51.

31 4 0
                                    

Charleston International Airport, Charleston, South Carolina

L'aeroporto è più grande di quello che mi aspettavo, ma in confronto al JFK non è niente. A dire il vero non so nemmeno bene cosa mi aspettavo. Dopotutto è pur sempre un aeroporto internazionale, non può essere troppo piccolo.

Siamo sbarcati da poco più di dieci minuti e siamo in coda per il controllo dei passaporti.

Grey ci precede con il passaporto americano già pronto. Ben sta finendo di leggere un articolo sulla rivista che ci hanno dato in aereo, mentre io invece scrivo ad Ely che sono arrivata.

La fila scorre in fretta anche perché la gente è davvero poca.

Superiamo il controllo passaporti in pochissimo tempo, così riusciamo ad arrivare davanti al nastro della restituzione dei bagagli prima che questa incominci.

Non appena sul monitor compare la provenienza del volo, New York, sento la stessa strana sensazione che ho avuto ieri sera prima del passaggio.

Ciò vuol dire che i miei occhi stanno brillando.

‹‹Ben...›› lo chiamo e, quando si gira, mi accorgo che anche i suoi occhi stanno brillando.

Ci guardiamo per qualche secondo fino a che entrambi non realizziamo la situazione. Ben si abbassa subito gli occhiali da sole. Io, che gli occhiali da sole ce li ho nello zaino incastrati da qualche parte, mi limito a sbattere gli occhi.

Come ha funzionato ieri sera, funzionerà anche ora, no?

In effetti, funziona.

Mi rigiro verso Ben, che ha la bocca aperta.

‹‹Come caspita...?››dice.
‹‹Non chiedermelo. La risposta è non lo so›› taglio corto.
‹‹Non mi riferivo a quello›› dice Ben prendendomi in contro piede.               

Lo guardo confusa.

‹‹Grey!›› esclama Ben.

Il dottore, intento a prendere la sua valigia blu scuro, si volta verso di noi.

‹‹A entrambi›› dice Ben indicando gli occhiali da sole.

Grey mette a terra il trolley  ci guarda serio, poi si volta verso il nastro.

‹‹Stanno arrivando le vostre valigie – si vedono fino a qui›› dice. ‹‹Prendetele e poi andiamo in fretta››

Ben annuisce e si avvicina al nastro. Dato che non ho la minima idea di cosa succede (come sempre), mi limito a copiare Ben.

Prendiamo le valigie e, sollecitati da Grey, andiamo verso l'uscita a passo spedito.

‹‹Ma cosa sta succedendo ancora?›› chiedo cercando di star dietro ad entrambi.                                 ‹‹Ne parliamo in un altro momento›› mi liquida Ben.                                                                                            ‹‹La smetti di fare il misterioso? Certe cose puoi anche dirmele››                                                                        ‹‹Non in questo momento, d'accordo?››                                                                                                                  ‹‹Dateci un taglio, per piacere›› ci sgrida Grey.

Mi trattengo dal fare una linguaccia a Ben e continuo a seguire il dottore fino all'aria aperta.

Gli aeroporti hanno uno strano effetto su Ben. Due volte ci siamo ritrovati in un aeroporto insieme, due volte lui si è comportato in modo strano e misterioso.

A STARRY NIGHTDove le storie prendono vita. Scoprilo ora