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[scusate il disturbo, volevo solo avvisare che questo capitolo sarà fatto interamente dal punto di vista di Alexander, detto questo buona lettura]























Pov's Alexander

Sono passati un po' di giorni da quando io e Nicolai l'abbiamo fatto; e ultimamente non sto troppo bene.

Ho continue nausee, qualche sbalzo d'umore e l'altro giorno avevo voglia di ananas, ma io a quel frutto tropicale sono allergico; quindi non mi spiego il perché di questa cosa.

In questo momento sono dal medico, magari lui può dare una risposta ai miei sintomi.

Sono in una stanzetta dalle pareti bianche; qualche scaffale e un lettino, ci sono anche dei macchinari, ma non so cosa siano.

Ho già fatto tutti i test, le analisi del sangue, tutto; sto aspettando con impazienza l'esito della visita.

Ovviamente i miei non sanno che sono qui, altrimenti mi ammazzerebbero; già mi immagino la faccia di mio padre se scoprisse che sto usando la sua carta di credito per questa visita.

Oddio.

Finalmente vedo entrare il medico che mi ha visitato; da una letta alla mia cartella clinica e poi mi guarda con un sopracciglio alzato.

Mamma che ansia.

Medico: "bene Alexander, ho il risultato delle analisi e devo dire che sono sorpreso; sei il decimo caso che ci capita di avere qui nel nostro ospedale" sorride.

Io: "quindi dottore? ho una qualche malattia? sono in fin di vita? la prego me lo dica" lo supplicai per farlo andare avanti.

Medico: "no, nessuna di queste cose, lei ha un dono speciale; lei caro Alexander, è in dolce attesa..."

Lo guardai confuso, non capendo cosa stesse dicendo; sicuramente avrà sbagliato la cartella e avrà preso quella di una ragazza, io sono un maschio, non posso restare incinto.

Io: "ne è sicuro dottore? non è che si è confuso e ha preso la cartella di qualche ragazza che starà aspettando con trepidazione l'esito del test per poter rendere felice la sua dolce metà?" chiesi speranzoso.

Medico: "no, mi spiace, ma questa è proprio la sua cartella, e i risultati non mentono, lei aspetta un bambino"

Mi alzai e gli strinsi la mano.

Io: "la ringrazio dottore" sorrisi falsamente, in realtà, vorrei piangere.

E ora cosa faccio?

So già di chi sia questo bambino... l'unico problema è che è il mio migliore amico, porto in grembo il figlio di Nicolai; un'altro problema è: come cazzo faccio a dirlo ai miei?

Mi faranno abortire, o peggio, mi cacceranno di casa!

Io però ho bisogno di sfogarmi, di dirlo a qualcuno... trovato! l'unica persona a saperlo per il momento sarà Elisa, la mia bff (best friend forever).

Medico: "un'altra cosa, torna qui tra due mesi per fare la prima ecografia ok?"

Io: "va bene" detto ciò esco e corro a casa della mia amica, dunque, oggi è lunedì, Nicolai ha l'apprendistato mentre Marta è al lavoro, quindi Elisa è sola a casa, meglio.

Arrivo e busso, subito la mia amica mi apre, io ormai sono in lacrime, mi lancio su di lei e la abbraccio stringendola a me, ora più che mai ho bisogno di lei, è proprio in momenti come questi che sai di poter contare sulla tua migliore amica.

Lei ricambia la stretta dopo aver chiuso la porta, restiamo così per alcuni minuti che per me sembrano ore; lei si stacca e mi fa sedere sul divano per poi darmi un bicchiere d'acqua.



























Continua......






Bye~

Incinto di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora