*Ho dentro me che cosa non so
Un vuoto che non capirò
Lontano da quel mondo che ho,
C'è un sogno che
Spiegarmi non so!C'era una volta, in un superattico all'ultimo piano dell'Empire State Building, un uomo tanto ricco e bello, quanto solitario e poco incline ai rapporti umani. Nessun legame sembrava toccarlo, nessun affetto caro, nessuna relazione che valesse la pena di ricordare, non una donna, che si fermasse per più di una notte nella sua enorme casa, non un amico con cui confidarsi in un momento di sconforto.
Jack era un giovane uomo profondamente solo.
I suoi genitori erano morti anni prima, in uno strano incidente stradale, e il giovane Jack era stato costretto a crescere in fretta, guardandosi alle spalle e difendendosi da tutti gli avvoltoi che ronzavano attorno alle sue tenere carni. Jack però, era molto più intelligente di quanto quelle iene assetate di soldi pensassero; la vita lo aveva reso scaltro, cinico, freddo come il ghiaccio, poco incline al perdono e ancor meno alla pietà.
Un uomo d'affari non ragiona con il cuore, ma con la mente! Questo era diventato presto il suo mantra e la sua maledizione.
Ferito anche dagli affetti a lui più cari, Jack aveva perso, col tempo, la fiducia nel genere umano: nessuno riusciva a scalfire il muro di diamante che aveva eretto attorno a sé. Un muro tanto trasparente quanto inattaccabile.
Si sentiva un Dio, aveva tutto ciò che si potesse comprare col denaro: sesso, droga, potere, soldi, feste da sballo, a cui erano invitate le più alte personalità della finanza, della politica, dello spettacolo; di questo si circondava ogni giorno, eppure allo stesso tempo ne restava fuori, guardando quella varia, povera, fetida umanità, dall'alto dell'inaccessibile torre che si era costruito.
Il principe di ghiaccio, così lo chiamavano nel suo ambiente, e Jack si fregiava di questo titolo, perché in fondo gli si addiceva, perché se l'era guadagnato con enormi sacrifici, perché essere freddi come il ghiaccio anestetizzava anche i sentimenti: il dolore, la paura, che lo attanagliavano durante le notti insonni passate all'ombra della luna.
Mancava solo un giorno prima della chiusura per le feste natalizie, quella mattina un'abbondante nevicata aveva imbiancato le strade della Grande Mela e in ufficio c'era l'allegra frenesia che precede l'arrivo delle feste: i volti erano più sorridenti; i toni più allegri; i regali consegnati durante la pausa pranzo ...e già qualcuno aveva organizzato una festa a tema per quella sera :Last Christmas is in wonderland.
Jack odiava il Natale, per lui non era un giorno da festeggiare: lo passava a casa, ascoltando il silenzio che lo circondava e guardando fuori dalle finestre del suo attico, il brulicare nevrotico della città.
Il Natale era legato indissolubilmente ai suoi genitori, alle feste che passavano insieme, spensierati, e alla loro tragica fine, proprio la vigilia di Natale.
Da allora quella festa aveva perso il suo significato felice, colorandosi con tinte fosche, ammantandosi di tristezza e di dolore. No, non credeva più che esistesse uno spirito del Natale in cui tutti erano capaci di mostrare il loro amore al mondo.
Qualcuno busso alla porta del suo ufficio, distogliendolo dai pensieri neri che aleggiavano nella sua mente.
"Avanti, Sally" disse, non appena si accorse che la sua segretaria si era affacciata appena dalla porta e lo guardava con un'aria titubante e tesa. "C'è qualcosa che deve dirmi?" le chiese, alzando leggermente un sopracciglio.
La ragazza si avvicinò lentamente, il passo incerto di chi verrà rimproverata.
"Ecco, io..." Jack alzò lo sguardo di ghiaccio su di lei e la vide rabbrividire. Sorrise. "Mio figlio ha fatto un regalo per lei!" disse Sally avvicinandosi alla scrivania e depositando un pacchettino e una lettera che portava il suo nome. Fissò lungamente la donna esile dai capelli rossi e si rese conto di non sapere nemmeno fosse che sposata; era talmente distaccato dal mondo, che non si era mai preoccupato della vita degli altri.
Congedò Sally e si apprestò a leggere la lettera.
Caro Babbo Natale (anche se so che ti chiami Jack, nella vita reale)
Mi chiamo Charlie, e ho quasi nove anni.
Innanzitutto ti voglio ringraziare perché permetti alla mia mamma di lavorare, anche se devo confessarti che a volte vorrei che tornasse a casa un po' prima, ma si sa, il mestiere dell'aiutante di Babbo Natale è difficile.Poi vorrei assicurarti che sono un bravo bambino e che non piango quando mi sento solo, altrimenti la mia mamma si preoccupa e non può più aiutarti.
Quest'anno non vorrei chiedere qualcosa per me, la mamma mi da sempre tutto quello di cui ho bisogno, e anche un po' di più se è possibile.
Per Natale vorrei chiederti di far sì che la mamma trovi l'amore. E' sempre così triste e sola da quando il mio papà se n'è andato. Spero possa aiutarmi tu, io vorrei farlo, ma sono solo un bambino, così ho pensato che tu, forse, potresti esaudire il mio desiderio.
Io credo in te e credo nello spirito del Natale.Ti voglio tanto bene, Charlie.
PS, nella scatola troverai dei biscotti che la mamma ha fatto per me, sono sicuro che non ne hai mai assaggiati di così buoni.
Buon Natale.
Il principe di ghiaccio aprì la scatolina e assaggiò uno dei biscotti sentendosi invadere da tutto l'amore che Sally aveva messo nel prepararli.
Uno strato di gelo si frantumò e il suo cuore cominciò a battere sempre più forte.
Come il bacio del vero amore, la magia del Natale era entrata in lui facendolo improvvisamente rifiorire.
Guardò fuori, la neve aveva ricoperto New York City.
*I mostri non ci sono e gli incubi mai più
E tutto sembra bello come un cielo sempre blu.
Io sento il dolce suono di canzoni intorno a me,
Profumo di biscotti, odore di felicità!
Un anno dopoUn bacio bianco di neve sotto il vischio, suggellò l'amore tra Sally e Jack, mentre Charlie guardava estasiato sua madre risplendere di gioia.
È proprio vero. Babbo Natale esiste.
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*canzoni tratte da Nightmare before Christmas
-Re del blu, re del mai
-cos'èok, vischio: c'è
miliardario: c'è
lettera a babbo natale; c'è
Neve: c'è
*Nightmare before Christmas c'è
Last Christmas is in wonderland c'è
Baci bianchi pure.
Manca qualcosa?:DDD
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Short StoryRaccolta di one Shot di vario genere. A piacere :) Contiene testi partecipanti a vari concorsi, tra i quali: Ambassador italia la libreria del cappellaio matto, festivalbook, il contest-non contest attenzione! attraversamento lumache di @PMIllerE...