Hamptons, New York, Stati Uniti - 2007

55 6 0
                                    

Il sole era sorto da pochi minuti, mezz'ora al massimo.

Nonostante la giornata fredda e ventosa, sul vialetto di sabbia che collegava la grande villa azzurra e bianca alla riva del mare, si vedevano già i due bambini affrettarsi per guadagnare la posizione migliore per fare un castello di sabbia degno del suo nome.

‹‹Dai, sbrigati Ben!›› disse il bambino più biondo tra i due girandosi verso l'altro.
‹‹Arrivo, arrivo›› rispose il secondo raggiungendo l'amico di corsa.
‹‹Hai preso tutto?››
‹‹Certo››

Ben mostrò i due secchielli che teneva in mano e le palette dentro ad ognuno.

‹‹Allora andiamo›› disse Draper, il bambino biondo, facendo strada verso la spiaggia.

La sabbia era fredda e umida a causa dell'alta marea della notte appena passata.

Dopo aver messo in piedi il loro cantiere e aver creato lo spiazzo dove poter ergere la loro costruzione, Ben andò in riva al mare a prendere con un secchiello dell'acqua.

Al suo ritorno, Draper tirò fuori dalla tasca dei pantaloncini un foglietto, una pagina di quaderno o di diario, a prima vista del tutto insignificante.

‹‹Cos'è?›› chiese Ben inginocchiandosi di fianco all'amico.
‹‹Me lo ha dato la mamma. Però mi ha detto di non farlo vedere a nessuno›› spiegò Draper a bassa voce mostrando il foglio a Ben.
‹‹Allora perché lo fai vedere a me?››
‹‹Perché sei il mio migliore amico››

Ben sorrise al sentirsi dire quella frase, ma dentro di lui sentì una forte morsa stringersi. Draper, il suo migliore amico da sempre, stava condividendo con lui un segreto che non avrebbe dovuto condividere con nessuno. Eppure lo stava facendo con Ben, perché era il suo migliore amico.

Anche Ben aveva qualcosa di simile, anche lui aveva un segreto simile a quello di Draper. Anche lui aveva una pagina di un diario sconosciuto. Gliela aveva data il nonno, dicendogli di tenerla sempre con sé e lontano da tutti gli altri fino a che non sarebbe arrivato il momento giusto.

‹‹La mamma ha detto che è importante. Mi ha detto di non perderlo. Secondo te cos'è?›› disse Draper.

Sul foglio c'era una frase scritta a mano e una firma. Entrambi i bambini avevano appena iniziato le elementari e sapevano leggere a malapena, figuriamoci leggere una frase complicata e apparentemente priva di senso scritta in una calligrafia a metà tra lo stampatello minuscolo e il corsivo.

‹‹Il tempo... aveva bisogno... di... viaggiare dal punto 0... atraverso... B1 a B2›› lesse Ben ad alta voce.

Tra i due era quello che sapeva leggere un po' meglio, ma questo non significa che fosse in grado di capire alla perfezione tutto quello che leggeva.

‹‹Cosa vuol dire?›› chiese confuso Ben.
‹‹Speravo me lo avresti detto tu. Dopotutto quello intelligente sei tu. Io sono quello figo›› rispose l'altro.

Entrambi scoppiarono a ridere dopo l'affermazione di Draper.

In realtà Ben aveva delle idee su cosa avesse potuto significare quella frase. Perché non era la prima volta che la leggeva. O meglio, non era la prima volta che si trovava di fronte ad una frase del genere.

Anche sul foglio che gli aveva dato il nonno ce n'era una simile.

Aveva delle idee, delle ipotesi, ma non avrebbe mai saputo se almeno una di queste era esatta. Lui non poteva parlarne con nessuno del foglio, né tantomeno con i suoi genitori. Avrebbe potuto solo parlarne con il nonno, solo che il nonno era morto poco dopo avergli dato il foglio.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: May 03, 2020 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

A STARRY NIGHTDove le storie prendono vita. Scoprilo ora