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Cassie si svegliò con tutti i muscoli indolenziti, in alcune parti del corpo non sapeva nemmeno di averli.
Si girò su un fianco e vide una chioma scura spuntare da sotto le coperte. Stanotte aveva dormito con suo fratello...
Dormire è un eufemismo. Le sussurrò ironicamente una vocina nella testa. Doveva ammettere che però questa volta aveva proprio ragione, avevano peccato. Non sapeva proprio come fosse potuto succedere. Non è vero, lo sapeva benissimo come fosse successo ma non riusciva a capire come avesse potuto mettere da parte tutte le regole morali che le avevano inculcato in testa sin da bambina.

Che poi, non era così difficile, per la società avresti potuto farti il mondo intero nei modi più perversi che ti fossero venuti in mente, unico paletto: assolutamente non un tuo familiare.
Cassie si alzò silenziosamente dal letto, abbandonando il bell'addormentato in quelle lenzuola scure che odoravano di incesto e malattia. Deglutì sommessamente, una lacrima le solcò la guancia. Attraversò la stanza minimalista del fratello e si diresse in bagno veloce come un fulmine. Doveva assolutamente farsi una doccia, doveva ripulirsi. Se la madre avesse saputo...
Basta! È stato un errore, è stato un errore stupido e sbagliatissimo. Appena si sveglia anche Dylan ne parliamo e lui concorderà con me. Non me parleremo mai più e tutto tornerà come prima.

Appena l'acqua iniziò ad uscire, Cassie cominciò ad insaponarsi con furia fino a farsi arrossare la pelle. Voleva cancellare tutto, ogni momento di quella notte sbagliata. Iniziò a piangere e singhiozzare. Le lacrime si mescolarono con l'acqua, senza lasciare traccia del loro passaggio. Quando si sentì completamente svuotata, chiuse l'acqua e si coprì con un asciugamano bianco latte. Si diresse verso lo specchio e iniziò ad asciugarsi i capelli in tutta fretta.
L'idea di parlare con Dylan la imbarazzava ma non c'erano altre soluzioni.

Tornò in camera sua, aprì l'armadio e prese dei vestiti a caso che indossò velocemente, un maglioncino leggero color porpora e dei semplici skinny jeans scuri.
Cassie si guardò allo specchio e inspirò profondamente. Si recò nuovamente verso camera del fratello e bussò alla porta.
《Si?》sentì boffinchiare dall'altro lato.
Entrò e trovò Dylan completamente nudo davanti al guardaroba.
《Copriti per l'amor del cielo!》urlò Cassie coprendosi gli occhi.
Il fratello la guardò accigliato e scoppiò a ridere.
《Com'è che adesso siamo così pudiche? Non mi è sembrato che stanotte ti dispiace se tanto》.

《Ti volevo parlare proprio di questo infatti... e copriti!》 Urlò ancora la ragazza esasperata.
Dylan prese un paio di pantaloni della tuta e li indossò con tutta la calma di questo mondo.
《Quindi? Cosa volevi dirmi?》chiese con un sorrisetto malizioso.
Cassie prese un altro respiro profondo e iniziò a vomitare un vagonata di parole senza fermarsi.
《Stanotte è stata un errore. Non so neanche come diavolo possa essermi venuta in mente una cosa tanto riprovevole. Nessuno sano di mente lo farebbe mai, sono disgustata da me stessa. È stato uno sbaglio, un enorme e gigantesco sbaglio. Nessuno lo dovrà mai sapere e non si dovrà ripetere è chiaro?》iniziò a singhiozzare nuovamente 《sei mio fratello Cristo santo...》disse coprendosi il volto con le mani.

Il sorriso di Dylan si trasformò in una smorfia di dolore e amara consapevolezza.
Ma in un attimo riuscì ad indossare la sua solita maschera d'indifferenza.
《Hai perfettamente ragione. È stato un errore e non si ripeterà più. Adesso esci dalla mia stanza》rispose brusco.
Qualcosa in quelle parole fece sentire Cassie ancora peggio di come già non stesse, ma obbedì ugualmente e uscì in silenzio chiudendosi la porta alle spalle.

***

Dylan si sedette sul materasso. Non riusciva a capire cosa fosse successo, la notte prima era stato bene come non era mai stato con nessun'altra ragazza, come poteva essere sbagliato? Eppure lei lo aveva definito un errore. Aveva visto il disgusto con cui lo aveva guardato un attimo prima e non sarebbe mai riuscito a dimenticarlo.
Perché un fratello e una sorella non potevano amarsi liberamente? Cosa c'era di sbagliato? I regnanti si sposavano continuamente fra di loro fino a non molti secoli prima. Perché adesso la società aveva deciso che era una cosa immorale?
Tutte queste domande non fecero che peggiorare il suo umore, anche perché non lo avrebbero aiutato in alcun modo a risolvere quel casino.

Perché in effetti era un gran bel casino. Dylan sospirò, andò verso lo specchio incastonato nel suo guardaroba e si avvicinò. Aveva davvero una brutta cera e non era assolutamente da lui.
《Forza bello riprenditi!》disse a se stesso schiaffeggiandosi le guance.
Poi si diresse verso il bagno e si fece una doccia fredda che gli schiarì le idee.
Cassie ha ragione. Ho sbagliato e ho fatto un casino, lei vuol far finta di niente e, in effetti, mi sembra la cosa migliore. Non è successo niente. Questa notte non è mai esistita. Siamo solo un fratello e una sorella che vivono insieme dopo molti anni che non si sono visti
Tutto qui.

Si ripeté le ultime frasi per almeno dieci volte, come un mantra. Affinché penetrassero per bene. Quando fu soddisfatto tornò in camera, si vestì con una t-shirt scura aderente e un paio di jeans sempre scuri. Si legò le scarpe e uscì chiudendosi la porta alle spalle.
È ora di bere. È ora di bere e scopare. Soprattutto di scopare. Pensò mentre scorreva la rubrica del telefono pensando chi potesse fare al caso suo.
Un nome catturò la sua attenzione.
Perfetto.
Premette sull'icona del nome e dopo qualche secondo una voce calda e sensuale gli rispose.

《Ciao tesoro, era tanto che non ti facevi sentire》.
《Sono stato impegnato ultimamente》rispose Dylan gentilmente.
《L'ho sentito in giro sì...》rispose l'interlocutrice.
《Ci vediamo da Freddy fra dieci minuti per prendere un caffè? 》.
《Volentieri tesoro. A fra poco》rispose la ragazza riattaccando un attimo dopo.
Stai per fare una cazzata amico. Disse la vocina dentro la sua testa. Ma Dylan la ignorò incamminandosi verso il luogo dell'appuntamento.

Un Amore SbagliatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora