36. Parte lesa

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Questa settimana Charles mi ha chiesto di passarla con lui a Montecarlo e io ovviamente non mi sono fatta pregare. Il clima qui è decisamente migliore rispetto alla fredda Milano, tanto che abbiamo deciso di passare una giornata in barca con gli amici del pilota.
Quando arriviamo al porto, circa verso le 10 del mattino, incontro finalmente quelle persone che stanno tanto care al mio ragazzo e che, per un motivo o per l'altro, non ho mai avuto la fortuna di conoscere, escludendo un paio di loro che conoscevo perché "Com'è piccolo il principato". Il tempo non è dei migliori quest'oggi ma non possiamo rimandare visti gli impegni di Charles per tutti gli altri giorni, quindi nonostante qualche nuvola non rassicurante saliamo sulla barca e partiamo "Martina non sai quanto io sia felice di incontrare una ragazza italiana come me" scherza Marta, la fidanzata di uno dei ragazzi nonchè l'unica ragazza oltre alla sottoscritta "Non dirlo a me! Già mi vedevo a parlare francese tutto il giorno e sinceramente mi basta parlarlo al lavoro" continuiamo quella che si rivela essere una piacevolissima conversazione per molto tempo, interrotte ogni tanto dai nostri fidanzati che si preoccupano di ricordarci della loro esistenza "Non vi preoccupate non ci dimentichiamo di voi" risponde Marta ridendo per poi alzarsi e andare ad abbracciare il suo ragazzo mentre io mi dirigo dal mio "Allora principino ti diverti?" Mi sorride prendendomi sotto braccio scaldandomi "Hai freddo?" Annuisco stringendomi di più a lui "Ma potevi dirmelo, Tini devi dirmi quando-" interrompo l'ennesima predica baciandolo e facendogli scordare qualsiasi cosa stesse per dire "Sto bene" scuote la testa per poi accompagnarmi verso gli altri che se ne stanno beatamente seduti sul ponte a fare le stories di rito per instagram "E poi siamo noi ragazze" esclamo in italiano capita solamente da Marta e Charles che ridono più per le facce interrogative degli altri che per la mia affermazione "Allora possiamo mettere un pò di musica qui?" Chiedo afferrando il cellulare e collegandomi alle casse "Non francese ti supplico" dice Marta unendo le mani in preghiera "Mia cara, stai parlando con la più grande appassionata di musica italiana al mondo" dico ridendo "E non credo che qualcuno qui abbia qualcosa in contrario no?" Chiedo in francese ricevendo il consenso divertito da parte di tutti

Siamo il bello, noi, siamo il cattivo tempo
Siamo il peggio dietro ogni difetto
Noi da sempre noi, lasciare o prendere
Noi che di ogni errore sappiamo ridere
Non c'è accusa, non c'è scusa che ora tenga
Non c'è una misura a questa sofferenza
Di cui siamo parte in causa
Di cui siamo parte lesa...
Ma se ti aspetterò
Sul ciglio senza far rumore
Puoi annullare le distanze che un pò ci uccidono
E intanto sopravviverò, ho messo in tasca un pò del tuo respiro e qualche bacio di riserva per quando mancherai

La scena è esilarante, noi due coppie siamo inevitabilmente abbracciate a sussurrarci le classiche frasi dolci dettate dalla canzone mentre gli altri scherzano fra loro cercando di tradurre la canzone, con risultati improbabili. Per mettere fine a quello che per loro è uno strazio decido di puntare sulla più classica playlist estiva con canzoni molto più allegre rispetto alla mia amata Alessandra Amoroso "Grazie baby" dice ridendo Charles facendomi sedere tra le sue gambe e tornando poi al discorso che stava facendo, discorso di cui io non ascolto nemmeno una parola perché mi perdo ad osservare il contesto. Non vedevo il mio ragazzo così allegro e rilassato da un po', è bello vederlo tra i suoi più cari amici, con le persone che ama a comportarsi come un normale ragazzo di 21 anni, lui non lo sa ma in questo preciso istante mi sono innamorata di lui, nuovamente, profondamente, indissolubilmente.

Charles_leclerc

Charles_leclerc

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Cin Cin /Charles Leclerc/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora