anche lui accese il suo portatile nuovo di zecca incominciando così a svolgere il suo mestiere, non prima dell'arrivo di un nuovo messaggio.
Thomas infatti ricevette un video da parte di sua madre Jacqueline, una donna di mezza età dall'aria dolce che ogni giorno lo contattava per salutarlo e augurargli una buona giornata.
"Ehi, tesoro! Come va lì a Parigi? Come ti trovi nella capitale francese?"
Tom infatti da due anni circa, nonostante la sua giovane età, si era trasferito a Parigi dalla bellissima Londra sua città natale per poter lavorare come Vice Capo dell'FBI, il suo sogno sin da quando era un bambino di dieci anni.
"Ciao, mamma. Sì, va tutto bene come sempre, non ti devi preoccupare." Sorrise.
"Eh, tesoro... non puoi impedirmi di preoccuparmi per te. Non so se lo hai capito, ma tu caro non svolgi un lavoro molto semplice, lo sai no?"
"Lo so mamma. Ma come ti ho già detto altre volte, io sto bene e soprattutto, so badare a me stesso. Davvero, stai tranquilla, ok?"
A quelle parole, Jacqueline sospirò sommessamente con un'aria decisamente sconfitta. "Come vuoi." Sorrise un attimo più tardi. "Sarai sempre il mio orgoglio."
Tom sorrise. "Grazie mamma. Adesso ti saluto perché devo andare. A presto.""Ciao caro."
Una volta che la comunicazione venne interrotta, l'attenzione di Tom venne calamitata su un uomo dai capelli scuri e la barba incolta che aveva le manette e che era tenuto sottobraccio da due guardie che Tom conosceva bene.
"Floyd, Light." Disse Tom avvicinandosi avendo notato tra di loro una certa tensione. "Che cosa è successo?"
Dopo quella domanda Light, una ragazza alta con i capelli crespi e riccissimi, dalla pelle color cioccolato e gli occhi color mandorla lo guardò per un attimo."Buongiorno Vice Capo Jackson." Rispose a quel punto la ragazza. "Se ci segue nell'altra stanza, magari ne parliamo con calma."
"D'accordo andiamo." Assentì.
Qualche secondo più tardi, Tom si mise a sedere davanti ad una scrivania nel mentre Floyd e Light che erano fratelli gemelli, fecero accomodare il malvivente davanti al loro Vice che in quel momento aveva uno sguardo molto serio e decisamente concentrato.
"Allora..." Iniziò Tom. "Che cosa sta succedendo qui? Chi è quest'uomo e perché lo avete arrestato?"
Dopo quelle domande, Floyd guardò il suo Vice.
"Quest'uomo è stato colto in flagrante mentre cercava di spacciare droga ad alcuni uomini."
"Non è vero!" Disse l'uomo con uno sguardo piuttosto strafottente. "Lei si sta sbagliando, io non c'entro niente!"
"Vuoi dire che io e l'ispettore Knight abbiamo avuto delle visioni?!" Urlò a quel punto Light con rabbia.
"Esatto!" Rispose l'uomo con una faccia da schiaffi.
"Avete avuto le visioni e il vostro Vice Capo lo può intuire. Non avete niente contro di me. Siete solo dei bugiardi." Detto ciò, Light gli strinse il colletto con leggera forza, provando a trattenere la collera, pur sapendo che in realtà i delinquenti facevano spesso, o sempre così.
A quel punto Tom grattandosi il mento con poca, ma intensa barba si alzò dalla seggiola dicendo: "Trasferitelo in carcere e buttate via la chiave."
"Con vero piacere, Vice!" Rispose a quel punto Floyd con uno sguardo molto felice e decisamente determinato nel compiere personalmente quell'ordine impostogli dal suo superiore.
In quel momento però, nel mentre i due gemelli Floyd e Light svolgevano il loro compito, il trafficante di droga, un certo Arnold Smith, tentò di fuggire dal Distretto di polizia cecando di dare dei colpi ben assestati ai due poliziotti che comunque, nonostante le botte lo tennero fermo con le braccia in modo da non fare mosse avventate o altro.
"Lasciatemi!" Urlò l'uomo cercando di dimenarsi il più possibile, ma senza risultati. "Lasciatemi, adesso!"
"Dove credevi di scappare? Eh?!"
Nel mentre Floyd e Light lo tenevano fermo e Tom chiamava una volante per prelevarlo direttamente difronte al portone dell'edificio, un uomo dai capelli scuri e gli occhi chiari, entrò dentro.
In quell'istante c'era una grande confusione in giro, in quanto il malvivente aveva creato molto scompiglio.
A risolvere il tutto però, ci pensò il nuovo arrivato che attirando l'attenzione di tutti, urlò.
"Seguitemi nel mio ufficio."
Detto ciò, Tom che come ben sappiamo era il Vice in quell'attimo lo guardò con aria davvero stupita e quasi scioccata. "Scusi?"
"Sono il nuovo Capo, Jonathan Taylor!"
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John&Tom ~ Due ragazzi a Parigi
Lãng mạnTom è un ragazzo sempre sorridente che ama la vita nonostante tutto. Un giorno e per caso, un uomo più grande di lui si imbatte nella sua strada e nulla sarà più come prima: ma di che cosa stiamo parlando? 2019.