Capitolo 6

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Dopo qualche giorno, Emily riferì a Mary la data e l'orario per l'incontro delle suffragette accennatole da Elizabeth. Mr. Smith avrebbe tenuto un comizio in cui avrebbe parlato delle elezioni ormai prossime, in Russell Square. Era venerdì e Mary ed Emily si recarono in al punto d'incontro con la scusa di dover fare delle compere. Erano tutte lì, pronte ad attaccare, ma avevano deciso di irrompere dopo circa trenta minuti dall'inizio del discorso. Precedentemente, per non destare sospetti, si erano organizzate in piccoli gruppi e si incamminarono verso Russell Square. 

Alle 16:00 Mr. Smith si presentò in piazza e salì sul palco, sicuro di sé. C'era tanta gente ad acclamarlo. Così iniziò a parlare:

"Carissimi...buonasera! Sono qui, oggi, non per fare promesse che non potrò mantenere, ma per cercare di ispirar fiducia. In questo discorso vorrei soffermarmi su un argomento la nostra società: le suffragette. Io non tollero tale comportamento! Non tollero che loro creino scompiglio! Loro non sono adatte ad una vita politica, o meglio, intellettuale come la nostra!"si fermò per prendere fiato, nel mentre partì un applauso di approvazione da parte del pubblico, formato esclusivamente da uomini. 

"Le donne sono state create per essere mogli obbedienti e brave madri! Anche Dio ha maledetto la donna dicendo -Verso tuo marito sarà il tuo istinto, ma lui ti dominerà- nessuno, e ripeto NESSUNO può andare contro la sua volontà! La donna ha scelto di seguire il male, mangiando il frutto dell'albero proibito; e in questo ha condizionato l'uomo, adesso guardate dove siamo finiti! In un mondo in cui regna la malvagità, la guerra, la sofferenza!"

Si levò un altro applauso dalla folla, Mr. Smith sorrise. Lui era un uomo violento, era consapevole delle fatiche che affrontavano le donne nella sua lavanderia, era consapevole di non essere un marito fedele e un padre presente, infatti abusava delle ragazze che lavoravano per lui. Ma si auto convinceva che quello non era un tradimento e ciò che faceva era per punire donne disubbidienti e ribelli. Non aveva mai dato amore ai figli, perchè essendo tutti maschi pensava che dandogli affetto li avrebbe resi deboli. Di questo un po' se ne pentiva, perchè non li aveva visti crescere e ora a mala pena gli rivolgevano la parola ed essendo tutti adulti si erano creati tutti una famiglia e avevano abbandonato il vecchio nido familiare. Andavano a far visita alla madre regolarmente quando lui non era a casa. 

Scacciò via i suoi pensieri godendosi ancora un po' la folla che applaudiva. Quando stava per riprendere il discorso, sentì una voce femminile parlare a gran voce:" Dio ha creato la donna dalla costola dell'uomo, non dai piedi per sottometterla e neanche dalla testa per renderla superiore! Quindi l'uomo e la donna devono essere alla pari. E soprattutto la costola si trova vicino al cuore, perchè la donna deve sentirsi amata". A questo punto, lei fu la prima a lanciare un pomodoro sul palco; le altre la imitarono e così diedero inizio alla manifestazione. Le donne si divisero tra la folla innalzando i loro cartelli e urlando le solite frasi, come da prassi lanciarono sassi nelle vetrine dei negozi e compirono altri atti vandalici. Tutto ciò fu interrotto dall'arrivo della polizia che arrestò più donne possibili e calmò la folla. Purtroppo Mary ed Emily non riuscirono a scappare in tempo e furono arrestate. 

James era nello studio di casa per ricontrollare alcuni conti finanziari, quando bussarono alla porta. In un primo momento, sperò che i bambini non si fossero svegliati dal loro riposino pomeridiano, quando aprì si ritrovò un ufficiale della polizia alla porta. 

"Buon pomeriggio agente! Come posso esserle d'aiuto?" chiese James

"Mr. Anderson sua moglie è stata arrestata oggi per aver partecipato ad una manifestazione delle suffragette" rispose serio.    

    

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