Capitolo 48

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Niccolò socchiuse appena gli occhi e vie la figura di Giulia in piedi che si dirigeva alla porta.

- Dove vai? – biascicò, voltandosi verso di lei con la voce impastata dal sonno.

- A preparare la colazione! – rispose la ragazza con un lieve sorriso.

- Mmmh, vieni qui! – mormorò facendole segno di avvicinarsi al letto. Giulia lo ascoltò e si avvicinò per lasciargli un bacio. Niccolò ne approfittò e la tirò a cavalcioni su di sé, approfondendo il bacio.

- Mmmh Nic... – disse lei sulle sue labbra, mentre sentiva il moro infilarle le mani sotto la maglietta. – Si fa tardi, tu devi andare al lavoro! –

- Non preoccuparti della colazione, possiamo anche saltarla! – borbottò lui, mentre si concentrava sul suo collo, che sapeva essere il punto debole della castana. E infatti, Giulia non obbiettò più, troppo concentrata a godersi quei baci umidi. Niccolò ne approfittò per toglierle la maglietta e con un colpo d'anca ribaltò le posizioni, trovandosi sopra di lei e incominciando a baciarle il seno, facendola letteralmente impazzire.

- Questo si che è un buongiorno, altro che colazione! – disse con un sorriso malizioso, guardandola negli occhi. Giulia rise, per poi prendergli il viso e tirarlo sulle sue labbra e con le gambe gli avvolgeva il bacino. Tutto il tempo che avevano perso prima di andare in Toscana si poteva dire che lo avessero recuperato, anzi forse quella distanza fisica gli era servita, rendendo il tutto migliore. Il weekend che avevano passato era stato stupendo, finalmente si erano rilassati e si erano goduti a vicenda. Adesso che erano rientrati Giulia, pregava dentro di sé di non ritrovarsi di nuovo distanti, ma nulla si poteva prevedere. A vederli ora sembravano così felici e innamorati inconsapevoli del fatto che la loro favola si sarebbe spezzata.

***

Giulia stava finendo di sistemarsi i capelli, nell'attesa che Niccolò passasse a prenderla.

- Hai già chiamato Cocco per fargli gli auguri? – domandò guardando dallo specchio, Laura che stava sulla porta del bagno.

- Sì, giusto poco fa. Gli ho detto che mi dispiace così tanto non poter andare, ma domattina ho l'esame con quella strega della DeAngelis e se non lo passo sta volta succede il finimondo, passerò tutta la sera a ripetere! – rispose la bionda, storcendo il muso. – Fammi un favore tienimi d'occhio Adriano! – le fece l'occhiolino e Giulia rise. Il citofono suonò e subito la castana corse a rispondere.

- Scendo! – disse semplicemente e riagganciò, senza aspettare risposta. – Ci vediamo domani allora! – salutò l'amica recuperando il borsone con il cambio per la notte.

- A domani! – salutò Laura con la mano per poi rintanarsi in camera sua a studiare. Giulia scese le scale con cautela, a causa dei tacchi alti che indossava, quando arrivò nell'androne del palazzo si bloccò all'istante. Non era Nic che la stava aspettando, ma bensì Stefano che non accortosi di lei continuava a fare avanti e indietro e a scrocchiarsi le nocche agitato.

- Che ci fai qui? – chiese la ragazza scendendo lentamente gli ultimi scalini. Il ragazzo sobbalzò e voltò di scatto la testa nella sua direzione, rimanendo con la bocca semiaperta. La trovava così bella, i capelli lasciati mossi sulle spalle, un leggero trucco sul viso ed una tuta nera che le lasciava la spalla scoperta. Pur con tutti i tacchi però restava sempre bassa. La sua nanetta, come era solito chiamarla.

- C-ciao! – biascicò cercando di ritornare lucido. – Sono venuto per dirti una cosa importante! – si avvicinò di qualche passo, restando però sempre a debita distanza.

- Devi proprio farlo adesso? Non potevi che so chiamarmi? – chiese lei, preoccupata che Nic potesse arrivare da un momento all'altro ed innervosirsi per la presenza di Stefano.

Piccola Stella // UltimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora