Brooke Malfoy, sorella minore di Lucius, verrà smistata in Grifondoro, diversamente da tutta la sua famiglia. Che sia solo un caso? O c'è qualcosa di più? Qual'è il segreto del suo migliore amico? Ma soprattutto perché le persone a lei più care semb...
Lucius pov's Nott dopo la nostra 'conversazione' è diventato troppo ficcanaso, ma devo evitare che scopra la verità.
Lo devo fare per l'onore dei Malfoy, ma soprattutto per la vita di Brooke.
"Brooke andiamo in un posto più appartato, qui ci sono troppi ficcanaso" spingo mia sorella lontano dal serpeverde.
Ci dirigiamo in una parte deserta dei sotterranei.
(Ecco ora la uccid- ah no, è la protagonista, uff che noia)
"Brooke lasciami parlare, le domande all'ultimo" premetto prima che possa dire qualsiasi cosa.
"Allora, tu sai la devozione di nostro padre per il Signore Oscuro. Ha deciso di mandarmi, insieme ad altri ragazzi, da lui, per apprendere 'i segreti del mestiere' *faccio le virgolette con le dita*. Volevo allontanarti per non farti soffrire" mento.
Brooke ha gli occhi lucidi, sta in silenzio, sembra pietrificata.
"Bro-" vengo interrotto, dalle sue esili braccia che mi stringono il torace.
La abbraccio anche io, lasciandole un bacio fra i capelli.
"Lu mi sei mancato" dice, ma la sua voce risulta bassa dato che lo dice contro il mio petto.
"Anche tu Brooke" le sussurro.
Ultimo giorno ad Hogwarts
Brooke pov's Una volta chiuso il baule, mi guardo intorno, mi mancherà Hogwarts.
Scendo le scale e mi dirigo in giardino.
Sono tutti lì, James sta parlando con Marls, Sirius sta flertando con una ragazza, Dorcas sta sussurrando qualcosa all'orecchio di Remus il quale diventa paonazzo in viso e poi annuisce grattandosi la nuca imbarazzato,mentre il resto del gruppo ride per una barzelletta di Mary.
"Hey" la voce bassa di Lucius mi fa voltare. I miei occhi si riempiono di lacrime, lui voleva solo proteggermi, ora partirà e non lo rivedrò fino all'inizio della scuola. "Brooke non vado in guerra, tranquilla, ora andiamo il treno sta per partire" scherza.
Mi avvio verso i miei amici, James e Sirius mi prendono in braccio, fancendomi salire sulle spalle del secondo. Scoppio a ridere, attirando verso di me gli sguardi curiosi di vari studenti e studentesse,ma solo uno in particolare mi fa morire il sorriso sul volto.
È Nott.
Mi guarda con una scintilla malevola negli occhi e con uno strano ghigno beffardo.
I nostri sguardi si mescolano, tutto sembra svanire, ci siamo solo io e lui.
Egli alza una mano per farmi un cenno come per salutarmi.
Distolgo lo sguardo spaventata, mentre, sempre sulle spalle del mio amico, mi dirigo al treno.
Ho dormito per quasi tutto il viaggio. Santo Remus che mi ha fatto da cuscino per tutta la durata del mio 'piccolo riposino'.
Al mio risveglio siamo quasi in stazione, guardo i miei amici, James gioca con il suo boccino, mentre Peter lo guarda ammaliato. Sirius ha una strana espressione, deve essere per la sua famiglia.
Gli prendo la mano stringendola, lui distoglie lo sguardo dal finestrino per posarlo sulle nostre mani.
Alza lo sguardo verso di me, posso notare i suoi occhi lucidi e il suo sorriso, quasi spento.
Mi sento male all'idea di quello che sua madre potrebbe fargli.
Il fischio del treno ci avverte del fatto di essere arrivati a destinazione.
Preso tutto, do gli ultimi abbracci ai miei amici, per poi incamminarmi, verso le tre teste biondo platino che spiccano fra la folla.
Mia madre mi saluta con bacio su entrambe le guance, mentre mio padre si limita a guardarmi con un piccolo sorriso.
Sembrano tutti a disagio, compreso Lucius.
"Andiamo, Lucius le tue valigie sono già pronte, partirai il prima possibile e vedi di non combinare casini, siamo già-" "ABRAXAS!" esclama una voce acuta.
"Druella, Cygnus che piacere" "Salve ragazzi, Lucius sempre più in forma" saluta Cygnus. "Le vostre figlie?" domanda mia madre. "Andromeda e Bellatrix sono già dall'altra parte del muro, mentre Narcissa è più in là" indica un gruppo di ragazze serpeverde.
Una ragazza con lunghi capelli biondi si avvicina con estrema grazia a noi, io al confronto sembro un ippopotamo o Slash post-sbronza.
"Lucius ricordi Narcissa" annuncia mia madre, si mamma io esisto. "Certamente" risponde mio fratello con un sorriso forzato per poi fare il baciamano alla ragazza. Cerco di trattenere le risate, per la faccia svogliata di Lucius e quella imbarazzata di Narcissa.
"Brooke, Narcissa inizierà a frequentare molto di più la nostra famiglia, spero che fra voi due si instauri una bella amicizia" spiega mio padre,per poi fare l'occhiolino a Cygnus. "Come mai?" domando. "Lo capirai più in là" risponde mia madre puntando lo sguardo sulla famiglia dei Rosier, che stava parlando a qualche metro più in là.
So che questo capitolo fa abbastanza schifo, ma mi spiace, l'ho scritto alle 22:00 di domenica sera, dopo una maratona di Death Note e aver visto un film in giapponese sottotitolato in arabo (si avete letto bene in arabo, e no, non parlo né arabo, né giapponese, ma in qualche strano modo l'ho capito ed è anche bello) che vi consiglio se riuscite a trovarlo in italiano si chiama “Daytime Shooting star” 昼間の流れ星 (Hiruma no nagareboshi).
Comunque ora sono in pullman è ho sonno, e devo prepararmi psicologicamente per prendere la navetta che sarà strapiena e alle successive tre ore di latino consecutive.
Scusate se non sto aggiornando molto spesso, ma mi sto ancora adattando ai nuovi orari.
Come vi sembra la storia?
Ecco a voi Slash
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Bene ora immaginatelo post-sbronza.
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