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Mid- e West Side, Manhattan, New York

Il battello finalmente attracca al molo dove devo scendere.

Mentre guardo i due membri dell’equipaggio assicurare l’imbarcazione alla terraferma, intravedo sia Ely che Tom all’interno della sala d’aspetto.

Ely sta leggendo tranquillamente una rivista, Tom, seduto diverse poltroncine più in là, gioca con il cellulare.

Di sicuro avranno appena finito di litigare.

Non appena danno il via libera per scendere, mi lancio lungo la passerella lasciandomi Ben alle spalle.

Entro nella sala d’aspetto di corsa e, senza dare ad Ely il tempo di alzare gli occhi dalla rivista, la abbraccio.

‹‹Menomale che sei qui!›› esclamo.
‹‹Cosa è successo?›› mi chiede lei preoccupata.                                       
‹‹Di tutto››                               
‹‹Cosa intendi?››

Sciolgo l’abbraccio e aspetto che Ely si alzi e si rimetta il giubbotto.
Ely mi guarda in attesa di una risposta, ma io mi limito a scuotere la testa.

‹‹Lascia stare, ne ho viste fin troppe stasera››

Ely capisce al volo che non mi va di raccontarle nulla per il momento, così non continua a farmi domande.

‹‹Sei da sola?›› mi chiede Ely mentre si mette una sciarpa.                   
‹‹No›› ammetto girandomi verso la porta d’entrata.

Proprio in quel momento, Ben la spalanca ed entra.

Entrambe ci voltiamo verso la porta. Anche Tom alza lo sguardo dal suo cellulare.

‹‹Ma davvero?!›› esclama Tom puntando i suoi occhi verdi su di me.

Lo guardo interdetta. Ho già un’idea di cosa intende, ma non capisco il suo problema.

Ben, sentendolo, si ferma davanti alla porta e la richiude lentamente.

‹‹Tom, per favore›› lo ammonisce Ely.
‹‹Per favore cosa, Ely? Io te lo avevo detto›› ribatte Tom innervosito.     
‹‹Lo so, Tom!››                           
‹‹Brava, menomale che lo sai. Io non lo reggo!››                                                                                         
Guardo Tom di sbieco. Ora so perfettamente con chi ce l’ha.

‹‹Scusate se abbiamo fatto tardi›› dice timidamente Ben avvicinandosi a noi e mettendomi una mano sulla spalla.     
Tom si alza in piedi e, dopo aver preso la sua giacca, esce sul marciapiede.

Guardo prima Tom che si allontana, poi Ely, poi di nuovo Tom.   

Si sente un piccolo squillo. Ben tira fuori dalla tasca il suo cellulare e controlla il messaggio che gli è appena arrivato, poi si allontana si qualche passo per rispondere.                
‹‹Che gli prende?›› chiedo ad Ely riferita a Tom.                           
‹‹Ma che ne so, è tutta sera che ce l’ha a morte con Ben›› mi dice sottovoce Ely.

Ci giriamo entrambe verso Ben. Ha lo sguardo concentrato sullo schermo del telefono e sta digitando qualcosa.

‹‹Ma guarda che faccino tenero… Come si fa ad essere arrabbiati con lui?›› commenta Ely.             
‹‹Credimi, è dura. Molto dura›› rispondo ripensando a prima.                                                                            
Dopo pochi secondi, Ben mi chiama chiedendomi di poter parlare in privato. Lo raggiungo e ci spostiamo ancora un po’ di più verso la porta.

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