Solangelo || Era una mattina d'inverno.

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Era il mattino di un giorno d'autunno, il cielo era cosparso di nuvole e l'aria era gelida. Nico Di Angelo non aveva proprio voglia di andare a scuola, tantomeno essere preso in giro per l'ennesima volta dai ragazzi del quarto anno... eppure sapeva di doverlo fare, si alzò dal letto barcollando dal sonno e si dirisse verso il bagno per farsi una doccia. Una volta uscito, prese dal suo guardaroba i soliti jeans neri e una felpa di almeno tre taglie in più e se li infilò velocemente. Prese una mela dal frigorifero e uscì di casa dirigendosi verso la scuola. Erano le 7:00, e fuori al cortile non c'era ancora nessuno a parte un ragazzo alto, dai capelli biondi e le lentiggini... Nico non lo aveva mai visto prima di allora, forse era un ragazzo nuovo, ma non ci fece caso. Rimase seduto sugli scalini di pietra del cortile cercando di ripararsi dal freddo con le maniche della felpa, quando si girò si rese conto che il ragazzo lo stava fissando, anche se solo per un momento. Si limitò a sorridergli e abbassò subito lo sguardo sul cellulare.. 7:10. Il tempo sembrava non passasse mai, man mano il cortile cominciò a riempirsi di studenti e Nico lo avvistò da lontano, era proprio lui... il ragazzo alto dai capelli scuri e gli occhi verdi, insieme alla sua fidanzata Annabeth, una ragazza bella ed intelligente dai capelli biondi e mossi e gli occhi di un grigio profondo. Cercò nel miglior modo possibile di non farsi vedere, ma era troppo tardi.. il ragazzo gli sorrise e si avvicinò a lui a passo veloce.

-Hey, Nico.. che ci fai tutto solo? -disse Percy.

-Non dire cavolate, Jackson.. sai che non ho amici- Rispose il minore in tono gelido.

- Ma tu hai degli amici.. e anch'io sono tuo amico - Ribattè il maggiore con un sorriso stampato sul volto.

In quel momento Nico si sentì sprofondare, voleva urlargli contro che non era suo amico. Che lo amava come non aveva mai amato nessuno in vita sua.. ma sentiva di non poterlo fare, si limitò ad annuire cupo e rimase lì.. accanto ai due finché non suonò la campanella.

- Ci vediamo, Percy -rispose lui di fretta.

- Aspetta Nico.. devo dirti una cosa- Disse il maggiore, ma ormai era troppo tardi. Nico camminava a passo svelto per i corridoi della scuola con il volto rivolto verso il basso. Una volta entrato in classe si sedette nella fila infondo all'aula da solo. La lezione sembrava non finire mai e Nico, ormai stanco, cominciò a socchiudere gli occhi dal sonno. Non fece tempo ad addormentarsi che la campanella suonò e finalmente uscì dalla classe. Stava camminando nei corridoi tranquillamente quando intravide il gruppetto di ragazzi del quarto anno, ma con loro c'era un nuovo ragazzo... Nico lo squadrò con attenzione prima di rendersi conto che quel ragazzo era lo stesso a cui aveva sorriso poche ore prima fuori al cortile della scuola. Fece per andarsene cambiando direzione ma ormai era tardi, i ragazzi (Carl, Raf e Fede) lo avevano avvistato e si avvicinarono a lui ridendo e mormorando qualcosa fra di loro.

-Ma guarda un po' chi si rivede.. -disse Carl, il capogruppo, guardandolo con disprezzo.

- Lasciami in pace. -disse Nico, con una punta di spavento. - Non ho nulla da darti stavolta.

- Vedo che vuoi fare a botte allora- disse Carl, guardandolo con sfida.

Subito dopo Raf e Fede cominciarono a ridacchaire e Carl li zittì con un gesto alla mano. -Raf, Fede.. voi bloccategli le braccia - disse Carl. -Al resto ci penso io.

Nico cercò di dimenarsi ma loro erano almeno il triplo di lui.

- P-per favore -disse.- Lasciatemi andare.

-Tu ora non ti muovi da qui.- disse Raf con un tono divertito.

Il ragazzo nuovo si limitò a guardare la scena, ma non sembrava divertito. Nico lo fissò negli occhi supplichevole di aiutarlo ma lui non si mosse di lì. Lo guardò dispiaciuto e posò lo sguardo verso il basso.

Raf e Fede tenevano bloccato Nico, quando Carl gli diede un forte pugno in pieno volto. Nico urlò dal dolore e si distese a terra stordito. Era svenuto.

Quando si risvegliò era in infermeria. Gli girava forte la testa e vedeva in modo sfuocato.. accanto a lui c'era un ragazzo, quando finalmente riuscì a visualizzarlo meglio sgranò gli occhi.. era proprio lui, il ragazzo nuovo dai capelli biondi.

Solangelo || Una mattina d'inverno.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora