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Cassie guardò Dylan e Jennifer allontanarsi, sospirò pesantemente e si voltò verso Zac.
《Abbiamo lasciato un discorso a metà 》disse guardandolo con la coda dell'occhio.
《Tu dici? A me sembrava più che chiarito il fatto che tu fossi la mia ragazza》scherzò il biondo.
Cassie allora lo spintonó amichevolmente e un sorriso genuino le spuntò sulle labbra.
《Dico davvero!》insistette.
Zac la prese per mano e iniziarono a passeggiare verso casa.
《Come possiamo fare per continuare a vederci?》chiese nuovamente Cassie.
Zac si grattò il mento pensieroso.
《Teoricamente il fine settimana non dovresti avere lezione, io lavoro principalmente la sera quindi il giorno potremmo vederci》rispose sorridendo.

《Ma il pomeriggio non dovresti riposarti?》 Chiese Cassie stringendogli inconsciamente la mano.
《Un paio di giorni a settimana posso sopravvivere senza riposarmi. Soprattutto se li utilizzo per vedere la mia ragazza》rispose con un sorriso sghembo.
Cassie lo guardò sorridendogli di rimando e non potè che ammirarne per la centesima volta la bellezza ultraterrena.
《Va bene allora, faremo così 》.
《Adesso ti accompagno a casa che volevo anche scambiare due chiacchiere con tuo fratello se non ti dispiace》aggiunse facendole cenno di attraversare la strada.
Cassie scosse la testa con nonchalance ma l'ansia la divorava.

Poco più di una settimana prima lei e Dylan avevano commesso il più orribile dei peccati, dopo lo aveva rinnegato e adesso aveva deciso di uscire col suo migliore amico. E tutti i giorni Dylan l'avrebbe portata a lezione e avrebbero passato quasi un'ora e mezza di viaggio insieme fra andata e ritorno. Dire che sarebbe stato imbarazzante era un eufemismo. Il tragitto fu troppo breve e in pochi minuti arrivarono davanti casa di Cassie. Zac da vero gentiluomo le diede un dolce e casto bacio sulle labbra e poi entrarono in casa.
Cassie si diresse in camera sua per lasciare i due ragazzi parlare fra loro e iniziare a scaricare tutte le pratiche per l'iscrizione al college.

***
Dylan era stravaccato sul divano quando sentì la porta di casa aprirsi. Non fece in tempo a girarsi che sua sorella era già scappata su per le scale, lasciandolo solo col suo migliore amico che lo guardava silenzioso.
《Pensi di restare lì per sempre?》chiese con la sua solita aria strafottente.
《Dov'è Jen?》chiese Zac guardingo.
《È tornata a casa sua, mica dobbiamo stare sempre insieme》rispose secco il moro.
《Mi dispiace di non averti detto di tua sorella》iniziò Zac in tono mortificato.

《Promettimi solo che non la farai soffrire》ribatté Dylan stringendo il bracciolo del divano.
《Non le avrei mai chiesto di uscire se non fossi stato serio》rispose Zac.
Dylan deglutì pesantemente. Quella conversazione non gli piaceva per niente. Ma che altro poteva fare? Lei era sua sorella e aveva messo bene in chiaro le cose fra loro. Stava provando in tutti i modi ad andare avanti riprovando a uscire con Jennifer ma averla fissa intorno non aiutava per niente. E poi si era anche offerto di portarla a lezione, che stupido masochista che era.

《Allora D? Ti sta bene?》chiese Zac riscuotendolo dai suoi pensieri.
《Certamente, ora però se non ti dispiace vorrei farmi un pisolino》disse Dylan congedandolo freddamente.
Il biondo colse il messaggio al volo e dopo un ultimo saluto uscì di casa.
Dylan allora si rese conto di avere trattenuto il respiro per interi minuti ed espirò tutto insieme.
《Cazzo!》urlò dando un pugno al divano.
Sentì le scale scricchiolare e poi una splendida chioma rossa fece capolino dal piano di sopra.
《T-tutto bene?》chiese Cassie incerta.
Il cuore di Dylan perse un battito al suono della sua voce ma subito si riscosse.

《Sì tutto bene, la TV fa i capricci. Forse la dovrò cambiare 》rispose spegnendo il televisore e alzandosi dal divano. Le passò accanto sforzandosi di non guardarla ma lei lo fermò bloccandolo per un braccio.
《Ehm... domani se non ti scoccia dovrei andare al College a consegnare i documenti per l'iscrizione 》disse Cassie titubante.
Dylan non riusciva a muoversi, sentiva solo la mano calda di lei sulla pelle e il respiro gli divenne affannoso.
《Dylan? 》la voce della sorella lo riportò alla realtà.
《Sì nessun problema, dopo fammi sapere a che ora vuoi partire. Adesso vado a farmi un pisolino》disse brusco, scostandosi dalla presa di lei.

***
Cassie guardò il fratello salire le scale e scomparire nel corridoio superiore e sospirò pesantemente. Era davvero felice per come si stavano mettendo le cose con Zac, ma Dylan era una presenza costante nella sua vita, vivendo nella stessa casa. Non sarebbe stato per niente facile superare quella situazione di imbarazzo ma ce l'avrebbe messa tutta, per suo padre, per se stessa e per Dylan. Nonostante tutto voleva davvero che lui potesse essere felice anche se non con lei e, anche se odiava ammetterlo, quella Jennifer sembrava davvero adatta per uno come suo fratello.

Il telefono le iniziò a vibrare e non appena vide il mittente un sorriso le spuntò sulle labbra.
Z: allora ci vediamo sabato?😘
C: non vedo l'ora! 😊
Nonostante si fossero appena lasciati, quel messaggio le scaldó il cuore. Ancora non riusciva a capire come una come lei potesse interessare a uno come Zac, soprattutto vedendo le ragazze che frequentavano il bar. Ma ne era felice. Sperava davvero che tutto piano piano, si sarebbe aggiustato e un giorno sarebbe tornata alla normalità. Tornando verso la sua camera passò davanti a quella del fratello.

《Ho detto che ci vediamo domani sera. No prima non posso va bene? Non mi stressare lo sai che odio queste cose!》. Cassie sentì urlare e sbattere qualcosa per terra, immaginò che Dylan stesse discutendo con qualcuno a telefono ma non volle mettersi in mezzo. Così continuò verso camera sua e chiuse la porta. Inspirò ed espirò un paio di volte, cercando di fare mente locale per i documenti da portare il giorno dopo per l'iscrizione. Aveva sistemato tutto in una cartellina, non restava che pagare la tassa di iscrizione ed era fatta.
Si fece una lunga doccia calda, si mise il pigiama e si coricò sul letto, addormentandosi quasi immediatamente, senza neanche cenare.

Un Amore SbagliatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora