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《Dylaaaan! Dylaaaan scendi e dacci una mano!》 Urlò Cora Dal finestrino dell'auto.
Lungo il viaggio si erano fermate in un motel per dormire qualche ora ed erano ripartite fresche e riposate, arrivando a casa la mattina seguente.
Cassie scese dall'auto e si stiracchiò le gambe, dopo tre ore di macchina le sembrava di avere due budini al posto dei piedi.
Si guardò intorno e rimase piacevolmente sorpresa. Era una piccola cittadina di montagna, ogni casa aveva un piano terra e un piano superiore.
Era tutto completamente diverso da quello a cui era abituata.
《Dylaaaan!》 Urlò nuovamente sua madre.
《Ehi calma! Ti avevo sentita, eccomi》 disse una voce profonda alle spalle di Cassie.

《Ciao sorellina, quanto tempo》 disse il moro con un mezzo sorriso.
Cassie lo guardò esterrefatta.
Da quando si era trasferita con suo padre, non aveva praticamente più sentito suo fratello che all'epoca aveva circa 8 anni e adesso... Adesso ne avrebbe dovuti avere 23 già compiuti, con un fisico da Dio Greco, capelli castano scuro, col taglio militare e due occhi verde smeraldo, una visione per qualsiasi ragazza.
《Vedi qualcosa che ti piace?》 Chiese Dylan intercettando lo sguardo della ragazza che lo stava ancora fissando.
Cassie divenne tutta rossa per l'imbarazzo.
《S-scusa... Io sono Cassie》 borbottò imbarazzata.
《Si lo so chi sei》 rispose Dylan mettendosi a ridere.
《Smettila di metterla in imbarazzo e porta dentro gli scatoloni》 ordinò sua madre.

《Li porto nella stanza degli ospiti?》.
Sua madre annuì e si avviò verso il porticato.
《Vieni cara, ti preparo qualcosa da mangiare》 disse dolcemente sua madre, prendendola per le spalle.
《Non ce n'è bisogno, non voglio disturbare...》 Rispose Cassie.
《Ma quale disturbo? Sei mia figlia, questa adesso è casa tua. Però ti avverto, Dylan a volte può essere davvero senza pudore, quindi non ti scandalizzare troppo quando lo vedrai gironzolare in mutande》 ridacchiò Cora fra sé.
《O-ok》 rispose Cassie raffigurandosi quel bellissimo palestrato senza vestiti e, arrossendo immediatamente un attimo dopo.
È tuo fratello. Non puoi fare questi pensieri.

Cora le preparò delle Crêpes con la marmellata che finì in due secondi.
《Attenta che se continui a mangiare così, presto quello splendido culetto scomparirà》 disse una voce alle sue spalle.
Cassie si girò sconvolta per quell'affermazione verso il fratello.
Ma come si permette? Neanche mi conosce!
《Dylan smettila! Non dovevi andare a fare delle commissioni stamattina? Allora vai》 lo brontolò Cora.
《Va bene, ci vediamo dopo》 disse il moro facendo l'occhiolino.

《Scusalo, ho provato a crescerlo come si deve. Ma sono sempre fuori per lavoro e non è stato semplice》 sospirò sua madre sconsolata.
《Non preoccuparti, ci farò l'abitudine》 rispose Cassie, accennando un sorriso.
《È il primo sorriso che ti vedo fare da... Beh da quando ti ho rivista, sei molto bella quando sorridi bambina mia》 rispose la donna pizzicandole la guancia.
《Grazie》 rispose Cassie rabbuiandosi un istante dopo.
Con suo padre rideva continuamente, era un uomo dolce ed estremamente simpatico.

Devi andare avanti, devi farlo per lui. Non avrebbe voluto che tu passassi il resto della tua vita a piangere.
Si tirò due schiaffetti sulle guance e si alzò in piedi.
《Vado ad aprire qualche scatola e inizio a mettere i vestiti nell'armadio》 disse avviandosi verso le scale.
《Certamente, la tua stanza è quella in fondo a sinistra, salgo anche io che devo preparare le valigie. Domani devo partire per un viaggio di lavoro, starò via tre giorni, ma non preoccuparti, si prenderà Dylan cura di te》 rispose sua madre affiancandola.
Cassie si irrigidì.
Tre giorni da sola con suo fratello che non vedeva da quindici anni...
Sarebbe stato alquanto imbarazzante, ma forse, avrebbero potuto raccontarsi quello che avevano passato in quegli anni.

Non sarà così male. Pensò Cassie entrando nella sua nuova camera.
Per la seconda volta in poche ore rimase a bocca aperta, quella camera era due volte più grande rispetto alla sua.
Un letto a baldacchino a due piazze costeggiava la parete di sinistra, di fronte si trovava uno splendido armadio a muro di legno di noce, affiancato da una scrivania dello stesso materiale.
Aprì alcune scatole ai piedi del letto e iniziò a tirare fuori dei vestiti e appenderli delicatamente nell'armadio.
Dopo qualche ora, esausta, si coricò sul letto e si addormentò subito.

《Svegliati! Tesoro svegliati è ora di cena》 sussurrò Cora al suo orecchio, scuotendola delicatamente.
Cassie aprì lentamente gli occhi.
《Cena?》 Chiese confusa.
《Si, hai dormito tutto il giorno. Dormivi così bene che mi dispiaceva svegliarti》 rispose Cora sorridendo dolcemente.
Papà diceva sempre che mamma era un'arpia, con me si comporta sempre così bene...
《Ti ringrazio, mi lavo le mani e scendo》.
《Va bene, stasera serata fra donne. Dylan è fuori con gli amici》 disse sua madre uscendo dalla sua camera.

Sentì una sensazione di delusione scaturire dopo quelle parole.
È tuo fratello, è normale che esca con i suoi amici. Non può mica sconvolgere tutta la sua vita solo perché la sua sorellina è di nuovo a casa.
Iniziava veramente ad odiare quell'irritante vocina nella sua testa.
Però per questa volta, dovette concordate con lei.
Scese le scale e passò una tranquilla serata con sua madre, parlando di quello che aveva fatto fino a quel momento, amici, scuola e università.
《Nella città vicina ci sono delle ottime università》 disse d'un tratto sua madre.
《Vorrei prendermi un anno di pausa e lavorare un po', se per te non è un problema》 rispose Cassie.

《Per me non ci sono problemi, c'è un amico di Dylan che gestisce un bar poco distante da qui, prova a sentire se assumono》 propose Cora sorridendo.
《Grazie, lo farò》 rispose Cassie educatamente.
Dopo aver finito di cenare, andarono in sala dove le attendeva un immenso schermo piatto di 50''》.
《Wow...》 Esclamò Cassie estasiata.
《Dylan è fissato con questi aggeggi tecnologici, io non so neanche come accenderlo》 sospirò Cora.
《Posso?》.
《Certamente, io però vado a letto che domani mattina devo svegliarmi presto. Vi chiamo appena arrivo in hotel, buonanotte tesoro》 disse dandole un tenero bacio sulla testa.
《Buonanotte》 rispose Cassie accomodandosi sul soffice divano a penisola e accendendo quel magnifico esemplare di tecnologia moderna.

Un Amore SbagliatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora