<<Me fai senti' quarcosa de tuo prima de dormì? Nun m'hai fatto senti' nulla ancora>> gliel'aveva chiesto dopo un po' che erano sdraiati insieme. Il riccio si era dovuto rialzare, per prendere la chitarra, ma non gli era pesato.
Anzi, Ermal aveva sorriso a quella richiesta. L'avrebbe accontentato perché, magari, si sarebbe addormentato più facilmente.Non lo vedeva ancora del tutto tranquillo. Così aveva sperato che la canzone funzionasse come una ninna nanna.
Aveva scelto "A parte te", voleva dargli un pezzo della sua anima e quella si addiceva anche al fine che si era prefissato.
Alla fine, però, ci aveva ripensato e aveva cambiato idea.
Aveva iniziato a suonare "Schegge", perché sì. Non era giusto che la ascoltasse quando sarebbe uscito l'album.
Solo che, il moro, era crollato ancora prima della fine della canzone.
Stremato dalle ultime ore.Ermal aveva appoggiato la chitarra cercando di fare il minor rumore possibile. Si era risdraiato, per poi addormentarsi poco dopo, il più vicino possibile a Fabrizio.
*
Ermal non credeva di aver mai passato una notte così tranquilla durante la sua vita. Da piccolo era andata sempre piuttosto male, da che ne aveva ricordo, e poi…
Negli anni successivi il passato l'aveva sempre perseguitato, almeno finché non era arrivato Fabrizio. Il suo consiglio l'aveva aiutato più di quanto aveva fatto credere al maggiore. Non aveva più avuto incubi da quando aveva scritto quelle due canzoni (eccetto il periodo in cui Fabrizio gli aveva dato la notizia del suo trasferimento), ma la notte non riusciva comunque a stare tranquillo del tutto. Si svegliava spesso nonostante l'assenza di incubi e per il più delle volte non si svegliava nemmeno riposato. Eccetto quella mattina.
Quella era stata la notte che aveva sempre desiderato. Quella in cui ti senti tranquillo e la mattina dopo apri gli occhi stranamente riposato, senza che la sveglia ti tiri giù dal letto.Ecco, lui si era sentito esattamente così.
Rilassato.Per quello ora si ritrovava a guardare Fabrizio, mentre dormiva, e non credeva ci fosse nulla di più bello. Aveva il braccio appoggiato al cuscino e sosteneva la testa con il palmo della mano. Gli aveva sorriso non appena l'aveva visto stiracchiarsi e aprire lentamente gli occhi.
<<Ehi>> aveva sussurrato.
<<Sei… sei sveglio da tanto?>> Fabrizio nemmeno si aspettava che Ermal fosse ancora lì. In realtà credeva che se ne sarebbe andato non appena si fosse addormentato. Invece si era sbagliato.
Per quello si era ritrovato anche lui a sorridere di riflesso. <<No, da una decina di minuti>> gli aveva detto poi il riccio.
<<Sei stato tutto il tempo a fissarme così? No, perché sei inquietante>> aveva detto corrugando la fronte.
<<Idiota>> era poi scoppiato a ridere.
<<Ce sarai tu>> aveva ribattuto il moro facendogli la linguaccia.
<<Eri più simpatico mentre dormivi>> Ermal aveva allungato la mano e gli aveva scompigliato i capelli. Fabrizio aveva sorriso ancora di più a quel gesto. A vederlo, Ermal aveva constatato che sembrava molto più tranquillo della sera precedente. Non gli aveva mai parlato di questo Claudio, ma di certo non avevano un buon trascorso. Anzi, da quello che aveva capito - in quel poco che aveva sentito - si erano lasciati anche male, l'ultima volta che si erano sentiti o visti. Aveva deciso di provare a chiederglielo e vedere come sarebbe andato. Così si era buttato <<Vuoi… Vuoi parlare di quello che è successo ieri sera?>> era stato un po' titubante all'inizio, Fabrizio l'aveva guardato negli occhi per poi spostare lo sguardo su un punto indefinito del muro, dietro la spalla del riccio.
<<Grazie ma…>> aveva preso un respiro profondo <<No. Claudio è una storia chiusa e voglio che lo rimanga>> Ermal aveva fatto un cenno d'assenso con la testa. Il moro aveva fatto passare qualche secondo prima di dire <<Però vojo fa' 'na cosa>> aveva un tono sicuro e il riccio non aveva potuto far altro che rispondere curioso un <<Cioè?>>
<<Viè qua>> aveva messo una mano intorno al collo di Ermal e se l'era portato a sé. Aveva iniziato a baciarlo senza nemmeno pensarci e non calcolando minimamente che fosse prima mattina. Non ci aveva badato e nemmeno gli era interessato più di tanto.
In quel momento, gli interessava solo stargli il più vicino possibile.Si erano staccati poco dopo, con il sorriso sulle labbra. Ermal aveva appoggiato la testa sul cuscino vicino all'incavo del collo di Fabrizio e gli aveva portato un braccio intorno al bacino.
<<Cos'è cambiato fra noi?>> aveva chiesto d'un tratto al moro.
<<Avemo fatto quel passo che tutti ce dicevano de fa'?>> l'aveva detto sorridendo e lo sguardo di Ermal, per un attimo, si era rabbuiato.
<<Bizio…>> aveva preso tempo e si era tirato a sedere con le gambe incrociate, mentre continuava a guardarlo, prima di dire <<a proposito di questo, c'è una cosa che non ti ho detto>> giocherellava con la manica della maglia per trovare il coraggio e non l’aveva mai guardato negli occhi, nemmeno mentre lo diceva.
<<Io lo ricordo il primo bacio che ti ho dato. L'ho ricordato quasi subito, ma non te l'ho mai detto perché credevo che tu non provassi nulla e non mi avessi chiesto nulla per quello>> l’aveva buttato fuori tutto d’un tratto. Fabrizio l’aveva guardato confuso tutto il tempo per poi lasciarsi andare <<E io che credevo che sarei rimasto co' solo er ricordo de quel bacio, che pe' te manco era esistito. Annamo bene>> e sorridere.
<<Non ho intenzione di smettere di baciarti ora che l'ho fatto una volta>> aveva detto poi il minore prima di mettersi in ginocchio e avvicinarsi al moro.
<<Se è un modo pe' dimme che provi quarcosa pe' me, avemo da lavora' parecchio>> sì, dovevano lavorarci parecchio in quel caso, anche se Fabrizio la trovava una cosa carina il fatto che non riuscisse ad esternare i suoi sentimenti, ma li facesse capire in altro modo.
<<Tanto lo sai, no?>> aveva chiesto il riccio. Il moro aveva risposto un vago <<Potrei>> prima di vedere il riccio ridere mentre gli rispondeva <<Sei davvero uno stronzo>>. L'aveva detto tirandogli addosso il cuscino e alzandosi dal letto. Fabrizio aveva sorriso prima di tirarsi leggermente su dal cuscino, puntarsi con i gomiti sul materasso e urlare un <<Ao, 'ndo vai mo?>>.
Ermal era tornato indietro e si era sporto leggermente dalla porta <<A preparare la colazione>> si era poi allontanato, sparendo dalla visuale del maggiore, per tornarci poco dopo e sussurrare un <<Ma non per gli stronzi>> Fabrizio gli aveva lanciato il cuscino sperando di colpirlo, ma il riccio se ne era già andato. Si era ritrovato a ridere da solo, poco dopo.Era felice, Fabrizio.
Felice come non lo era da tempo, quasi in pace con sé stesso. Come se non potesse desiderare di meglio in quel momento. Aveva già completamente rimosso la visita della sera precedente e, in cuor suo, sperava di rimanere senza il pensiero ancora per un po'.
Anzi, sperava proprio che Claudio non si fosse fatto più vedere.<<Muovi il culo o devo venire lì?>> aveva urlato Ermal dalla cucina.
<<Se è 'na minaccia poi pure venì qui, tanto nun me schiodo>> Fabrizio non aveva la minima intenzione di alzarsi, anche se prima o poi avrebbe dovuto farlo per andare a lavoro.
<<Scordati che ti porto la colazione a letto>> il riccio non se l'era fatto ripetere due volte, ma Fabrizio aveva insistito. <<Eddai, che te fa. Tanto è er letto mio, ce faccio ciò che vojo>>
<<Ce fai che?!>> aveva chiesto poi imitandolo prima di riprendere <<Che ti sbrodoli peggio di Anna con il latte>>
<<Te stai pe' becca' er secondo cuscino addosso. T'avviso, eh>> aveva detto fingendo di iniziare a prendere il cuscino e caricare il lancio. Ermal era scappato non appena lo aveva visto.
Quello era stato l'incentivo per far alzare Fabrizio: rincorrere Ermal.
Non si era fermato fino a che non l'aveva preso. Fabrizio non crede, di aver mai sentito Ermal ridere così tanto.Quel suono era terribilmente bello.
Era stato in quel momento che Fabrizio aveva capito che voleva continuare a sentire quel rumore, ogni mattina, per il resto dei suoi giorni.
Note: Capitolo puramente di passaggio, scritto a scopo di fluff post angst.
Son qui solamente per dirvi grazie e per avvisarvi che siamo agli sgoccioli. In tutto sono 30 capitoli più un epilogo.
Siccome sono tutti già scritti, aggiornerò sia di lunedì che di giovedì. Alla prossima!
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Così sfuggente
Fanfic[metamoro|AU|coinquilini][Completa] Quello che Fabrizio non poteva sapere, però, era che quel qualcuno gli avrebbe cambiato la vita.