Capitolo 12

77 16 0
                                    

Turbato. Quella mattina Mr. Smith era turbato e inquieto. Dopo una notte insonne in preda a dubbi e domande, Arthur decise di spazzare via queste sue incertezze. 

"Insomma James è solo un ragazzo"

"Non è di suo interesse la politica"

"Mi sto solo facendo paranoie, James non potrebbe mai  aiutare le suffragette!"

"Non ha alcun motivo per farlo"

"Potrebbe, però, supportare la moglie! Chi mi dice che lei non faccia parte del movimento, in fondo è una femminista"

Questi erano i pensieri che gli frullavano per la testa. Sapeva che James non si interessava di politica e che si mostrava neutrale riguardo l'argomento "emancipazione femminile", invece la moglie era a favore per la parità dei sessi, magari si sbagliava oppure erano sue paranoie causate dallo stress lavorativo e politico. 

"E se Mary fosse una suffragette e James la proteggesse?"

Appena entrato nel suo ufficio, iniziò a cercare nervosamente tra le sue scartoffie burocratiche per trovare qualcosa che incastrasse Mr. Anderson, ma non trovò niente. Doveva fare qualcosa, in un modo o nell'altro.

James, come al solito, era nel suo studio in azienda impegnato a leggere l'ennesimo contratto riguardante i rifornimenti, quando il suo assistente White bussò alla porta. 

"Mr. Anderson c'è Mr. Smith che vorrebbe parlarle. È impegnato al momento?"  

"Lo faccia entrare, posso riceverlo"

"Va bene"

La porta si chiuse e, dopo pochi minuti, entrò Lui. 

"Buongiorno!"esclamò

"Salve! Si accomodi Mr. Smith, cosa la porta qui?" chiese James

"Motivi amministrativi, niente di cui preoccuparsi. Mi servirebbe l'elenco dei suoi ultimi acquisti mensili, abbiamo riscontrato irregolarità e stiamo controllando le aziende locali."

"Certo!" affermò il ragazzo mentre prendeva i documenti dal cassetto della sua scrivania

"La ringrazio. Se non è un problema, vorrei portarmeli e glieli restituirò al più presto"

"Non si preoccupi, ne ho una copia di riserva in caso mi servissero"

I due si salutarono. Mentre Smith era soddisfatto per essere riuscito ad avere degli indizi sulla faccenda, a James iniziarono a sorgere dei dubbi.

"Questa faccenda è strana. Perché non me ne ha parlato quando ci siamo incontrati al parco?"

Appena tornato a casa, Smith controllò l'elenco e trovò quello che cercava. Anderson aveva ordinato una grande quantità di stoffa, gessetti e materiale da sartoria. 

"A cosa potevano servire in  una fabbrica di armi? Erano inutili!"

Continuando a cercare, notò che aveva investito molti soldi nell'acquisto di un locale. Iniziò a pensare che quei materiali gli sarebbero serviti per l'allestimento. 

Il giorno seguente incuriosito andò a vedere il negozio, così disse al suo autista di percorrere una strada differente dalle altre mattine per raggiungere la fabbrica di James. Passò di fronte al punto vendita e notò che questo era per il commercio di gadget delle suffragette. In questo modo Smith capì.

Arrivato a destinazione entrò nell'edificio, attese di essere ricevuto e quando entrò nell'ufficio salutò e disse:

"Le ho riportato i documenti." 

E senza attendere risposta se ne andò con un sorriso beffardo.

James incominciò a sfogliare i documenti preoccupato quando trovò un biglietto.

"Ti ho beccato, James!

P.S. Nessuno si mette contro di me"  

 Dopo poche ore il telefono squillò. Timoroso alzò la cornetta.

"Pronto? Chi parla?"

"Mr. Anderson, sono Mr. Collins"

"Mi dica?"

"Vorrei dirle che appena il nostro accordo verrà portato a termine tra di noi non potranno esserci più contatti" dichiarò freddo 

"Ma perché? Non..." cercò di dire il ragazzo ma venne interrotto

"Non ho nient'altro da dire!Addio" concluse Mr. Collins

E in quel momento James comprese

Tornò a casa distrutto. Poteva solo parlarne con sua moglie. L'unica di cui poteva fidarsi.

"Mary devo raccontarti una cosa." 

"Devi darmi una cattiva notizia. Giusto?"

Lui annuì e iniziò a raccontare tutto d'un fiato. 

"Mr. Smith ha scoperto tutto. Ha capito che il negozio è stato aperto da me. E lui ha detto che appoggio il vostro movimento a Mr. Collins che di conseguenza ha esplicitamente affermato di non voler fare affari con me e non avendo un fornitore di zolfo andrò in fallimento."

"Prima di tutto calmati non andremo in fallimento, ok? Seconda cosa, potresti chiedere a tuo padre se aveva legami con altri fornitori. Terza cosa, siamo in una situazione difficile."spiegò Mary

"D'accordo, seguirò i tuoi consigli e parla anche con le altre di questo problema." dichiarò il marito avviandosi verso l'ufficio per chiamare il padre.

"Dove vuoi arrivare Mr. Smith?"











VOTES FOR WOMENDove le storie prendono vita. Scoprilo ora