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[questo capitolo è interamente di Nicolai e anche questo sarà diviso in 2 e ci tengo a specificare che non sono io a scriverli così lunghi, ma la mia collaboratrice @DeaLuna_per_magia]

















Pov's Nicolai

Lo so lo so, avete un po' paura di ascoltare la storia del nipote di un Boss Mafioso.

Ma tranquilli, non vi mangio, ne io, ne mio zio. Comunque, io non avevo, non ho e non avrò mai voglia di diventare anch'io un mafioso, non mi interessa; io ho iniziato una carriera da cantante, sono molto bravo e dopo un bel po' di tempo passato a sperare, cantando nei pub, sono riuscito a trovare un manager e attualmente mi trovo in uno studio di registrazione per incidere il mio primo disco.

Ho appena finito di registrare, stó parlando con il mio menager della canzone che registrerò prossimamente.Quando ad un tratto sento una suoneria diversa a quella classica che mi avvisa dell'arrivo di un messaggio di Marta.

Gli ho messo la suoneria personalizzata per riconosciere i suoi messaggi, non si sa mai cosa mi invii, può essere una cazzata come la sua ultima creazione o quello che deve fare stasera da mangiare, la spesa, ecc., oppure qualcosa di importante, l'hanno chiamata dalla sartoria in Russia per chiederle di tornare la per un periodo perché non riescono più a stare dietro alle richieste dei mafiosi.

Ma, vista l'ora, molto probabilmente è una cazzata, quasi sicuramente la sua ultima creazione visto che questo è l'orario in cui di solito termina di lavorare.

Così decido beatamente di igniorarlo lo guarderò poi, se è veramente importante mi starebbe tartassando di messggi conosciendola.
Il mio menager Bruno vedendo che non sto cagando il messaggio mi dice:

Bruno: "Non guardi il messaggio della 'piccola peste' come la chiami tu? Ormai ho imparato a riconoscere a chi appartiene questa suoneria.
Se ti ha mandato un messaggio vuole dire che è importante sennò non ti avrebbe mandato un messaggio sapendo che a quest'ora stai lavorando"

Così sbuffando accendo il cellulare e apro i messaggi di Marta.

Io: "tanto sarà una delle sue solite cazza-...." mi blocco all'improvviso

COSA. HO. APPENA. LETTO!?

Messaggio da Marta: Nicolai ti prego perdonami mi avevi detto di starne fuori il più possibile ma non c'è la faccio ho troppa paura. Adesso mi serve aiuto, il tuo aiuto.

Penso che i miei occhi esprimano pura furia e vedendo il mio manager indietreggiare spaventato penso che in questo momento faccio paura.

Io: "io vado, ci sentiamo dopo, ho qualcuno da smembrare, sezzionare e dividere in particelle" dico con un tono cupo e minaccioso.

Così prendo dei bei respiri profondi ed esco dello studio andando fino al parcheggio, per poi salire in sella alla mia amata ducati monster 821 e partire a tutto gas verso casa.

Quella piccola peste non c'è verso che per una volta ascolti.

Una cosa le avevo chiesto: di cercare di immischiarsi il meno possibile con la mafia Russa, di rifiutare più lavori possibili invece lei che fa!? Accetta tutto quello che le capita a portata di mano perché!?! Perché ha paura!
Ma vi pare!?!

Per la rabbia strinco il manubrio della moto fino a farmi diventare le nocche delle nani bianche, stringo le labbra e accellero andando contro ogni limite, devo calmare i nervi almeno un pochino senno va a finire che la strangolo fino a farla morire se mi presento ora da lei, perché al momento se mi fosse davanti non sarei in grado di pensare lucidamente e la farei morire senza nemmeno rendermene conto e dopo che tutto ciò sarebbe accaduto mi accorgerei di quello che ho fetto e starei male.

Le voglio bene troppo bene, per me lei è uno scriciolo, una piccola cucciola da proteggere, le voglio bene come ad una sorella, forse, persino più delle mie vere sorelle.

Questo forse e stato determinato dal fatto che io e lei ci siamo conosciuti in una situazione particolare e da la viene il mio istinto di proteggerla, io e lei ci siamo conosciuti in Russia durante il suo anno di apprendistato.

A quel tempo viveno in Russia con mio zio.

Un giorno, mentre stavo riposando sul divano, dopo un sfiancante mattinata ad allenare le nuove reclute di mio zio, lui mi chiama e mi dice di andare con lui a ritirare alcune cose alla sartoria, cosi io accetto e vado.

Incinto di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora