Con questo racconto (diviso in 4 parti da 100 parole), liberamente ispirato alla canzone di Mario Castelnuovo, Nina, partecipo al contest NaWriSnaMo indetto da PMillerEunaNotte
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Parte 1 (100 parole)
Era la primavera del 1933, Hitler era stato da poco nominato cancelliere tedesco, i nazisti, a Berlino, in piazza dell'Opera, avevano bruciato circa 20.000 volumi di autori messi all'indice, perché le loro idee liberali, erano contrarie allo strisciante avanzare di un regime sanguinario e distruttivo.
Era la primavera del 1933, a Roma, quando Nina, treccine bionde e un visino pieno di lentiggini, vide per la prima volta Francesco: occhi color del bosco, capelli neri e pantaloni corti, che lasciavano intravedere due ginocchia sbucciate. Lei, ragazzina di Campo de' Fiori, se ne innamorò perdutamente. Sapeva, sentiva, che non lo avrebbe dimenticato.
Parte 2 (100 parole)
Erano cresciuti insieme, Nina e Francesco. Insieme si erano rincorsi, giocando con il cerchio, nascondendosi tra le colonne del Pantheon o dietro la statua di Giordano Bruno, che severo, li osservava dall'alto. Lei, figlia del lattaio, lui garzone del fornaio, avevano condiviso momenti felici: avevano riso, anche quando la guerra aveva bussato alle porte di Roma; quando i viveri erano stati razionati e la bellezza sparita; quando gli amici erano andati al fronte, per soldi o per dovere; loro avevano ancora avuto speranza nella vita, nella gioia, nell'amore. Un germoglio d'amore, che non avrebbero lasciato morire, qualunque cosa fosse accaduta.
Parte 3 (100 parole)
E la guerra aveva bussato anche alle porte di Francesco, una divisa, una certezza: quella di dover partire per un fronte lontano; di dover imbracciare le armi, combattere, per un ideale che non era il suo. E doveva salutarla ora, la sua Nina, il suo amore, la sua tenerezza, la sua passione. Tornerò, le aveva detto e lei aveva pianto, la notte in cui, sfidando il coprifuoco, si erano incontrati a Trastevere, abbracciandosi sotto le stelle di quel luglio del 1943. Ti amo, le aveva confessato, baciandole le labbra e stringendola forte a sé. Tornerò da te, mio dolcissimo amore.
Parte 4 (100 parole)
Il sole splendeva alto, ma il cuore di Nina era lacerato; solo poche ore, e un treno l'avrebbe portato lontano. E lei già lo immaginava, il suo amore, soffrire in trincea, combattendo in una guerra in cui non credeva. Era sempre stato uno spirito libero, il suo Francesco, e lei lo amava anche per questo. Addio, si dissero, sperando che non fosse così, che la follia degli uomini non li travolgesse.
Era la mattina del 19 luglio, quando trecento bombardieri alleati, crivellarono Roma e il quartiere di San Lorenzo.
Nina e Francesco, resteranno per sempre lì l'amore oltre la guerra.
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RACCONTI A PIACERE
Short StoryRaccolta di one Shot di vario genere. A piacere :) Contiene testi partecipanti a vari concorsi, tra i quali: Ambassador italia la libreria del cappellaio matto, festivalbook, il contest-non contest attenzione! attraversamento lumache di @PMIllerE...