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One Shot vincitrice del concorso indetto dalle Fate della notte "un amore fatato", in occasione della ricorrenza San Valentino 2022.
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Un cubo: sei facce; un solido perfetto; ogni lato, ogni faccia uguale a se stessa; immobile, immutabile.
Un cubo: un dado, sei numeri, sei possibilità, infinitamente variabile nel suo rotolare.
Un libro: una copertina; pagine in carta più o meno pregiata; parole scritte con inchiostro industriale nero; un'infinita fonte di conoscenza.
Un libro: un'immagine evocativa; pagine profumate di nuovo o di casa; parole scritte per far sognare; un'infinita fonte d'immaginazione.
La luna: il satellite del nostro pianeta; un astro; un insieme di rocce e polvere, privo di atmosfera e con una forza di gravità inferiore a quella della terra.
La luna: la luce nella notte; il rifugio degli amanti; un volto caro che ci guarda benevolo; l'abbraccio di un antico amore.
Alfa e Omega, la luce e le tenebre, la razionalità e il sogno, il principio e la fine: destinati a non incontrarsi mai, ma a correre paralleli fino alla fine dei tempi.
Esistono davvero percorsi destinati a non incrociarsi mai?
A correre vicini, senza mai curvare?
A guardarsi, senza trovare mai un punto di contatto, anche al semplice scopo di scoprire qualcosa in più o di incuriosirsi un po' di più?
Questo è il compito di Eros: rendere curvi i percorsi retti, incrociare destini paralleli, far scattare la scintilla dell'amore, laddove amore sembra non esistere; laddove il respingersi sarebbe più razionale e giusto, poiché altrimenti, le ferite del cuore potrebbero essere inevitabilmente mortali.
Amore non possiede razionalità.
Amore non possiede sogno.Amore è desiderio, è passione, è istinto.
Amore tutto distrugge e tutto ricostruisce, annullando distanze apparentemente infinite.
Alfa guardava il mondo con gli occhi di un matematico, sondandone il rispetto delle leggi della fisica, vagliando la resistenza dei materiali, la funzionalità degli spazi. Valutava i limiti, calcolava le possibilità e i costi, si accertava della sicurezza delle azioni di tutti, soprattutto delle proprie.
Omega studiava il mondo attorno a sé con gli occhi di un'artista, si appigliava alla forza creatrice dell'immaginazione, all'osservazione dei comportamenti umani, alla loro irrazionalità. Lei guardava il mondo cercandone la bellezza, anche laddove bellezza sembrava non esserci, credendo nella libertà delle scelte di tutti, soprattutto delle proprie.
Razionalità e immaginazione, due facce della stessa medaglia, due mondi diversi. Alfa e Omega.
Lui la incontrò un giorno di primavera; il sole alto, quasi allo zenit, proiettava ombre nette e decise sul muro bianco alle sue spalle.
Lei disegnava su un vecchio taccuino, le guance arrossate e i lunghi capelli mossi da una brezza leggera. Troppo concentrata dall'osservazione del mondo, non si avvide di lui.
Lui la osservò, dapprima chiedendosi se non avesse caldo, poi pensando che, sotto quella calura, il suo corpo potesse avere un cedimento.
Lei era concentrata sul paesaggio, cercava di fissare l'attimo, il momento in cui quella particolare ombra, colpiva la scabrosità del muro creando una trama emozionale.
Eros li fissava: quei due esseri, così distanti e opposti, erano le cavie ideali per il suo esperimento.
Era annoiato, Amore, e aveva proprio bisogno di una sfida; una missione impossibile, che provasse all'intero Olimpo, una volta per tutte e senza alcun dubbio, di essere il dio più potente e pericoloso di tutti, e che come tale, dovesse essere rispettato.
Era certo che il suo dono fosse la vera forza che muove il mondo: più del potere; più della furia o della cupidigia; più della brama di denaro o della paura.Lanciò le sue frecce centrando l'obiettivo.
Alfa e Omega sussultarono, mentre qualcosa d'inspiegabile li spingeva ad alzare lo sguardo l'una verso l'altro. I loro occhi s'incatenarono, le loro anime si riconobbero: non erano poi così diversi, si dissero con il cuore pieno di gioia.
Alfa si avvicinò, chiedendo a Omega il permesso di sedersi lì accanto, lei lo guardò con curiosità e un sorriso radioso sulle belle labbra: non lo aveva mai notato prima di allora, non era ciò che si poteva definire una bellezza canonica, troppo spigoloso per i suoi gusti, ma doveva ammetterlo, seppure con riluttanza, la sua presenza la affascinava.
C'era qualcosa di davvero interessante in Alfa, in quel suo modo di spiegare i concetti complessi, di cercare le soluzioni più logiche tra le infinite possibili, di razionalizzare ogni cosa, riducendo il rischio, compiacendosi della funzionalità.
Lui, d'altro canto, si era innamorato immediatamente di Omega, di quel suo mondo fatto di emozioni, d'irrazionalità, di passione. Gli piaceva vederle muovere le mani, quando cercava di spiegargli un concetto apparentemente semplice, ma ricco di sfumature che lui non aveva mai notato, o quando voleva descrivergli una sensazione.
Si amarono a prima vista Alfa e Omega, si persero, fusi in un nodo inestricabile, persi, l'uno tra le braccia dell'altro, cercandosi, unendosi, aprendosi l'uno alle diversità dell'altra.
Raziocinio ed emotività; sogno e realtà; tutto era racchiuso in quell'abbraccio che sapeva di certezze e di passioni, di calcoli ed emozioni.
Lui conosceva le risposte, lei sapeva le domande. Razionalità e immaginazione, due mondi diversi. Alfa e Omega.
Amore sorrise soddisfatto, compiacendosi della buona riuscita di un'altra missione. Lui era certo che nulla fosse impossibile per il suo arco e le sue frecce: neanche unire due rette parallele o far guardare le due facce di una stessa medaglia.
La sostanziale differenza che passa tra un architetto e un ingegnere sta nel fatto che l'architetto tra due soluzioni sceglie sempre la migliore, laddove l'ingegnere preferisce quella che ha meno difetti. Il primo si lascia trascinare dall'emozione, il secondo dai numeri.
(Luciano De Crescenzo)
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Short StoryRaccolta di one Shot di vario genere. A piacere :) Contiene testi partecipanti a vari concorsi, tra i quali: Ambassador italia la libreria del cappellaio matto, festivalbook, il contest-non contest attenzione! attraversamento lumache di @PMIllerE...