Rimasero a fissarsi per un periodo indecifrabile. Potevano essere passate ore come minuti. Il suono della pioggia interruppe il loro contatto visivo. Erano entrambi stupiti e confusi.
"Cosa...Perché...io non capisco...cioè" inizio a farfugliare Emily
Jack ricontrollò il biglietto. L' autista non aveva sbagliato indirizzo.
"Prima che tu me lo chieda, non so perché l'autista mi abbia accompagnato qui." si difese Jack
Dopo avrebbe pensato alla situazione, per ora l'importante era ripararsi dalla pioggia.
"Posso entrare?" chiese imbarazzato
"Certo! Entra"
Emily si spostò di lato e fece entrare il suo ospite e lo seguì chiudendosi la porta alle spalle.
Jack non riusciva a capire perchè Emily era così gentile con lui dopo la discussione avuta dagli Anderson.
"Comunque per prima...scusami! Davvero non era mia intenzione, sono stato sgarbato" disse dispiaciuto
"Non preoccuparti"
Calò nuovamente un silenzio imbarazzante e la donna cercò di rompere il ghiaccio
"Perdonami per il disordine, sai col lavoro e cinque figli non sempre posso occuparmi delle faccende domestiche, non ho tanto tempo" disse tutto ad un fiato ironizzando sulla situazione
"Piuttosto a tuo marito non darebbe fastidio la mia presenza?" chiese
Emily, fingendo di non aver ascoltato la domanda, lo condusse in cucina e lo fece accomodare
"Vado a prenderti degli asciugamani" esclamò
"No, grazie! Non ne ho bisogno" rispose Jack a disagio
In cucina, con lui, c'erano infatti i cinque bambini di Emily che lo osservavano
"Come ti chiami?" chiese Anne incuriosita inginocchiandosi sulla sedia e poggiando le mani sul tavolo
Susan, seduta al suo fianco, cercò di zittirla tirandola col braccio e facendola risedere e Jack ridacchiò guardando la scena decidendosi a rispondere
"Mi chiamo Jack e voi?" domandò amichevolmente
I bambini iniziarono a presentarsi, Anne fu la prima. I suoi capelli erano biondi e mossi, aveva gli occhietti vivaci e di una tonalità azzurra, era una bambina molto estroversa e affettuosa con chiunque, aveva 3 anni. Tutti gli altri si limitarono a dire il loro nome tranne David, il più grande e gemello di Susan, che non aveva preso bene l'arrivo di Jack. Si presentò solo quando Susan lo colpì con una leggera pacca sulla spalla per incitarlo a parlare.
Quando Emily tornò in cucina, si accorse che Anne stava riempiendo di domande il povero Jack, così le lanciò un'occhiataccia zittendola. Dopo poco tempo, Emily servì la cena e mangiarono tutti insieme. Fu una cena allegra e piacevole, i bambini gradivano molto la presenza di Jack che, durante il pasto, raccontò aneddoti della sua infanzia.
Finita la cena, James si propose per aiutare Emily a sparecchiare, ma lei rifiutò l'offerta perchè era un ospite. Nel frattempo, lui giocò con i bambini e notò che Joe era appassionato di cavalli, infatti aveva tanti cavallini in miniatura. Arrivò l'ora di andare a dormire e Emily portò a letto i bambini e, in quel momento, Jack si sentì fuori luogo. Anne lo chiamò e allungò le sue manine sperando che lui la prendesse in braccio per portarla a dormire. Lui sussultò e guardò Emily come se cercasse il suo consenso che arrivò, così la seguì con la bambina accoccolata su di lui e con la testa sulla sua spalla.
Una volta usciti dalla camera dei bambini, Jack e Emily tornarono in cucina.
"Se mi dai una coperta, posso anche dormire sul divano!"
"Si, certo!" sussurrò Emily
"Domani mattina andrò via, non darò più fastidio!" esclamò Jack
"Possiamo fare un patto: ho notato che ai bambini piace stare con te, quindi io ti ospito in casa, ma tu devi badare ai bambini mentre io sono a lavoro dagli Anderson" propose Emily
L'imprenditore ci pensò su per qualche minuto e infine accettò con un sorriso beffardo sul volto e, come per sigillare il patto, si strinsero la mano. Si prepararono per dormire e si augurarono buonanotte.
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VOTES FOR WOMEN
Historical FictionLondra, 1926 Mary Anderson vive una vita felice con suo marito James e i suoi tre figli. Con suo marito, un ricco imprenditore, ha un rapporto di parità. Proprio per questo motivo, non si è mai interessata alla lotta femminile per il suffragio univ...